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Luciano Rossi
In una personale di pittura che ne presenta le ultime ricerche espressive, sperimentali anche nella tecnica, le suggestioni del mare in chiave minimalista, creano un interessante cortocircuito con l’ambiente storicizzato dello spazio dell’Osteria, caffè, vineria, e nell’atmosfera dell’antichissima capitale collinare
Comunicato stampa
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Luciano Rossi al Caffè dei Fornelli:
gli ambienti minimalisti del vuoto-pieno dell’esistenza
Scende il teatro della natura e dell’ambiente antropologico, in una inedita scena espressionista-
minimalista, ritagliata dallo scorrere silente dell’infinito.
Per il Quindicinale d’arte “Caffèll'ARTE”, in programma presso la sede espositiva del Caffè
dei Fornelli di Carlo Bigazzi a Volterra (PI), affacciato sulla omonima Piazzetta dal panorama
vertiginoso sull’Alta Valdicecina, irrompe la forma espressiva di un autore della costa livornese, il
piombinese pittore e scultore, Luciano Rossi.
In una personale di pittura che ne presenta le ultime ricerche espressive, sperimentali anche nella
tecnica, e che sarà inaugurata sabato 8 ottobre 2011, alle ore 17.00, in corso fino al 22 ottobre
2011, le suggestioni del mare in chiave minimalista, creano un interessante cortocircuito con
l’ambiente storicizzato dello spazio dell’Osteria, caffè, vineria, e nell’atmosfera dell’antichissima
capitale collinare.
Intromissioni reciproche tra luce e colore costruiscono, nell’opera pittorica e para-pittorica di
Luciano Rossi, campiture orizzontali parallele, dove il “troppo grande” diviene poesia e ricerca, e
il vuoto perseguito, tematizzato, contaminato da elementi minimalisti sporadici, ma persistenti, si
nutre di simbologie recondite, “professate” da inediti toni e timbri di colore.
Uno scenario neo-romantico tentato dal concettuale, supera gli stessi ismi storici della modernità,
e resta irrisolto fra impressionismo ed espressionismo (sotteso forse un certo vigore vangoghiano
in ambiente minimalista), come in una partita alla pari, fra uomo e natura, fra suggestioni spaziali e
fisiche, e potenti trasfigurazioni dalle vibrazioni del vissuto e dell’anima.
Una pittura “scavata” sulla bi-dimensione, su supporti di plastiche intagliate, sperimentali e
complici di cromie trasparenti, come il mare della costa piombinese di origine dell’artista, una sorta
di ossessione positiva, tema ricorrente, come anche quello delle campagne, solari ed infuocate, le
due facce di una terra, dove l’agreste e il marino sfumano i limiti e le connotazioni identitarie.
Sulla dialettica di futuro-arcaico e nelle tele sovrapposte e dipinte con riflessi oro-argento,
dell’ultima produzione, in cui il soggetto muta anche, ed è presente la figura umana, al contempo
surreale e pop, o in un ritratto della femminilità in chiave contemporanea, dove il sensuale e lo
psicologico si manifestano nella plasticità scultorea resa in cromie volutamente innaturali di corpi e
volti in privata riflessione. Una donna autonoma e libera anche nella malinconia, quella di Luciano
Rossi, artista consapevole delle trasfigurazioni del tempo, dell’importanza di una traccia minima
dall’enigma esistenziale. Ed i lavori più recenti sembrano ancor più geometrizzanti: preludio
ad una ulteriore fase di ricerca in cui l’attimo eterno resta imbrigliato solo nella forza poetica
dell’invenzione del colore.
Classe 1961, Nativo di Piombino, attualmente residente nello scenario pre-collinare toscano di
Riotorto, dopo il diploma al liceo artistico “Pietro Aldi” di Grosseto, l’autore, molto attivo sulla
scena espositiva in mostre personali sul territorio locale, regionale e nazionale, si fa notare per le
particolari competenze in pittura, scultura ed incisione, ma anche per la sperimentazione di tecniche
inusuali, piegate alle ragioni “sublimi” dei contenuti.
Info: Caffè dei Fornelli Piazzetta dei Fornelli 3-4, tel. 058880596, caffedeifornelli@virgilio.it.
Elena Capone
gli ambienti minimalisti del vuoto-pieno dell’esistenza
Scende il teatro della natura e dell’ambiente antropologico, in una inedita scena espressionista-
minimalista, ritagliata dallo scorrere silente dell’infinito.
Per il Quindicinale d’arte “Caffèll'ARTE”, in programma presso la sede espositiva del Caffè
dei Fornelli di Carlo Bigazzi a Volterra (PI), affacciato sulla omonima Piazzetta dal panorama
vertiginoso sull’Alta Valdicecina, irrompe la forma espressiva di un autore della costa livornese, il
piombinese pittore e scultore, Luciano Rossi.
In una personale di pittura che ne presenta le ultime ricerche espressive, sperimentali anche nella
tecnica, e che sarà inaugurata sabato 8 ottobre 2011, alle ore 17.00, in corso fino al 22 ottobre
2011, le suggestioni del mare in chiave minimalista, creano un interessante cortocircuito con
l’ambiente storicizzato dello spazio dell’Osteria, caffè, vineria, e nell’atmosfera dell’antichissima
capitale collinare.
Intromissioni reciproche tra luce e colore costruiscono, nell’opera pittorica e para-pittorica di
Luciano Rossi, campiture orizzontali parallele, dove il “troppo grande” diviene poesia e ricerca, e
il vuoto perseguito, tematizzato, contaminato da elementi minimalisti sporadici, ma persistenti, si
nutre di simbologie recondite, “professate” da inediti toni e timbri di colore.
Uno scenario neo-romantico tentato dal concettuale, supera gli stessi ismi storici della modernità,
e resta irrisolto fra impressionismo ed espressionismo (sotteso forse un certo vigore vangoghiano
in ambiente minimalista), come in una partita alla pari, fra uomo e natura, fra suggestioni spaziali e
fisiche, e potenti trasfigurazioni dalle vibrazioni del vissuto e dell’anima.
Una pittura “scavata” sulla bi-dimensione, su supporti di plastiche intagliate, sperimentali e
complici di cromie trasparenti, come il mare della costa piombinese di origine dell’artista, una sorta
di ossessione positiva, tema ricorrente, come anche quello delle campagne, solari ed infuocate, le
due facce di una terra, dove l’agreste e il marino sfumano i limiti e le connotazioni identitarie.
Sulla dialettica di futuro-arcaico e nelle tele sovrapposte e dipinte con riflessi oro-argento,
dell’ultima produzione, in cui il soggetto muta anche, ed è presente la figura umana, al contempo
surreale e pop, o in un ritratto della femminilità in chiave contemporanea, dove il sensuale e lo
psicologico si manifestano nella plasticità scultorea resa in cromie volutamente innaturali di corpi e
volti in privata riflessione. Una donna autonoma e libera anche nella malinconia, quella di Luciano
Rossi, artista consapevole delle trasfigurazioni del tempo, dell’importanza di una traccia minima
dall’enigma esistenziale. Ed i lavori più recenti sembrano ancor più geometrizzanti: preludio
ad una ulteriore fase di ricerca in cui l’attimo eterno resta imbrigliato solo nella forza poetica
dell’invenzione del colore.
Classe 1961, Nativo di Piombino, attualmente residente nello scenario pre-collinare toscano di
Riotorto, dopo il diploma al liceo artistico “Pietro Aldi” di Grosseto, l’autore, molto attivo sulla
scena espositiva in mostre personali sul territorio locale, regionale e nazionale, si fa notare per le
particolari competenze in pittura, scultura ed incisione, ma anche per la sperimentazione di tecniche
inusuali, piegate alle ragioni “sublimi” dei contenuti.
Info: Caffè dei Fornelli Piazzetta dei Fornelli 3-4, tel. 058880596, caffedeifornelli@virgilio.it.
Elena Capone
08
ottobre 2011
Luciano Rossi
Dall'otto al 22 ottobre 2011
arte contemporanea
Location
CAFFE’ DEI FORNELLI
Volterra, Piazzetta Dei Fornelli, 3/4, (Pisa)
Volterra, Piazzetta Dei Fornelli, 3/4, (Pisa)
Vernissage
8 Ottobre 2011, ore 17
Autore