Fanciulle dal mistero impenetrabile, animali lesti e sfuggenti e oggetti trasformati in enigmi esoterici animano l’universo tutto al femminile di Lucietta Righetti, le cui opere sono in mostra dal 9 aprile 2006 al Museo Nazionale delle Arti Naïves di Luzzara. Realizzata in collaborazione con il Comune di Luzzara e Ccpl, con il patrocinio della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Reggio Emilia e dell’Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia Romagna, l’esposizione dal titolo MILLE GRAZIE… Lucietta Righetti è la più grande personale mai dedicata all’artista modenese.

Soltanto in parte assimilabili alla vaga e vasta categoria dell’arte naïf, perché volutamente discoste nella vita come nell’arte, le scelte stilistiche di Lucietta Righetti testimoniano un approccio gioioso e giocoso alla pittura, che la libera da qualsiasi preoccupazione esecutiva e da ogni artificio della tecnica, semplice strumento per illustrare le sue “fiabe visive”. La visione frontale che richiama le pitture trecentesche e la composizione classica ispirata a polittici e predelle del Quattrocento danno luogo a una sospensione di tempo e di senso, una dimensione incantata e misteriosa. Le creature evocate da Lucietta Righetti possiedono infatti una l’inquietudine propria della fiaba e del sogno, fatta di sguardi fissi ma indecifrabili, di situazioni conosciute ma velate nel ricordo, di sensazioni mai provate ma latenti nel nostro mondo interiore. Un fermento di pregnante vaghezza si risveglia in noi di fronte all’opera di Lucietta poiché, come scrive Renzo Margonari nel catalogo della mostra, «il permanere del dubbio garantisce la verità non commutabile della sua arte».