All’inaugurazione saranno presenti il prof. Francesco Sicilia, Direttore Generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali, Giuliano Ferrara, Alberto Arbasino, Enzo Bettiza, Piero Melograni, Luciano Albanese e la signora Fauzia Colletti Gavioli.

Nell’ambito dell’esposizione, che intende rendere omaggio a questo appassionato interprete delle grandi tensioni ideali della seconda metà del Novecento, sono stati raccolti i libri che ne hanno accompagnato la formazione filosofica, le opere sulle quali egli ha lungamente riflettuto e dalle quali ha tratto ispirazione. La capacità di autocritica dello studioso, il suo desiderio di guardare oltre l’orizzonte delle proprie certezze hanno fatto sì che l’evoluzione della sua riflessione filosofica anticipasse di almeno un decennio la crisi delle grandi ideologie del XX secolo e il riconoscimento di un nuovo spessore alla cultura liberale. Nel percorso intellettuale di Colletti si riassumono soprattutto, e in modo esemplare, le tappe principali dell’ascesa, del declino e del crollo del marxismo teorico nella seconda metà del «secolo breve» - un crollo premonitore, al quale seguì quasi ovunque, sul versante pratico, il dissolvimento del «socialismo reale». Per tale motivo la mostra non è solo un omaggio a uno dei filosofi più rappresentativi nel panorama culturale italiano ed europeo, ma anche l’occasione per riflettere sul senso di una storia recente, che ha coinvolto almeno due generazioni, e sul valore della sua eredità.

Oltre ai libri provenienti dalla sua biblioteca, completano l’esposizione alcuni ricordi personali dello studioso: fotografie di famiglia e di amici, lettere, ritratti e oggetti a lui cari, simboli ideali dell’attività di un pensatore rigoroso il cui spirito critico ha segnato un’intera epoca storica.