Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Lucio Diodati – Arlecchino a Palestrina
Nel suo racconto pittorico, il personaggio piu’ tipico e universalmente conosciuto del teatro goldoniano, solo nell’ apparenza esterna simile all’ originale della tradizione, perduta ogni cadenza marionettistica, e’ apparso subito come elemento equilibratore rispetto alle altre limitate apparizioni maschili: quelle del carabiniere, del bagnino e del domatore
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Arlecchino e' comparso la prima volta alla metà degli anni Ottanta tra una avvincente irripetibile folla di donne, muse eterne di una suggestiva iconografia, questa enigmatica figura non ha mai piu' abbandonato la scena della ricerca di Lucio Diodati. Nel suo racconto pittorico, il personaggio piu' tipico e universalmente conosciuto del teatro goldoniano, solo nell' apparenza esterna simile all' originale della tradizione, perduta ogni cadenza marionettistica, e' apparso subito come elemento equilibratore rispetto alle altre limitate apparizioni maschili: quelle del carabiniere, del bagnino e del domatore.
All' autoritarismo insito in questi tre tipi, nati con intenti per cosi' dire -protettivi- o per tenere a freno esuberanze ben individuabili dell' universo femminile, ecco a far da contraltare una ben piu' accondiscendente presenza: la stessa proposta nei panni di un rispettoso cavaliere, capace di assecondare gli atteggiamenti piu' tipici della donna, al punto da esserne in tutto e per tutto complice.
Questa volta, quindi, nelle vesti di -servitore di un solo padrone-, un Arlecchino uscito dall' ennesima trasformazione, nel quale Lucio Diodati si riconosce e dietro cui coglie il gusto giocoso del nascondersi, trovando per altri aspetti una identificazione totale con il personaggio, fino a farne una sorta di alter ego.
All' autoritarismo insito in questi tre tipi, nati con intenti per cosi' dire -protettivi- o per tenere a freno esuberanze ben individuabili dell' universo femminile, ecco a far da contraltare una ben piu' accondiscendente presenza: la stessa proposta nei panni di un rispettoso cavaliere, capace di assecondare gli atteggiamenti piu' tipici della donna, al punto da esserne in tutto e per tutto complice.
Questa volta, quindi, nelle vesti di -servitore di un solo padrone-, un Arlecchino uscito dall' ennesima trasformazione, nel quale Lucio Diodati si riconosce e dietro cui coglie il gusto giocoso del nascondersi, trovando per altri aspetti una identificazione totale con il personaggio, fino a farne una sorta di alter ego.
13
dicembre 2008
Lucio Diodati – Arlecchino a Palestrina
Dal 13 dicembre 2008 al 17 gennaio 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIE NAZIONALI BARBERINI CORSINI – GALLERIA NAZIONALE D’ARTE ANTICA DI PALAZZO BARBERINI
Roma, Via Delle Quattro Fontane, 13, (Roma)
Roma, Via Delle Quattro Fontane, 13, (Roma)
Autore