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Lucio Fontana. Opere (1947 – 1965)
L’esposizione, curata da Paolo Campiglio, si propone di presentare un percorso nell’opera di Lucio Fontana secondo una prospettiva che evidenzi le principali tappe della vicenda creativa dell’artista dal dopoguerra agli anni sessanta.
Comunicato stampa
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Dal 6 novembre 2004 al 30 gennaio 2005, a Palazzo Leone da Perego è in programma la mostra “Lucio Fontana. Opere (1947 – 1965)”, promossa dal Comune di Legnano - Sagra del Carroccio in collaborazione con la Fondazione Lucio Fontana di Milano, con il patrocinio del Ministero delle Attività Produttive e della Provincia di Milano, e il patronato della Regione Lombardia.
L’esposizione, curata da Paolo Campiglio, si propone di presentare un percorso nell’opera di Lucio Fontana secondo una prospettiva che evidenzi le principali tappe della vicenda creativa dell’artista dal dopoguerra agli anni sessanta.
Nelle rinnovate sale del Palazzo Leone da Perego, ristrutturate appositamente in occasione della mostra, il percorso espositivo si snoda attraverso una scelta di 45 opere, tutte provenienti dalla Fondazione Lucio Fontana. Il progetto si concentra sull’esperienza spazialista degli anni Cinquanta e Sessanta, la più nota ma anche la più problematica, attraverso un itinerario che pone le opere in stretta relazione con la fase progettuale legata al disegno, sottolineando la “durata” del momento di ideazione e la lenta maturazione alla base dell’esperienza del maestro.
Il percorso è scandito in cinque sezioni: Il nucleo, l’origine, l’altro spazio, che evidenzia le prime ricerche del dopoguerra legate all’invenzione e al sondaggio di trame nucleari, secondo una nuova nozione di spazio; “La scoperta del cosmo è una dimensione nuova, è l’infinito: allora io buco questa tela” che, prendendo spunto da una dichiarazione di Fontana, testimonia la fase cruciale dei “buchi”, tappa fondamentale dell’esperienza spazialista inaugurata nel 1949. Nella terza, dedicata alla Metamorfosi della forma e del colore, si presenta la serie dei “gessi” e degli “inchiostri” con alcuni capolavori in cui l’artista pare suggestionato da una pittura di forma e colore, benché nella nuova accezione informale; la quarta sezione, “Queste “attese “mi danno la pace”, è dedicata alla celebre serie dei “tagli”, tra i quali un Concetto spaziale. Attese (1964) con tagli multipli, emblema della estrema sintesi espressiva del maestro. L’ultima parte della mostra, Oltre il quadro, la scena, sottolinea la vena “scenografica” dell’artista, con la serie dei “teatrini” e una suggestiva installazione del Concetto spaziale.Quanta (1960), costituito da tagli monocromi su telai diversamente sagomati che Fontana lasciava disporre a piacere sulla parete.
Fa da corollario al percorso un gruppo di grafiche e di libri d’artista, edizioni di pregio ideate da Fontana negli anni Cinquanta e Sessanta.
La scelta di Legnano quale sede dell’esposizione deriva anche da un episodio che lega la vita dell’artista alla cittadina lombarda: alla fine degli anni Trenta, Fontana, quando ancora la sua produzione era prevalentemente scultoria, aveva realizzato una serie di bassorilievi in gesso colorato e in ceramica (oggi dispersi) per l’edificio della Colonia Elioterapica, opera del gruppo dei BBPR, inaugurato nel 1938.
L’esposizione, curata da Paolo Campiglio, si propone di presentare un percorso nell’opera di Lucio Fontana secondo una prospettiva che evidenzi le principali tappe della vicenda creativa dell’artista dal dopoguerra agli anni sessanta.
Nelle rinnovate sale del Palazzo Leone da Perego, ristrutturate appositamente in occasione della mostra, il percorso espositivo si snoda attraverso una scelta di 45 opere, tutte provenienti dalla Fondazione Lucio Fontana. Il progetto si concentra sull’esperienza spazialista degli anni Cinquanta e Sessanta, la più nota ma anche la più problematica, attraverso un itinerario che pone le opere in stretta relazione con la fase progettuale legata al disegno, sottolineando la “durata” del momento di ideazione e la lenta maturazione alla base dell’esperienza del maestro.
Il percorso è scandito in cinque sezioni: Il nucleo, l’origine, l’altro spazio, che evidenzia le prime ricerche del dopoguerra legate all’invenzione e al sondaggio di trame nucleari, secondo una nuova nozione di spazio; “La scoperta del cosmo è una dimensione nuova, è l’infinito: allora io buco questa tela” che, prendendo spunto da una dichiarazione di Fontana, testimonia la fase cruciale dei “buchi”, tappa fondamentale dell’esperienza spazialista inaugurata nel 1949. Nella terza, dedicata alla Metamorfosi della forma e del colore, si presenta la serie dei “gessi” e degli “inchiostri” con alcuni capolavori in cui l’artista pare suggestionato da una pittura di forma e colore, benché nella nuova accezione informale; la quarta sezione, “Queste “attese “mi danno la pace”, è dedicata alla celebre serie dei “tagli”, tra i quali un Concetto spaziale. Attese (1964) con tagli multipli, emblema della estrema sintesi espressiva del maestro. L’ultima parte della mostra, Oltre il quadro, la scena, sottolinea la vena “scenografica” dell’artista, con la serie dei “teatrini” e una suggestiva installazione del Concetto spaziale.Quanta (1960), costituito da tagli monocromi su telai diversamente sagomati che Fontana lasciava disporre a piacere sulla parete.
Fa da corollario al percorso un gruppo di grafiche e di libri d’artista, edizioni di pregio ideate da Fontana negli anni Cinquanta e Sessanta.
La scelta di Legnano quale sede dell’esposizione deriva anche da un episodio che lega la vita dell’artista alla cittadina lombarda: alla fine degli anni Trenta, Fontana, quando ancora la sua produzione era prevalentemente scultoria, aveva realizzato una serie di bassorilievi in gesso colorato e in ceramica (oggi dispersi) per l’edificio della Colonia Elioterapica, opera del gruppo dei BBPR, inaugurato nel 1938.
06
novembre 2004
Lucio Fontana. Opere (1947 – 1965)
Dal 06 novembre 2004 al 30 gennaio 2005
arte contemporanea
Location
PALAZZO LEONE DA PEREGO
Legnano, Via Monsignor Eugenio Gilardelli, 10, (Milano)
Legnano, Via Monsignor Eugenio Gilardelli, 10, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 16.30-19; sabato 16-22.30; domenica e festivi 10-13/15-20. Chiuso lunedì, Natale e Capodanno
Curatore