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Lucio Gnalducci – Tra swing e colore
Il percorso espositivo con cui si presenta questa mostra antologica è scandito da due momenti diversi nell’espressione finale, ma accomunati da una stessa condivisione di intenti e di sentire
Comunicato stampa
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S’inaugura lunedì 18 giugno alle ore 18.00 presso la sede della Confindustria ad Arezzo la mostra antologica del maestro Lucio Gnalducci, pittore e musicista di notevole talento.
Il percorso espositivo con cui si presenta questa mostra antologica è scandito da due momenti diversi nell'espressione finale, ma accomunati da una stessa condivisione di intenti e di sentire.
Appassionato protagonista, nonché "mentore" eccellente della musica jazz, Gnalducci si rivela un artista capace di concretizzare e dare quindi forma ai suoni attraverso una sequenza di immagini che, impostate sul ritmo serrato, evocano e comunicano la sensazione di un'osmosi totale tra la partitura sinfonica e ogni singolo elemento delle composizioni. Queste sono da leggere come "assoli" musicali, dove ogni pennellata, strettamente connessa alle altre, diviene insostituibile portatrice di senso. Intensità cromatica è il filo conduttore, una sorta di latente pentagramma, che scandisce il ritmo, oltre ad esaltare il significato che ogni singolo "oggetto" rappresentato vuole indicare.
Come detto due sono i periodi che la mostra presenta ed il primo trae ispirazione dalla realtà. Lucio Gnalducci dapprima si è dedicato ai generi della natura morta, del paesaggio e del ritratto, indagando il tempo e lo spazio. Interrogandosi sul visibile e, dipingendo, stende col pennello un pensiero, intrecciando emozioni e riflessioni intorno alla natura. Nelle opere figurative il soggetto ritratto acquista risalto e plasticità, secondo un processo di decantazione e intensificazione dell’immagine, che si dispiega entro un alone di profondo silenzio. Gli scorci urbani, le barche sulla spiaggia, i pini marittimi, le case della campagna toscana, le figure umane, gli utensili domestici raffigurati dallo Gnalducci sono tutti indistintamente generati da un impulso coloristico e formale improntato alla definizione di un ordine spaziale, alla modulazione e distribuzione calcolata degli elementi, ovvero alla trasposizione poetica del dato fisico, trasfigurato mentalmente e mediante un filtro cromatico soffuso e, a sprazzi, rarefatto.
Tuttavia, entrambi i percorsi evidenziano l’abilità e la padronanza della tecnica punto di forza dell’intera produzione di Lucio Gnalducci.
Il percorso espositivo con cui si presenta questa mostra antologica è scandito da due momenti diversi nell'espressione finale, ma accomunati da una stessa condivisione di intenti e di sentire.
Appassionato protagonista, nonché "mentore" eccellente della musica jazz, Gnalducci si rivela un artista capace di concretizzare e dare quindi forma ai suoni attraverso una sequenza di immagini che, impostate sul ritmo serrato, evocano e comunicano la sensazione di un'osmosi totale tra la partitura sinfonica e ogni singolo elemento delle composizioni. Queste sono da leggere come "assoli" musicali, dove ogni pennellata, strettamente connessa alle altre, diviene insostituibile portatrice di senso. Intensità cromatica è il filo conduttore, una sorta di latente pentagramma, che scandisce il ritmo, oltre ad esaltare il significato che ogni singolo "oggetto" rappresentato vuole indicare.
Come detto due sono i periodi che la mostra presenta ed il primo trae ispirazione dalla realtà. Lucio Gnalducci dapprima si è dedicato ai generi della natura morta, del paesaggio e del ritratto, indagando il tempo e lo spazio. Interrogandosi sul visibile e, dipingendo, stende col pennello un pensiero, intrecciando emozioni e riflessioni intorno alla natura. Nelle opere figurative il soggetto ritratto acquista risalto e plasticità, secondo un processo di decantazione e intensificazione dell’immagine, che si dispiega entro un alone di profondo silenzio. Gli scorci urbani, le barche sulla spiaggia, i pini marittimi, le case della campagna toscana, le figure umane, gli utensili domestici raffigurati dallo Gnalducci sono tutti indistintamente generati da un impulso coloristico e formale improntato alla definizione di un ordine spaziale, alla modulazione e distribuzione calcolata degli elementi, ovvero alla trasposizione poetica del dato fisico, trasfigurato mentalmente e mediante un filtro cromatico soffuso e, a sprazzi, rarefatto.
Tuttavia, entrambi i percorsi evidenziano l’abilità e la padronanza della tecnica punto di forza dell’intera produzione di Lucio Gnalducci.
18
giugno 2007
Lucio Gnalducci – Tra swing e colore
Dal 18 giugno al 20 luglio 2007
arte contemporanea
Location
CONFINDUSTRIA
Arezzo, Via Roma, 2, (Arezzo)
Arezzo, Via Roma, 2, (Arezzo)
Biglietti
gradita la prenotazione
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 18
Vernissage
18 Giugno 2007, ore 18
Autore