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Lucio Iezzi – Coscienza dell’incoscienza, espressioni plastiche dell’istinto
Lucio Iezzi espone, in questa occasione, una selezione di opere recenti, legate tra loro da un medium espressivo stimolante: l’inconscio.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Lucio Iezzi
COSCIENZA DELL’INCOSCIENZA
ESPRESSIONI PLASTICHE DELL’ISTINTO
a cura di Simona Perchiazzi
Lucio Iezzi espone, in questa occasione, una selezione di opere recenti, legate tra loro da un medium espressivo stimolante: l’inconscio.
L’istinto di Iezzi ha fatto propria la tecnica attraverso anni di laboratorio, fa tesoro del segno purificato negli anni ’60 e ’70 attraverso i suoi studi, libera il gesto e mette in opera la materia.
In mostra sette opere in alluminio di medio formato, due sculture in argento, disegni su carta e dieci sculture da indossare, differenti ambiti della sua sperimentazione per scoprire le sue metodologie progettuali ed espressive che caratterizzano inconfondibilmente la sua personale ricerca artistica contemporanea.
“Credo che questo sia il movente creativo delle espressioni artistiche autentiche: nulla di pensato, ma pura materializzazione sensitiva di uno stadio inconscio latente, in cui l'estetica è colta e subita successivamente al compimento.”
Lucio Iezzi
*
La ricerca di Iezzi è sintesi di inquietudini espressive accolte e tradotte da una molteplicità di mezzi, di capacità e di intuizioni.
Una ricognizione tra esiti di prassi sviluppate in differenti ambiti di sperimentazione,
a contatto con tecniche di laboratorio dove la materia, l’argento, l’alluminio, il plexiglass, assumeva il senso di una concretezza vitale grazie alla sorprendente capacità del gesto manuale di realizzare il pensiero.
La commistione fra formazione artistica e preparazione tecnica ha dinamizzato una fluida ricerca maturata in una coscienza estetica che gli consente di liberare il gesto creativo autentico.
Iezzi da’ inizio ai suoi studi a Torino, fra gli anni '60/’70, diplomandosi all'Accademia Albertina di Belle Arti e laureandosi in Architettura al Politecnico, ha generato un linguaggio plastico che fluidifica la razionalizzazione delle forme progettate dall'architetto e suggerisce alle sperimentazioni artistiche i confini della gestibilità dell'istinto, escludendo la provocazione degli eccessi.
Nell'eterogeneità delle opere di Iezzi si afferma coerentemente una tematica comunicativa dell'essenziale: quella forza del segno compiuto, privo di incertezze, personale e riconoscibile, che identifica un codice estetico autentico.
Simona Perchiazzi
COSCIENZA DELL’INCOSCIENZA
ESPRESSIONI PLASTICHE DELL’ISTINTO
a cura di Simona Perchiazzi
Lucio Iezzi espone, in questa occasione, una selezione di opere recenti, legate tra loro da un medium espressivo stimolante: l’inconscio.
L’istinto di Iezzi ha fatto propria la tecnica attraverso anni di laboratorio, fa tesoro del segno purificato negli anni ’60 e ’70 attraverso i suoi studi, libera il gesto e mette in opera la materia.
In mostra sette opere in alluminio di medio formato, due sculture in argento, disegni su carta e dieci sculture da indossare, differenti ambiti della sua sperimentazione per scoprire le sue metodologie progettuali ed espressive che caratterizzano inconfondibilmente la sua personale ricerca artistica contemporanea.
“Credo che questo sia il movente creativo delle espressioni artistiche autentiche: nulla di pensato, ma pura materializzazione sensitiva di uno stadio inconscio latente, in cui l'estetica è colta e subita successivamente al compimento.”
Lucio Iezzi
*
La ricerca di Iezzi è sintesi di inquietudini espressive accolte e tradotte da una molteplicità di mezzi, di capacità e di intuizioni.
Una ricognizione tra esiti di prassi sviluppate in differenti ambiti di sperimentazione,
a contatto con tecniche di laboratorio dove la materia, l’argento, l’alluminio, il plexiglass, assumeva il senso di una concretezza vitale grazie alla sorprendente capacità del gesto manuale di realizzare il pensiero.
La commistione fra formazione artistica e preparazione tecnica ha dinamizzato una fluida ricerca maturata in una coscienza estetica che gli consente di liberare il gesto creativo autentico.
Iezzi da’ inizio ai suoi studi a Torino, fra gli anni '60/’70, diplomandosi all'Accademia Albertina di Belle Arti e laureandosi in Architettura al Politecnico, ha generato un linguaggio plastico che fluidifica la razionalizzazione delle forme progettate dall'architetto e suggerisce alle sperimentazioni artistiche i confini della gestibilità dell'istinto, escludendo la provocazione degli eccessi.
Nell'eterogeneità delle opere di Iezzi si afferma coerentemente una tematica comunicativa dell'essenziale: quella forza del segno compiuto, privo di incertezze, personale e riconoscibile, che identifica un codice estetico autentico.
Simona Perchiazzi
13
aprile 2012
Lucio Iezzi – Coscienza dell’incoscienza, espressioni plastiche dell’istinto
Dal 13 al 26 aprile 2012
arte contemporanea
Location
MANIDESIGN
Napoli, Via San Giovanni Maggiore Pignatelli, 1B, (Napoli)
Napoli, Via San Giovanni Maggiore Pignatelli, 1B, (Napoli)
Orario di apertura
DAL LUNEDI’ AL VENERDI’ 16|19.30
SABATO E DOMENICA 10.30|19.30
Vernissage
13 Aprile 2012, ore 18.00
Autore