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Lucio Perna – Città surrogate
Almach Art Gallery, nuovo spazio dedicato all’arte nel panorama culturale della città di Milano, presenta “Città surrogate”, mostra personale di Lucio Perna.
Comunicato stampa
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Almach Art Gallery, nuovo spazio dedicato all’arte nel panorama culturale della città di Milano, presenta “Città surrogate”, mostra personale di Lucio Perna.
Saranno esposti 15 lavori, opere su tela e alcune sculture in vetro, che rappresentano il ricco percorso di un artista che pone la ricerca e l’attenzione sociale come “fil rouge” della sua attività di artista.
Sono opere che possiamo definire “musicali”in quanto, la particolare tridimensionalità che Lucio Perna utilizza sulle tele, crea un movimento anche fisico dell’aria intorno alle forme, che suonano quindi agli spettatori più sensibili le immagini e i colori che l’occhio invece percepisce.
Un’arte multi-sensoriale potremmo definirla da un punto di vista funzionale, ma Lucio Perna prosegue oltre, non si accontenta e utilizza i suoi lavori per trasmettere messaggi che nascono dalla propria contemporaneità sociale e umana, alla quale l’artista partecipa sempre con passione e tensione.
Lucio Perna dice: “Città Surrogate, non si riferisce alla conformazione della città intesa come “ Urbs “, come territorio, ma nel senso di “civitas”, aggregato sociale (il complesso dei cittadini) che subisce continue mutazioni per effetto di influssi esterni di natura culturale, etnica, religiosa, ecc. C'è un desiderio ed un'aspirazione di sapore sociologico alla base del mio lavoro artistico.
Le città surrogate portano con se anche il concetto di “confini”, che vogliono rappresentare i limiti che ciascuno si porta dentro per cultura, formazione, estrazione sociale, educazione, e contro ai quali capita talvolta di trovarsi a lottare nel desiderio o nella speranza di liberarsene per sempre.
Sono le ansie, i pregiudizi ,le insicurezze, le frustrazioni, le paure nei confronti dei “ diversi “ per razza, per orientamenti politici, religiosi, sessuali, ecc .
Una società ideale ha la necessità, quanto meno, di esplorare le ragioni dei propri limiti, per valutarli nella loro giusta portata, di cogliere e comprendere i cambiamenti del tessuto sociale, per sviluppare un giudizio critico sia esso affermativo o negativo.
Il compito dell'artista sta semplicemente nel segnalare il problema, evidentemente , non certo nel risolverlo. La funzione è assolta anche se uno solo dei suoi osservatori sarà sensibilizzato e stimolato a riflettere sul tema che l'opera propone.
Saranno esposti 15 lavori, opere su tela e alcune sculture in vetro, che rappresentano il ricco percorso di un artista che pone la ricerca e l’attenzione sociale come “fil rouge” della sua attività di artista.
Sono opere che possiamo definire “musicali”in quanto, la particolare tridimensionalità che Lucio Perna utilizza sulle tele, crea un movimento anche fisico dell’aria intorno alle forme, che suonano quindi agli spettatori più sensibili le immagini e i colori che l’occhio invece percepisce.
Un’arte multi-sensoriale potremmo definirla da un punto di vista funzionale, ma Lucio Perna prosegue oltre, non si accontenta e utilizza i suoi lavori per trasmettere messaggi che nascono dalla propria contemporaneità sociale e umana, alla quale l’artista partecipa sempre con passione e tensione.
Lucio Perna dice: “Città Surrogate, non si riferisce alla conformazione della città intesa come “ Urbs “, come territorio, ma nel senso di “civitas”, aggregato sociale (il complesso dei cittadini) che subisce continue mutazioni per effetto di influssi esterni di natura culturale, etnica, religiosa, ecc. C'è un desiderio ed un'aspirazione di sapore sociologico alla base del mio lavoro artistico.
Le città surrogate portano con se anche il concetto di “confini”, che vogliono rappresentare i limiti che ciascuno si porta dentro per cultura, formazione, estrazione sociale, educazione, e contro ai quali capita talvolta di trovarsi a lottare nel desiderio o nella speranza di liberarsene per sempre.
Sono le ansie, i pregiudizi ,le insicurezze, le frustrazioni, le paure nei confronti dei “ diversi “ per razza, per orientamenti politici, religiosi, sessuali, ecc .
Una società ideale ha la necessità, quanto meno, di esplorare le ragioni dei propri limiti, per valutarli nella loro giusta portata, di cogliere e comprendere i cambiamenti del tessuto sociale, per sviluppare un giudizio critico sia esso affermativo o negativo.
Il compito dell'artista sta semplicemente nel segnalare il problema, evidentemente , non certo nel risolverlo. La funzione è assolta anche se uno solo dei suoi osservatori sarà sensibilizzato e stimolato a riflettere sul tema che l'opera propone.
06
novembre 2019
Lucio Perna – Città surrogate
Dal 06 al 12 novembre 2019
arte contemporanea
Location
ALMACH ART
Milano, Via Gaudenzio Ferrari, 3, (MI)
Milano, Via Gaudenzio Ferrari, 3, (MI)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 10-13 e 15-19
Vernissage
6 Novembre 2019, ore 18, su invito
Sito web
Ufficio stampa
Almach Art
Autore
Curatore
Autore testo critico
Allestimento