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Lucio Piantino – Danze di colore e materia
L’Art Forum Würth Capena apre i suoi spazi a un nucleo di opere dell’artista brasiliano Lucio Piantino, un progetto nato in collaborazione con il Presidente del Centro Studi Della Città Del Sole di Altomonte (CS) Giuseppe Capparelli
Comunicato stampa
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Parallelamente alla mostra “Nasi odorano tulipani. L’arte irregolare nella Collezione Würth”, visitabile fino al 21 gennaio 2017, l’Art Forum Würth Capena apre i suoi spazi a un nucleo di opere dell’artista brasiliano Lucio Piantino, un progetto nato in collaborazione con il Presidente del Centro Studi Della Città Del Sole di Altomonte (CS) Giuseppe Capparelli.
Lucio Piantino, nato a Brasilia nel 1995, figlio e nipote di artisti, già alla tenera età di 11 mesi ha avuto il primo contatto con colori e pennelli, i quali grazie al sostegno costante della sua famiglia, sono diventati gli strumenti per esprimere il suo talento artistico e affermare il riscatto da una condizione, la sindrome di Down, a causa della quale ha subito episodi di emarginazione.
I primi risultati delle sue straordinarie doti comunicative sono arrivati nel 2001 quando i suoi disegni e dipinti sono stati pubblicati nel libro “Cadê a síndrome de Down que estava aquì? O gato comeu…” delle autrici Elisabeth Tunes e Lurdinha Danezy Piantino per le Editora Autores Associados.
Da allora diversi sono stati anche i riconoscimenti istituzionali, tra cui la partecipazione nel 2009 all’esposizione di pittura “OLHARES” nella Biblioteca Nazionale e di fotografia nel Museo Nazionale di Brasilia. Nel 2010 ha ricevuto l’attestato professionale di artista plastico, rilasciato dal Segretariato alla Cultura del Distretto Federale e ha partecipato alla manifestazione in commemorazione della giornata internazionale della sindrome di Down nel Parlamento del Brasile.
Nel 2013 ha presentato il suo libro e documentario “De arteiro a artista: a saga de um menino com síndrome de Down” presso il Museo Nazionale di Brasilia.
Nel 2014 ha tenuto una mostra personale presso il Salone Bianco del Senato Federale e ha debuttato come attore nella rappresentazione teatrale “O improvável amor de Luh Malagueta e Mc Limonada” al III Salone delle Accessibilità di Brasilia.
Data l’assenza di frontiere del fenomeno dell’arte irregolare, il cui valore fu riconosciuto per la prima volta dall’artista francese Jean Dubuffet, che nel 1945 coniò per essa la definizione di “Art brut”, e la vocazione internazionale del Gruppo Würth e della sua Collezione, è sembrato opportuno e doveroso accogliere una mostra monografica dedicata a Lucio Piantino.
Le sue opere si prestano a un efficace dialogo con alcuni dei lavori della mostra “Nasi odorano tulipani”, dando luogo a interessanti confronti sui diversi risultati estetici raggiunti talvolta a partire dall’utilizzo di analoghe tecniche pittoriche, come il ben noto dripping, adottato con maestria da Piantino ad esempio nelle tele Àgua e Marisa Monte.
Ad immergersi ed esplorare le potenzialità espressive del colore è anche il duo artistico composto da Joachim Hepler e Hartmut Winter, il quale ricorre alla lezione dell’action painting per dipingere la superficie di sagome animali tridimensionali dal titolo: Vacca, Elefante, Capra e Giraffa.
Alcuni dei titoli dei lavori di Lucio Piantino tradiscono la sua passione per la musica oltre che per la pittura, un accordo di suoni e colori che non è solo suggerito a livello formale, ma spesso accompagna l’esecuzione materiale dell’opera con una danza maieutica, che trasferisce emozioni ed impressioni dell’artista sulla tela.
Lucio Piantino, nato a Brasilia nel 1995, figlio e nipote di artisti, già alla tenera età di 11 mesi ha avuto il primo contatto con colori e pennelli, i quali grazie al sostegno costante della sua famiglia, sono diventati gli strumenti per esprimere il suo talento artistico e affermare il riscatto da una condizione, la sindrome di Down, a causa della quale ha subito episodi di emarginazione.
I primi risultati delle sue straordinarie doti comunicative sono arrivati nel 2001 quando i suoi disegni e dipinti sono stati pubblicati nel libro “Cadê a síndrome de Down que estava aquì? O gato comeu…” delle autrici Elisabeth Tunes e Lurdinha Danezy Piantino per le Editora Autores Associados.
Da allora diversi sono stati anche i riconoscimenti istituzionali, tra cui la partecipazione nel 2009 all’esposizione di pittura “OLHARES” nella Biblioteca Nazionale e di fotografia nel Museo Nazionale di Brasilia. Nel 2010 ha ricevuto l’attestato professionale di artista plastico, rilasciato dal Segretariato alla Cultura del Distretto Federale e ha partecipato alla manifestazione in commemorazione della giornata internazionale della sindrome di Down nel Parlamento del Brasile.
Nel 2013 ha presentato il suo libro e documentario “De arteiro a artista: a saga de um menino com síndrome de Down” presso il Museo Nazionale di Brasilia.
Nel 2014 ha tenuto una mostra personale presso il Salone Bianco del Senato Federale e ha debuttato come attore nella rappresentazione teatrale “O improvável amor de Luh Malagueta e Mc Limonada” al III Salone delle Accessibilità di Brasilia.
Data l’assenza di frontiere del fenomeno dell’arte irregolare, il cui valore fu riconosciuto per la prima volta dall’artista francese Jean Dubuffet, che nel 1945 coniò per essa la definizione di “Art brut”, e la vocazione internazionale del Gruppo Würth e della sua Collezione, è sembrato opportuno e doveroso accogliere una mostra monografica dedicata a Lucio Piantino.
Le sue opere si prestano a un efficace dialogo con alcuni dei lavori della mostra “Nasi odorano tulipani”, dando luogo a interessanti confronti sui diversi risultati estetici raggiunti talvolta a partire dall’utilizzo di analoghe tecniche pittoriche, come il ben noto dripping, adottato con maestria da Piantino ad esempio nelle tele Àgua e Marisa Monte.
Ad immergersi ed esplorare le potenzialità espressive del colore è anche il duo artistico composto da Joachim Hepler e Hartmut Winter, il quale ricorre alla lezione dell’action painting per dipingere la superficie di sagome animali tridimensionali dal titolo: Vacca, Elefante, Capra e Giraffa.
Alcuni dei titoli dei lavori di Lucio Piantino tradiscono la sua passione per la musica oltre che per la pittura, un accordo di suoni e colori che non è solo suggerito a livello formale, ma spesso accompagna l’esecuzione materiale dell’opera con una danza maieutica, che trasferisce emozioni ed impressioni dell’artista sulla tela.
19
marzo 2016
Lucio Piantino – Danze di colore e materia
Dal 19 marzo al 23 luglio 2016
arte contemporanea
Location
ART FORUM WURTH
Capena, Viale della Buona Fortuna, 2, (Roma)
Capena, Viale della Buona Fortuna, 2, (Roma)
Orario di apertura
Lunedì - sabato 10:00 - 17:00. Domenica e festivi chiuso
Vernissage
19 Marzo 2016, ore 11
Autore