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Lucio Ranucci 1999-2003
La realtà nutre i dipinti di Ranucci. La partecipazione a degli eventi tanto drammatici, la conoscenza della povertà, della sopraffazione, dell’usurpazione delle coscienze, tutto questo vive in ognuna delle sue opere. Le ultime tele non si discostano dalle tematiche precedenti: alla base della sua ispirazione, infatti, c’è la denuncia.
Comunicato stampa
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Artesia - Galleria d'Arte inaugura sabato 28 febbraio 2004 la mostra "Lucio Ranucci. 1999-2003 ". Dopo il grande successo della collettiva "Intuizioni universali ", dedicata ai grandi artisti della Pop Art italiana, Angeli, Festa, Manera e Schifano, è la volta di un grande artista della scena contemporanea.
Lucio Ranucci nasce nel 1925 a Perledo (Como). A soli 22 anni si trasferisce in America Latina, dove si forma culturalmente e artisticamente. Nel paese in cui prenderà la nazionalità, il Costarica, Ranucci s'interessa di teatro, televisione e giornalismo. Attento ai drammi e alle tragedie dell'America Latina, partecipa attivamente alle vicende politiche centroamericane, tanto da finire in carcere a Managua, dopo l'uccisione del primo Somoza nel 1955 e a trascorrere due mesi nella stessa cella con Pedro Joaquín Chamorro e altri dodici oppositori. L'anima da fervido combattente non gli fa tuttavia dimenticare la sua vocazione artistica. Dal 1949, anno della sua prima personale a Lima, in Perù, è protagonista quasi ogni anno di mostre che hanno luogo in Ecuador, in Colombia, nel Nicaragua, negli Stati Uniti, in Svizzera, in Germania e in Italia. In 50 anni di pittura espone in 100 personali, in oltre 15 paesi. Attualmente vive e lavora in Francia.
La realtà nutre i dipinti di Ranucci. La partecipazione a degli eventi tanto drammatici, la conoscenza della povertà, della sopraffazione, dell'usurpazione delle coscienze, tutto questo vive in ognuna delle sue opere. Le ultime tele non si discostano dalle tematiche precedenti: alla base della sua ispirazione, infatti, c'è la denuncia. Il cubo-espressionismo, che caratterizza le opere di Ranucci, si accompagna ad una ieraticità dell'immagine. Le figure sono solenni, sempre frontali, statiche. L'immutabilità descrive l'immutabile. L'esistenza continua a ripetersi, inesorabile. La vita di ogni personaggio viene fissata, insieme ai suoi pensieri, ai suoi interrogativi e a quelle stesse domande di giustizia che caratterizzavano la sua prima attività artistica.
Al 1999 risale l'ultima mostra catanese dell'artista. E proprio dalle opere realizzate dopo quell'evento prende avvio questa personale dedicatagli da Artesia - Galleria d'Arte, con opere realizzate fino allo scorso anno.
Lucio Ranucci nasce nel 1925 a Perledo (Como). A soli 22 anni si trasferisce in America Latina, dove si forma culturalmente e artisticamente. Nel paese in cui prenderà la nazionalità, il Costarica, Ranucci s'interessa di teatro, televisione e giornalismo. Attento ai drammi e alle tragedie dell'America Latina, partecipa attivamente alle vicende politiche centroamericane, tanto da finire in carcere a Managua, dopo l'uccisione del primo Somoza nel 1955 e a trascorrere due mesi nella stessa cella con Pedro Joaquín Chamorro e altri dodici oppositori. L'anima da fervido combattente non gli fa tuttavia dimenticare la sua vocazione artistica. Dal 1949, anno della sua prima personale a Lima, in Perù, è protagonista quasi ogni anno di mostre che hanno luogo in Ecuador, in Colombia, nel Nicaragua, negli Stati Uniti, in Svizzera, in Germania e in Italia. In 50 anni di pittura espone in 100 personali, in oltre 15 paesi. Attualmente vive e lavora in Francia.
La realtà nutre i dipinti di Ranucci. La partecipazione a degli eventi tanto drammatici, la conoscenza della povertà, della sopraffazione, dell'usurpazione delle coscienze, tutto questo vive in ognuna delle sue opere. Le ultime tele non si discostano dalle tematiche precedenti: alla base della sua ispirazione, infatti, c'è la denuncia. Il cubo-espressionismo, che caratterizza le opere di Ranucci, si accompagna ad una ieraticità dell'immagine. Le figure sono solenni, sempre frontali, statiche. L'immutabilità descrive l'immutabile. L'esistenza continua a ripetersi, inesorabile. La vita di ogni personaggio viene fissata, insieme ai suoi pensieri, ai suoi interrogativi e a quelle stesse domande di giustizia che caratterizzavano la sua prima attività artistica.
Al 1999 risale l'ultima mostra catanese dell'artista. E proprio dalle opere realizzate dopo quell'evento prende avvio questa personale dedicatagli da Artesia - Galleria d'Arte, con opere realizzate fino allo scorso anno.
28
febbraio 2004
Lucio Ranucci 1999-2003
Dal 28 febbraio al 14 marzo 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE ARTESIA
Catania, Corso Delle Province, 32a/b, (Catania)
Catania, Corso Delle Province, 32a/b, (Catania)
Orario di apertura
10-13/16.30-20.30
Vernissage
28 Febbraio 2004, ore 18.30