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Lucio Rosato. Una casa tra le case | fotografie di Iacopo Pasqui
“tra le case una casa di cemento (ancora altra terra) si pone in conformità con le altre; eppure è altra, la piccola casa che dall’alto si inonda di luce e come un bocciolo annusa il cielo”. Disegni, modelli, fotografie e altre architetture ne raccontano la genesi insieme ad un libro
Comunicato stampa
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Lúcio Rosato | una casa tra le case
fotografie di Iacopo Pasqui
testo di Jale Erzen
progetto grafico di Pasquale Oa
editore Libria, Melfi 2023
disegni, modelli di studio e fotografie
venerdì 5 maggio alle ore 19.00, nella officina di zerozerosullivellodelmare, al numero civico 23 di via dei marrucini a Pescara, sarà presentato un libro di architettura edito da Libria (Melfi 2023) dove si racconta, attraverso disegni e modelli di studio, fotografie e parole scritte, il progetto di una piccola casa che l’architetto Lucio Rosato ha concepito e realizzato tra il 2014 e il 2017 nel quartiere Terranova di Ortona dal titolo: “una casa tra le case”
“tra le case una casa di cemento (ancora altra terra) si pone in conformità con le altre; anche l’apparente irregolarità delle aperture, dettata dal ritmo interiore delle stanze, suggerisce continuità; eppure è altra, la piccola casa che dall’alto si inonda di luce e come un bocciolo annusa il cielo e respira. Ancora un sentore di autenticità prima che anche qui, in terranova di Ortona, arrivi l’inquisizione delle soprintendenze e dei pianificatori a cancellare ogni tentata ipotesi di architettura” (LR)
con questo breve testo Lúcio Rosato racconta l’intento progettuale e l’opportunità realizzativa determinata dal desiderio di una committenza illuminata ma anche dal fatto che gli strumenti urbanistici del territorio comunale di Ortona fortunatamente non ancora si avvalgono di vincoli che, in nome della conservazione e tutela dei centri storici, non permettono all’architettura contemporanea di manifestarsi al loro interno, togliendo dunque la possibilità di continuare a costruire la città sulla città e modificarla così come invece è sempre stato nel corso dei secoli
la veste grafica del libro è stata curata da Pasquale Oa, ex allievo e collaboratore di Rosato, che ci lascia avvicinare al progetto attraverso un racconto grafico fatto di segni, trasparenze e allineamenti che indagano il tracciato regolatore, concettuale e funzionale della casa mettendolo a nudo
ed è Iacopo Pasqui a coglierne, attraverso il suo sguardo fotografico sensibile e attento, gli elementi costruttivi salienti e le articolazioni spaziali restituendoceli attraverso la luce e il colore di una naturalità quasi inverosimile ma reale, di cui solo visitando questa piccola architettura diversamente si potrebbe godere
a chiudere il libro il commento amorevole di Jale Erzen, già docente di storia dell’architettura all’università di Ankara e cultrice dell’opera di Carlo Scarpa, che definisce Rosato un classicista moderno dichiarando che “Lucio Rosato non è un essenzialista: egli crede nella necessità della modificazione e del cambiamento per la costruzione della realtà. Eppure, riesce a penetrare l’essenza attraverso la sua architettura che nel corso degli anni si è occupata di luoghi e città, e dei miti legati all’energia della vita. […] La casa di Rosato sembra essere stata disegnata e costruita dalla luce e calata silenziosamente dai cieli”. Jale Erzen pone l’architettura di Rosato nel rango della poesia fatta di cose semplici: “di case, sogni e ricordi, e di sentimenti che creano attrazione tra le cose e gli esseri”. Per concludere: “come se Rosato fosse nato dal mare, la sua architettura dà sempre la sensazione di essere un porto, un luogo sulla solida terra per tutti noi viaggiatori dell’ignoto”
nella stessa occasione nello spazio di zerozerosullivellodelmare, al numero civico 19, alcuni lavori dello stesso Rosato dedicati al tema della casa nelle sue molteplici coniugazioni architettoniche e poetiche, concettuali ed evocative andranno a sovrapporsi, in un racconto di stratificazioni e integrazioni, alle opere già presenti nello spazio inaugurato il 21 marzo 2023 con dinamiche stanzialità
tra questi lavori significativo è certamente la casa poggiata o dell’accoglienza. Pensato per Lampedusa nel 2013 e dedicato al Mediterraneo e a tutti quelli che lo attraversano, che lo vivono e troppo spesso lo muoiono, è un piccolo monolite in pietra nera della Maiella tagliato a disegnare una casa che farebbe pensare ad un modello di architettura; trattasi invece della prima pietra che in una primavera inoltrata Rosato avrebbe voluto portare in dono e mettere a giacitura sulla terra più alta di Lampedusa, dove lasciarla stanziare in attesa di una improbabile realizzazione di un ambizioso progetto che in questa sede viene raccontato
la prima pietra è anche la casa ultima, nella quale è impossibile (ri)entrare; rappresenta il grembo materno, la prima casa da dove tutti siamo usciti: una porta che non possiamo aprire ma che comunque ci accoglie come un faro, non visibile tra la vegetazione ma presente al centro del grande mare
legato a questa riflessione progettuale è anche Casa dentro, un lavoro composto da due sagome di casa a dimensione di uomo, poggiate sulla parete bianca, che accennano, come fossero ali, ad un movimento; la prima di colore grigio cemento ha la faccia interna nera che si riflette, insieme a noi, nell’altra sagoma fatta di specchio per farci essere dentro, insieme nel riflesso, nella casa dell’accoglienza
a seguire, in come un reliquiario, sono collocati disegni di studio e piccoli multipli della casa poggiata in pietra nera di Tunisi, un marmo grigio che se lucidato diventa di un nero quasi assoluto dal quale affiorano venature dorate
oltre all’autore saranno presenti il fotografo Iacopo Pasqui, il grafico Pasquale Oa e l’editore Antonio Carbone, mentre Jale Erzen sarà in collegamento web da Ankara
il progetto “una casa tra le case” di Lúcio Rosato è stato insignito nel 2020 del premio Ad’A Architetture dell’Adriatico
Lúcio Rosato (Lanciano 1960) architetto, viaggia sui territori al limite tra la concretezza del pensiero e l’astrazione della materia realizzando altre architetture. tra i riconoscimenti: Europan 4 “costruire la città sulla città” Iraklion 1996; Architetture dell’Adriatico 2020. Ha insegnato teorie di progettazione all’Università Europea del Design e interior design alla facoltà di architettura di Pescara
Jale Erzen (Ankara 1943) storica accademica e pittrice, vice presidente dell’associazione internazionale di Estetica, si è diplomata all’Art Center Collage of Design di Los Angeles completando il dottorato presso la facoltà di Architettura dell’Università di Istanbul. Dal 1973 è stata docente presso la Middle East Technical University di Ankara lavorando come visiting scholar negli Stati Uniti
Iacopo Pasqui (Firenze 1984) fotografo, il suo lavoro esplora il rapporto tra uomo-natura-paesaggio e dinamiche sociali. Ha pubblicato e collaborato con l’Enciclopedia Treccani, GAI, Einaudi, L'Espresso, C41 Magazine, Frankfurter Allgemeine Quarterly, Zeit Magazine, Volkskrant rivista. Premio "Giovane Fotografia Italiana #07", FOTOTEFSTIWAL Lodz (2021). Vive in Italia e lavora dove c'è bisogno di lui
Pasquale Oa (1991) vive a Foggia e si occupa di arti visive e scenografia per il cinema. Ha completato gli studi in disegno industriale a Pescara con la tesi io rifiuto l’inutile - raccolta per un design differenziato (relatore L. Rosato, con cui ha successivamente collaborato e collabora). Ha fondato a Foggia il “collettivo Mediante” di resistenza artistica a sostegno delle attività culturali
fotografie di Iacopo Pasqui
testo di Jale Erzen
progetto grafico di Pasquale Oa
editore Libria, Melfi 2023
disegni, modelli di studio e fotografie
venerdì 5 maggio alle ore 19.00, nella officina di zerozerosullivellodelmare, al numero civico 23 di via dei marrucini a Pescara, sarà presentato un libro di architettura edito da Libria (Melfi 2023) dove si racconta, attraverso disegni e modelli di studio, fotografie e parole scritte, il progetto di una piccola casa che l’architetto Lucio Rosato ha concepito e realizzato tra il 2014 e il 2017 nel quartiere Terranova di Ortona dal titolo: “una casa tra le case”
“tra le case una casa di cemento (ancora altra terra) si pone in conformità con le altre; anche l’apparente irregolarità delle aperture, dettata dal ritmo interiore delle stanze, suggerisce continuità; eppure è altra, la piccola casa che dall’alto si inonda di luce e come un bocciolo annusa il cielo e respira. Ancora un sentore di autenticità prima che anche qui, in terranova di Ortona, arrivi l’inquisizione delle soprintendenze e dei pianificatori a cancellare ogni tentata ipotesi di architettura” (LR)
con questo breve testo Lúcio Rosato racconta l’intento progettuale e l’opportunità realizzativa determinata dal desiderio di una committenza illuminata ma anche dal fatto che gli strumenti urbanistici del territorio comunale di Ortona fortunatamente non ancora si avvalgono di vincoli che, in nome della conservazione e tutela dei centri storici, non permettono all’architettura contemporanea di manifestarsi al loro interno, togliendo dunque la possibilità di continuare a costruire la città sulla città e modificarla così come invece è sempre stato nel corso dei secoli
la veste grafica del libro è stata curata da Pasquale Oa, ex allievo e collaboratore di Rosato, che ci lascia avvicinare al progetto attraverso un racconto grafico fatto di segni, trasparenze e allineamenti che indagano il tracciato regolatore, concettuale e funzionale della casa mettendolo a nudo
ed è Iacopo Pasqui a coglierne, attraverso il suo sguardo fotografico sensibile e attento, gli elementi costruttivi salienti e le articolazioni spaziali restituendoceli attraverso la luce e il colore di una naturalità quasi inverosimile ma reale, di cui solo visitando questa piccola architettura diversamente si potrebbe godere
a chiudere il libro il commento amorevole di Jale Erzen, già docente di storia dell’architettura all’università di Ankara e cultrice dell’opera di Carlo Scarpa, che definisce Rosato un classicista moderno dichiarando che “Lucio Rosato non è un essenzialista: egli crede nella necessità della modificazione e del cambiamento per la costruzione della realtà. Eppure, riesce a penetrare l’essenza attraverso la sua architettura che nel corso degli anni si è occupata di luoghi e città, e dei miti legati all’energia della vita. […] La casa di Rosato sembra essere stata disegnata e costruita dalla luce e calata silenziosamente dai cieli”. Jale Erzen pone l’architettura di Rosato nel rango della poesia fatta di cose semplici: “di case, sogni e ricordi, e di sentimenti che creano attrazione tra le cose e gli esseri”. Per concludere: “come se Rosato fosse nato dal mare, la sua architettura dà sempre la sensazione di essere un porto, un luogo sulla solida terra per tutti noi viaggiatori dell’ignoto”
nella stessa occasione nello spazio di zerozerosullivellodelmare, al numero civico 19, alcuni lavori dello stesso Rosato dedicati al tema della casa nelle sue molteplici coniugazioni architettoniche e poetiche, concettuali ed evocative andranno a sovrapporsi, in un racconto di stratificazioni e integrazioni, alle opere già presenti nello spazio inaugurato il 21 marzo 2023 con dinamiche stanzialità
tra questi lavori significativo è certamente la casa poggiata o dell’accoglienza. Pensato per Lampedusa nel 2013 e dedicato al Mediterraneo e a tutti quelli che lo attraversano, che lo vivono e troppo spesso lo muoiono, è un piccolo monolite in pietra nera della Maiella tagliato a disegnare una casa che farebbe pensare ad un modello di architettura; trattasi invece della prima pietra che in una primavera inoltrata Rosato avrebbe voluto portare in dono e mettere a giacitura sulla terra più alta di Lampedusa, dove lasciarla stanziare in attesa di una improbabile realizzazione di un ambizioso progetto che in questa sede viene raccontato
la prima pietra è anche la casa ultima, nella quale è impossibile (ri)entrare; rappresenta il grembo materno, la prima casa da dove tutti siamo usciti: una porta che non possiamo aprire ma che comunque ci accoglie come un faro, non visibile tra la vegetazione ma presente al centro del grande mare
legato a questa riflessione progettuale è anche Casa dentro, un lavoro composto da due sagome di casa a dimensione di uomo, poggiate sulla parete bianca, che accennano, come fossero ali, ad un movimento; la prima di colore grigio cemento ha la faccia interna nera che si riflette, insieme a noi, nell’altra sagoma fatta di specchio per farci essere dentro, insieme nel riflesso, nella casa dell’accoglienza
a seguire, in come un reliquiario, sono collocati disegni di studio e piccoli multipli della casa poggiata in pietra nera di Tunisi, un marmo grigio che se lucidato diventa di un nero quasi assoluto dal quale affiorano venature dorate
oltre all’autore saranno presenti il fotografo Iacopo Pasqui, il grafico Pasquale Oa e l’editore Antonio Carbone, mentre Jale Erzen sarà in collegamento web da Ankara
il progetto “una casa tra le case” di Lúcio Rosato è stato insignito nel 2020 del premio Ad’A Architetture dell’Adriatico
Lúcio Rosato (Lanciano 1960) architetto, viaggia sui territori al limite tra la concretezza del pensiero e l’astrazione della materia realizzando altre architetture. tra i riconoscimenti: Europan 4 “costruire la città sulla città” Iraklion 1996; Architetture dell’Adriatico 2020. Ha insegnato teorie di progettazione all’Università Europea del Design e interior design alla facoltà di architettura di Pescara
Jale Erzen (Ankara 1943) storica accademica e pittrice, vice presidente dell’associazione internazionale di Estetica, si è diplomata all’Art Center Collage of Design di Los Angeles completando il dottorato presso la facoltà di Architettura dell’Università di Istanbul. Dal 1973 è stata docente presso la Middle East Technical University di Ankara lavorando come visiting scholar negli Stati Uniti
Iacopo Pasqui (Firenze 1984) fotografo, il suo lavoro esplora il rapporto tra uomo-natura-paesaggio e dinamiche sociali. Ha pubblicato e collaborato con l’Enciclopedia Treccani, GAI, Einaudi, L'Espresso, C41 Magazine, Frankfurter Allgemeine Quarterly, Zeit Magazine, Volkskrant rivista. Premio "Giovane Fotografia Italiana #07", FOTOTEFSTIWAL Lodz (2021). Vive in Italia e lavora dove c'è bisogno di lui
Pasquale Oa (1991) vive a Foggia e si occupa di arti visive e scenografia per il cinema. Ha completato gli studi in disegno industriale a Pescara con la tesi io rifiuto l’inutile - raccolta per un design differenziato (relatore L. Rosato, con cui ha successivamente collaborato e collabora). Ha fondato a Foggia il “collettivo Mediante” di resistenza artistica a sostegno delle attività culturali
12
maggio 2023
Lucio Rosato. Una casa tra le case | fotografie di Iacopo Pasqui
Dal 12 al 27 maggio 2023
architettura
fotografia
fotografia
Location
zerozerosullivellodelmare
Pescara, Via dei Marrucini, 19, (PE)
Pescara, Via dei Marrucini, 19, (PE)
Orario di apertura
da martedì a sabato 18.00>20.00
Vernissage
12 Maggio 2023, 19.00
Editore
casa editrice Libria, Melfi
Autore
Curatore
Autore testo critico