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Luigi Citarrella – Natura morta
Nel progetto di Luigi Citarrella, giovane e talentuoso scultore palermitano, il significato di “natura morta” si svincola da quello tradizionale per contenerne uno nuovo: l’immortalità. Per assurdo, infatti, la morte è sublimata dalla bellezza travolgente delle forme e dalla accuratezza dei dettagli plastici, celando dunque il triste racconto e la drammaticità della realtà
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Natura morta
sculture di Luigi Citarrella
a cura di Marco Pomara
dal 15 dicembre al 12 gennaio
Spazio βquadro
(Centro Culturale βιοτος - via XII gennaio 2 - Palermo)
Il tema della natura morta è particolarmente ricorrente nelle varie tappe della storia dell’arte non
solo italiana, rappresentando un genere altamente simbolico, in ossequio al quale i dipinti assurgono
a uno scopo spesso decorativo e la tecnica stessa della natura morta diventa oggetto di studio delle
discipline artistiche, assumendone così un ruolo innanzitutto didattico.
Nel progetto di Luigi Citarrella, giovane e talentuoso scultore palermitano, il significato di “natura
morta” si svincola da quello tradizionale per contenerne uno nuovo: l'immortalità.
Per assurdo, infatti, la morte è sublimata dalla bellezza travolgente delle forme e dalla accuratezza
dei dettagli plastici, celando dunque il triste racconto e la drammaticità della realtà.
I calchi vengono realizzati da Citarrella direttamente su modelli che arrivano direttamente da
macelli e mattatoi. In questa maniera agnelli, teste di mucca e di maiali, conigli, uccelli diventano
monumenti all'immortalità, fissati nel loro ultimo sospiro vitale e resi eterni.
Ma Citarrella va oltre…
La sua natura morta è un inno alla morte, alla morte di un mondo, della sua Terra e degli esseri
che la abitano; un macabro ed accorato appello all’uomo, anch’esso “reso” natura morta, in quanto
produttore primo di quella Natura Morta che annerisce la luce ed annienta la vita del Pianeta.
Il bianco dei corpi esanimi si contrappone all’oscurità delle anime andate.
Il respiro che non c’è più lascia percepire un lento soffocamento di innocenti vite che mai hanno
contribuito al dissolvimento di quella stessa natura che un tempo era viva e Vita, ma che oggi
ritroviamo morta.
La personale di Luigi Citarrella, curata da Marco Pomara, è un suggestivo ed inquietante percorso
tra opere scultoree in marmo e gesso ed installazioni che prendono in prestito materiali comuni.
La mostra, che s’inaugura sabato 15 dicembre alle ore 19.00 presso lo Spazio βquadro del
Centro Culturale βiotos, sarà visitabile gratuitamente tutti i giorni dalle ore 17.00 alle 20.00 (su
appuntamento nei giorni festivi, lunedì e mattine).
Cenni biografici
Luigi Citarrella è uno scultore nel senso più “classico” del termine.
Nasce e si forma a Palermo. Il suo percorso fin dagli inizi risente di un’innata predisposizione verso
la materia e la modellazione.
È giovanissimo quando comincia a farsi le ossa nei laboratori e nelle fonderie.
Frequenta prima il Liceo Artistico e poi la scuola di scultura dell’Accademia di Belle Arti di
Palermo.
Cresce a stretto contatto con maestri del calibro di Domenico Zora, Salvatore Rizzuti e Giuseppe
Agnello, riconosciuti artisti da cui impara la tecnica ed il rigore, perché da subito diventano per lui
importanti figure di riferimento, capaci di trasmettergli il formalismo, la disciplina e l’incanto della
scultura. Durante i suoi studi, le sue basi si fanno più solide e si arricchiscono di diverse culture
e nuovi spunti, aprendosi così ad un’armoniosa unione tra la sua formazione tradizionale e un
pensiero sempre più rivolto verso i linguaggi della contemporaneità e del realismo interpretativo.
Citarrella scolpisce il marmo di Carrara e modella le sue sculture con il carattere di un artista ben
formato e l’ambiziosa aspirazione di un maestro del Rinascimento, arrivando a combinare matrici
classicistiche con il carattere più pop per sfociare in opere che riescono a tirar fuori stimolanti e
suggestivi linguaggi fatti di forza e sentimento.
Oggi troviamo questo giovane scultore, instancabile nel suo laboratorio, a modellare argilla, con
l’unico obiettivo di creare e produrre per poi stupire ed emozionare
βιοτος Cultura & Eventi
091-323805
via XII gennaio, 2 - Palermo
centroculturalebiotos@gmail.com
Facebook: Centro Biotos
www.biotos.it
sculture di Luigi Citarrella
a cura di Marco Pomara
dal 15 dicembre al 12 gennaio
Spazio βquadro
(Centro Culturale βιοτος - via XII gennaio 2 - Palermo)
Il tema della natura morta è particolarmente ricorrente nelle varie tappe della storia dell’arte non
solo italiana, rappresentando un genere altamente simbolico, in ossequio al quale i dipinti assurgono
a uno scopo spesso decorativo e la tecnica stessa della natura morta diventa oggetto di studio delle
discipline artistiche, assumendone così un ruolo innanzitutto didattico.
Nel progetto di Luigi Citarrella, giovane e talentuoso scultore palermitano, il significato di “natura
morta” si svincola da quello tradizionale per contenerne uno nuovo: l'immortalità.
Per assurdo, infatti, la morte è sublimata dalla bellezza travolgente delle forme e dalla accuratezza
dei dettagli plastici, celando dunque il triste racconto e la drammaticità della realtà.
I calchi vengono realizzati da Citarrella direttamente su modelli che arrivano direttamente da
macelli e mattatoi. In questa maniera agnelli, teste di mucca e di maiali, conigli, uccelli diventano
monumenti all'immortalità, fissati nel loro ultimo sospiro vitale e resi eterni.
Ma Citarrella va oltre…
La sua natura morta è un inno alla morte, alla morte di un mondo, della sua Terra e degli esseri
che la abitano; un macabro ed accorato appello all’uomo, anch’esso “reso” natura morta, in quanto
produttore primo di quella Natura Morta che annerisce la luce ed annienta la vita del Pianeta.
Il bianco dei corpi esanimi si contrappone all’oscurità delle anime andate.
Il respiro che non c’è più lascia percepire un lento soffocamento di innocenti vite che mai hanno
contribuito al dissolvimento di quella stessa natura che un tempo era viva e Vita, ma che oggi
ritroviamo morta.
La personale di Luigi Citarrella, curata da Marco Pomara, è un suggestivo ed inquietante percorso
tra opere scultoree in marmo e gesso ed installazioni che prendono in prestito materiali comuni.
La mostra, che s’inaugura sabato 15 dicembre alle ore 19.00 presso lo Spazio βquadro del
Centro Culturale βiotos, sarà visitabile gratuitamente tutti i giorni dalle ore 17.00 alle 20.00 (su
appuntamento nei giorni festivi, lunedì e mattine).
Cenni biografici
Luigi Citarrella è uno scultore nel senso più “classico” del termine.
Nasce e si forma a Palermo. Il suo percorso fin dagli inizi risente di un’innata predisposizione verso
la materia e la modellazione.
È giovanissimo quando comincia a farsi le ossa nei laboratori e nelle fonderie.
Frequenta prima il Liceo Artistico e poi la scuola di scultura dell’Accademia di Belle Arti di
Palermo.
Cresce a stretto contatto con maestri del calibro di Domenico Zora, Salvatore Rizzuti e Giuseppe
Agnello, riconosciuti artisti da cui impara la tecnica ed il rigore, perché da subito diventano per lui
importanti figure di riferimento, capaci di trasmettergli il formalismo, la disciplina e l’incanto della
scultura. Durante i suoi studi, le sue basi si fanno più solide e si arricchiscono di diverse culture
e nuovi spunti, aprendosi così ad un’armoniosa unione tra la sua formazione tradizionale e un
pensiero sempre più rivolto verso i linguaggi della contemporaneità e del realismo interpretativo.
Citarrella scolpisce il marmo di Carrara e modella le sue sculture con il carattere di un artista ben
formato e l’ambiziosa aspirazione di un maestro del Rinascimento, arrivando a combinare matrici
classicistiche con il carattere più pop per sfociare in opere che riescono a tirar fuori stimolanti e
suggestivi linguaggi fatti di forza e sentimento.
Oggi troviamo questo giovane scultore, instancabile nel suo laboratorio, a modellare argilla, con
l’unico obiettivo di creare e produrre per poi stupire ed emozionare
βιοτος Cultura & Eventi
091-323805
via XII gennaio, 2 - Palermo
centroculturalebiotos@gmail.com
Facebook: Centro Biotos
www.biotos.it
15
dicembre 2012
Luigi Citarrella – Natura morta
Dal 15 dicembre 2012 al 12 gennaio 2013
arte contemporanea
Location
SPAZIO BQUADRO
Palermo, Via 12 Gennaio, 2, (Palermo)
Palermo, Via 12 Gennaio, 2, (Palermo)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle ore 17 alle ore 20 (festivi, lunedì e mattine su appuntamento)
Vernissage
15 Dicembre 2012, ore 19
Autore
Curatore