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Luigi De Giovanni
Un Beauty and Book Salon è un luogo inconsueto per una mostra d’arte, è un luogo dove si cura la bellezza del corpo che, in questo caso, diventa luogo, anche, per la bellezza dello spirito
Comunicato stampa
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Un Beauty and Book Salon è un luogo inconsueto per una mostra d’arte, è un luogo dove si cura la bellezza del corpo che, in questo caso, diventa luogo, anche, per la bellezza dello spirito.
Si parla d’alchimia dei colori nei maquillage e nei dipinti: entrambi ricercano la poesia del bello.
Si… di bello si tratta, sia quando ci si riferisce ai sempre più sofisticati corpi o ai visi delle persone, che nell’arte dove la creazione d’opere, le cui emozioni di poesia dolce e malinconica si contrappongono a quelle tragiche e di distruzione, indagano il bello o il brutto della vita. Questo incontrarsi e allontanarsi di sentimenti, che nella pittura originano armonie e dissonanze di colori, ben sposa i turbamenti di corpi “imperfetti” che in un beauty salon ricercano i sogni e gli ideali di bello, spesso appagati.
Nella presentazione critica la professoressa Carmen De Stasio ben descrive il mondo di “colori” dell’artista Luigi De Giovanni.
“IN-COLORE”
Fiammelle di luce come falene danzano sulla tela lasciando tracce di colori, che si ricompongono fino a formulare un’immagine evanescente. Il sogno si imprime nella mente, allude ad una figurazione reale che rimanda ad un’evocazione incorporea, ma viva. Una prospettiva nella quale l’espressione artistica del Maestro si propone quale strategia di interpretazione di una poesia elegiaca, che accelera la trasfigurazione in una policromia infinita e supera la scena estemporanea. I bagliori e le linee scomposte del pennello si riuniscono in un ordine naturale, in una corporeità diretta che diventa forma nel colore. Impressioni che giocano con i raggi del sole che colpiscono e lasciano di sé impronta indelebile nel ricordo, un’intenzione che si rivela nel cromatismo sfrenato quale anelito e segno di fuoco. Dinamico passaggio. Ascensione verso la quiete. Il vorticoso e sfrenato dilatarsi dei “luminelli” in spazi che diventano essi stessi campi di luce, trafiggono la materia, ne assumono la corporeità e diventano anima delle cose. Ne risulta una figurazione di pensiero, i cui temi essenziali sono tratti da interpretare secondo una lettura personale. La pennellata corporea ad olio dona compattezza e liquidità alla figurazione e realizza un movimento che appare ritmato in un’univocità di tono e dinamica sensibile, che realizza le intenzioni artistiche del Maestro. Il cromatismo tonante crea un intreccio funambolico e intimo con le sensazioni, in un’agitazione che sintetizza sul piano l’incontro dialettico con la capacità di raffigurare la natura nel suo dinamismo, nella sua espressione camaleontica di continua trasformazione. La forma finale è esattamente quella che l’artista intende concepire allo scopo di recuperarne l’essenza intima, riformulando una struttura che si avvicina sempre più al contesto natura e con esso si immedesima, andando a ricomporre un ordine elaborato, celebrato e sintomatico della propria visione.
Carmen De Stasio
Si parla d’alchimia dei colori nei maquillage e nei dipinti: entrambi ricercano la poesia del bello.
Si… di bello si tratta, sia quando ci si riferisce ai sempre più sofisticati corpi o ai visi delle persone, che nell’arte dove la creazione d’opere, le cui emozioni di poesia dolce e malinconica si contrappongono a quelle tragiche e di distruzione, indagano il bello o il brutto della vita. Questo incontrarsi e allontanarsi di sentimenti, che nella pittura originano armonie e dissonanze di colori, ben sposa i turbamenti di corpi “imperfetti” che in un beauty salon ricercano i sogni e gli ideali di bello, spesso appagati.
Nella presentazione critica la professoressa Carmen De Stasio ben descrive il mondo di “colori” dell’artista Luigi De Giovanni.
“IN-COLORE”
Fiammelle di luce come falene danzano sulla tela lasciando tracce di colori, che si ricompongono fino a formulare un’immagine evanescente. Il sogno si imprime nella mente, allude ad una figurazione reale che rimanda ad un’evocazione incorporea, ma viva. Una prospettiva nella quale l’espressione artistica del Maestro si propone quale strategia di interpretazione di una poesia elegiaca, che accelera la trasfigurazione in una policromia infinita e supera la scena estemporanea. I bagliori e le linee scomposte del pennello si riuniscono in un ordine naturale, in una corporeità diretta che diventa forma nel colore. Impressioni che giocano con i raggi del sole che colpiscono e lasciano di sé impronta indelebile nel ricordo, un’intenzione che si rivela nel cromatismo sfrenato quale anelito e segno di fuoco. Dinamico passaggio. Ascensione verso la quiete. Il vorticoso e sfrenato dilatarsi dei “luminelli” in spazi che diventano essi stessi campi di luce, trafiggono la materia, ne assumono la corporeità e diventano anima delle cose. Ne risulta una figurazione di pensiero, i cui temi essenziali sono tratti da interpretare secondo una lettura personale. La pennellata corporea ad olio dona compattezza e liquidità alla figurazione e realizza un movimento che appare ritmato in un’univocità di tono e dinamica sensibile, che realizza le intenzioni artistiche del Maestro. Il cromatismo tonante crea un intreccio funambolico e intimo con le sensazioni, in un’agitazione che sintetizza sul piano l’incontro dialettico con la capacità di raffigurare la natura nel suo dinamismo, nella sua espressione camaleontica di continua trasformazione. La forma finale è esattamente quella che l’artista intende concepire allo scopo di recuperarne l’essenza intima, riformulando una struttura che si avvicina sempre più al contesto natura e con esso si immedesima, andando a ricomporre un ordine elaborato, celebrato e sintomatico della propria visione.
Carmen De Stasio
04
aprile 2007
Luigi De Giovanni
Dal 04 al 30 aprile 2007
arte contemporanea
Location
BEAUTY AND BOOK SALON
Lecce, Via Vito Fazzi, 20, (Lecce)
Lecce, Via Vito Fazzi, 20, (Lecce)
Vernissage
4 Aprile 2007, ore 20
Autore
Curatore