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Luigi de Giovanni
Le opere esposte riguardano la produzione più recente e rappresentano una coerente sintesi di tutta la produzione dell’artista
Comunicato stampa
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Le opere esposte riguardano la produzione più recente e rappresentano una coerente sintesi di tutta la produzione dell’artista.
Oli su tela, tecniche miste su jeans, jeans dipinti coinvolgono lo spettatore in un turbinio di colori, sempre ben calibrati e rispondenti all’intento dell’artista e al suo modo di percepire il mondo.
I colori , che non tradiscono la mediterraneità, spesso essenziali, sintetizzano le composizioni floreali, le figure, i paesaggi in istintive concezioni spaziali.
Ma..., i colori quando riguardano i jeans è come se De Giovanni li animasse di contenuti simbolici che, uniti a segni graffianti, assumono significato di denuncia e protesta.
Infatti è da quelle opere che si odono urli inquietanti, lamenti di un essere che percepisce l'autodistruzione del mondo e l’impotenza, soprattutto, davanti ad una moralità che via via si sgretola e all’assenza di regole.
L’uomo che non ode più i lamenti causati dalle guerre, dalla fame è invitato alla riflessione, con i colori simbolo , con le scritte presenti sui jeans e con il significato stesso dei jeans, legati alla contestazione sessantottina per un mondo migliore.
Ma la fiducia traspare dalla poesia suggerita dalle composizioni floreali, dai paesaggi dove l’armonia, ma anche la dissonanza, dei colori ci riporta ad un ”Uomo” che vuole sperare e superare la disperazione insita nel nostro tempo.
Gioiosi gialli, rossi, verdi, blu e come se danzassero in vibrazioni di luce scaturite dall’istintività della furia pittorica del momento.
Si.... gli oli su tela sono la gioia della speranza e del sogno i jeans sono la disperazione quotidiana di chi soffre impotente e combatte contro i
mulini al vento.
Luigi De Giovanni, è nato a Specchia in provincia di Lecce, è diplomato all’Istituto D’Arte di Poggiardo e all’Accademia Di Belle Arti di Roma.
Seguito, nel suo percorso artistico, dalle gallerie “Mentana” di Firenze, “La Bacheca” di Cagliari, “Della Tartaruga” di Roma, “Dal Raggio Verde” di Lecce e “III Millennio” di Venezia non dimentica, nelle sue escursioni espositive il paese natale dove ama tornare spesso lasciando,per brevi periodi, la città d’adozione che è Cagliari.
Oli su tela, tecniche miste su jeans, jeans dipinti coinvolgono lo spettatore in un turbinio di colori, sempre ben calibrati e rispondenti all’intento dell’artista e al suo modo di percepire il mondo.
I colori , che non tradiscono la mediterraneità, spesso essenziali, sintetizzano le composizioni floreali, le figure, i paesaggi in istintive concezioni spaziali.
Ma..., i colori quando riguardano i jeans è come se De Giovanni li animasse di contenuti simbolici che, uniti a segni graffianti, assumono significato di denuncia e protesta.
Infatti è da quelle opere che si odono urli inquietanti, lamenti di un essere che percepisce l'autodistruzione del mondo e l’impotenza, soprattutto, davanti ad una moralità che via via si sgretola e all’assenza di regole.
L’uomo che non ode più i lamenti causati dalle guerre, dalla fame è invitato alla riflessione, con i colori simbolo , con le scritte presenti sui jeans e con il significato stesso dei jeans, legati alla contestazione sessantottina per un mondo migliore.
Ma la fiducia traspare dalla poesia suggerita dalle composizioni floreali, dai paesaggi dove l’armonia, ma anche la dissonanza, dei colori ci riporta ad un ”Uomo” che vuole sperare e superare la disperazione insita nel nostro tempo.
Gioiosi gialli, rossi, verdi, blu e come se danzassero in vibrazioni di luce scaturite dall’istintività della furia pittorica del momento.
Si.... gli oli su tela sono la gioia della speranza e del sogno i jeans sono la disperazione quotidiana di chi soffre impotente e combatte contro i
mulini al vento.
Luigi De Giovanni, è nato a Specchia in provincia di Lecce, è diplomato all’Istituto D’Arte di Poggiardo e all’Accademia Di Belle Arti di Roma.
Seguito, nel suo percorso artistico, dalle gallerie “Mentana” di Firenze, “La Bacheca” di Cagliari, “Della Tartaruga” di Roma, “Dal Raggio Verde” di Lecce e “III Millennio” di Venezia non dimentica, nelle sue escursioni espositive il paese natale dove ama tornare spesso lasciando,per brevi periodi, la città d’adozione che è Cagliari.
02
agosto 2003
Luigi de Giovanni
Dal 02 al 20 agosto 2003
arte contemporanea
Location
SUTTA LE CAPANNE DU RIPA
Specchia, Via Umberto I, (Lecce)
Specchia, Via Umberto I, (Lecce)
Orario di apertura
10,30/12- 18/ 24
Sito web
art.supereva.it/degiovanniluigi12/index.html?p
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