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Luigi De Giovanni – e il naufragar m’è dolce in questo mare
Da Leuca ad Otranto dipingendo la luce e il paesaggio lungo una direttrice di bellezza che si snoda tra i chilometri di costa salentina che dal tacco d’Italia arriva al punto più orientale della penisola…
Comunicato stampa
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Ritorna a Tricase, nelle Scuderie di Palazzo Gallone, l’artista Luigi de Giovanni con la presentazione integrale del corpus di opere dedicato alle marine salentine e racchiuse nel progetto artistico, “e il naufragar m’è dolce in questo mare”, prendendo in prestito dal grande poeta Giacomo Leopardi l’ultimo verso de “L’Infinito”. Una mostra itinerante partita proprio da Tricase nel 2014, con il patrocinio del Comune di Tricase in collaborazione con Il Raggio Verde edizioni e l’associazione “e20Cult”.
Una mostra fortemente voluta dall’assessore Sergio Fracasso perché “Con il segno e i colori Luigi De Giovanni ha ‘dipinto’ le nostre coste puntando l’attenzione sulla salvaguardia dell’ambiente e sulla valorizzazione dell’immenso patrimonio naturalistico salentino. Una mostra, dunque, che rientra perfettamente in tema di sostenibilità ed ecologia che sono al centro della nostra attività culturale.”
Un omaggio al mare, e alla natura, nel solco di un percorso personale dell’artista che continua la sua ricerca nel segno della ri-scoperta del paesaggio. E ha continuato a dipingere la luce e i luoghi, rigorosamente en plein air, costruendo un itinerario pittorico che ha attraversato i comuni che gravitano nell’area del Parco Naturale Regionale “Costa Otranto S.M. di Leuca - Bosco di Tricase”: Alessano, Andrano, Castrignano del Capo, Castro, Corsano, Diso, Gagliano del Capo, Ortelle, Otranto, Santa Cesarea Terme, Tiggiano e Tricase. Costa dopo costa, l’artista ha tracciato un percorso che è materia e colore, segno e memoria. Perché l’arte sia uno strumento di valorizzazione e di promozione dei luoghi e di un ritorno ai luoghi per un approccio più autentico con la Natura. La mostra, allestita dall’architetto Stefania Branca, è un percorso ricco di fascino e di storia e conclude l’omaggio dedicato alle marine salentine partendo dalla punta del tacco, Santa Maria di Leuca, fino a risalire la bellissima costa adriatica e giungere ad Otranto che con il suo faro, la Punta Palascia, è l’estremo più orientale d’Italia.
In mostra, dunque, - spiega la giornalista Antonietta Fulvio - scorci di luoghi incantevoli da angolature insolite, quasi frugando tra chiome di alberi che lasciano intravedere il mare percorrendo una strada che porta a Leuca, o il Ciolo nascosto tra i rami della macchia mediterranea capace di stordire con i suoi profumi, e ancora le misteriose Grotte Cipolliane, che si aprono lungo l’omonimo sentiero che percorre la litoranea che da Otranto arriva a Santa Maria di Leuca, la bella Finis Terrae e dove, probabilmente, il poeta Virgilio immaginò il primo approdo di Enea in Italia.
Instancabile ha percorso e si addentrato nei boschi per scoprire inquadrature di una bellezza mozzafiato che ha trasferito sulle sue tele a colpi di spatola calibrando luce e colori come nel dipinto che ritrae la muta sentinella di Torre di Miggiano vista da Marina Serra. In questo itinerario non poteva mancare l’omaggio a Tricase Porto dopo l’isola alle coste spumeggianti di Castro e di Otranto e alla marina di Andrano vista da un vecchio tratturo che porta al mare dove perdere lo sguardo e ritrovarsi.
Cenni biografici
Nato a Specchia dove ha un proprio Atelier, Luigi De Giovanni vive ed opera tra il Salento e Cagliari. Diplomatosi all'Istituto d'Arte di Poggiardo e diplomatosi all'Accademia di Belle Arti di Roma, Luigi De Giovanni ha all’attivo una lunga carriera artistica che lo ha visto tenere mostre in tutto il mondo: New York, Tokyo, Parigi, Bruxelles, Madrid, Siviglia, Cannes oltre che nelle principali città italiane, da Milano a Roma, Firenze, Pisa, Ferrara, Lecce; Brindisi.
Testo critico
E il naufragar m’è dolce in questo mare
Catturare la luce disegnando scorci di intramontabile bellezza. Dipingere il paesaggio a colpi di spatola come folate di vento o pennellate vigorose che hanno in sé l’energia della natura.
Un omaggio al mare e alla natura nel solco di un percorso personale dell’artista che continua la sua ricerca nel segno della ri-scoperta del paesaggio. Riannodando il filo mai interrotto del suo “Dialogo con la natura”, coerente centro della sua poetica che lo ha visto esporre da Parigi a New York, da Cannes a Bruxelles oltre che nelle principali città italiane. E ha continuato a dipingere la luce e i luoghi, costruendo un itinerario pittorico che ha attraversato i comuni che gravitano nell’area del Parco Naturale Regionale “Costa Otranto S.M. di Leuca - Bosco di Tricase”: Alessano, Andrano, Castrignano del Capo, Castro, Corsano, Diso, Gagliano del Capo, Ortelle, Otranto, Santa Cesarea Terme, Tiggiano e Tricase. Costa dopo costa, Luigi De Giovanni ha tracciato un percorso che è materia e colore, segno e memoria. Perché l’arte è uno strumento di valorizzazione e di promozione dei luoghi e di un ritorno ai luoghi per un approccio più autentico con la Natura.
Al chiarore dell’alba munito di cavalletto e colori è rimasto lì per ore per catturare una minima variazione di luce, il gioco di ombre o semplicemente i fotogrammi di una pellicola che la natura srotola davanti ai nostri occhi, quotidianamente.
E via via all’infinito perché tutto può finire però nello spazio finito della tela. Paesaggi fisici e mentali. L’Arte diventa testimone di bellezza. Una bellezza che prorompe violentemente abbagliando, qui più che altrove, attraverso la luce e il colore. L’arte che diventa racconto ma anche monito e invito. A guardare la natura con occhi più attenti, distogliendoli dai monitor che sono diventati i filtri, le finestre virtuali del nostro spazio reale. Ed è indagando il reale che Luigi De Giovanni ha dipinto, in questi ultimi due anni, i mari e le coste del Salento. E un percorso ricco di fascino e di storia conclude l’omaggio dedicato alle marine salentine partendo dalla punta del Tacco, Santa Maria di Leuca, fino a risalire la bellissima costa adriatica per poi giungere ad Otranto che con il suo faro, la Punta Palascìa, è l’estremo più orientale d’Italia.
In mostra, dunque, scorci di luoghi incantevoli da angolature insolite, quasi frugando tra chiome di alberi che lasciano intravedere il mare percorrendo una strada che porta a Leuca, o il Ciolo nascosto tra i rami della macchia mediterranea capace di stordire con i suoi profumi, e ancora le misteriose Grotte Cipolliane, che si aprono lungo l’omonimo sentiero che percorre la litoranea che da Otranto arriva a Santa Maria di Leuca, la bella Finis Terrae dove, probabilmente, il poeta Virgilio immaginò il primo approdo di Enea in Italia.
Instancabile, si addentrato in luoghi, talvolta quasi inaccessibili, per scoprire inquadrature di una bellezza mozzafiato che ha trasferito sulle sue tele ritraendo en plein air calibrando luce e colori come nel dipinto che ritrae la muta sentinella di Torre di Miggiano vista da Marina Serra, un luogo molto caro all’artista perché proprio guardando quelle onde tutto è cominciato. E in questo itinerario conclusivo non potevano mancare l’omaggio a Tricase Porto, alle coste spumeggianti di Castro e di Otranto e alla marina di Andrano vista da un vecchio tratturo che porta al mare dove perdere lo sguardo. E ritrovarsi.
Antonietta Fulvio
Una mostra fortemente voluta dall’assessore Sergio Fracasso perché “Con il segno e i colori Luigi De Giovanni ha ‘dipinto’ le nostre coste puntando l’attenzione sulla salvaguardia dell’ambiente e sulla valorizzazione dell’immenso patrimonio naturalistico salentino. Una mostra, dunque, che rientra perfettamente in tema di sostenibilità ed ecologia che sono al centro della nostra attività culturale.”
Un omaggio al mare, e alla natura, nel solco di un percorso personale dell’artista che continua la sua ricerca nel segno della ri-scoperta del paesaggio. E ha continuato a dipingere la luce e i luoghi, rigorosamente en plein air, costruendo un itinerario pittorico che ha attraversato i comuni che gravitano nell’area del Parco Naturale Regionale “Costa Otranto S.M. di Leuca - Bosco di Tricase”: Alessano, Andrano, Castrignano del Capo, Castro, Corsano, Diso, Gagliano del Capo, Ortelle, Otranto, Santa Cesarea Terme, Tiggiano e Tricase. Costa dopo costa, l’artista ha tracciato un percorso che è materia e colore, segno e memoria. Perché l’arte sia uno strumento di valorizzazione e di promozione dei luoghi e di un ritorno ai luoghi per un approccio più autentico con la Natura. La mostra, allestita dall’architetto Stefania Branca, è un percorso ricco di fascino e di storia e conclude l’omaggio dedicato alle marine salentine partendo dalla punta del tacco, Santa Maria di Leuca, fino a risalire la bellissima costa adriatica e giungere ad Otranto che con il suo faro, la Punta Palascia, è l’estremo più orientale d’Italia.
In mostra, dunque, - spiega la giornalista Antonietta Fulvio - scorci di luoghi incantevoli da angolature insolite, quasi frugando tra chiome di alberi che lasciano intravedere il mare percorrendo una strada che porta a Leuca, o il Ciolo nascosto tra i rami della macchia mediterranea capace di stordire con i suoi profumi, e ancora le misteriose Grotte Cipolliane, che si aprono lungo l’omonimo sentiero che percorre la litoranea che da Otranto arriva a Santa Maria di Leuca, la bella Finis Terrae e dove, probabilmente, il poeta Virgilio immaginò il primo approdo di Enea in Italia.
Instancabile ha percorso e si addentrato nei boschi per scoprire inquadrature di una bellezza mozzafiato che ha trasferito sulle sue tele a colpi di spatola calibrando luce e colori come nel dipinto che ritrae la muta sentinella di Torre di Miggiano vista da Marina Serra. In questo itinerario non poteva mancare l’omaggio a Tricase Porto dopo l’isola alle coste spumeggianti di Castro e di Otranto e alla marina di Andrano vista da un vecchio tratturo che porta al mare dove perdere lo sguardo e ritrovarsi.
Cenni biografici
Nato a Specchia dove ha un proprio Atelier, Luigi De Giovanni vive ed opera tra il Salento e Cagliari. Diplomatosi all'Istituto d'Arte di Poggiardo e diplomatosi all'Accademia di Belle Arti di Roma, Luigi De Giovanni ha all’attivo una lunga carriera artistica che lo ha visto tenere mostre in tutto il mondo: New York, Tokyo, Parigi, Bruxelles, Madrid, Siviglia, Cannes oltre che nelle principali città italiane, da Milano a Roma, Firenze, Pisa, Ferrara, Lecce; Brindisi.
Testo critico
E il naufragar m’è dolce in questo mare
Catturare la luce disegnando scorci di intramontabile bellezza. Dipingere il paesaggio a colpi di spatola come folate di vento o pennellate vigorose che hanno in sé l’energia della natura.
Un omaggio al mare e alla natura nel solco di un percorso personale dell’artista che continua la sua ricerca nel segno della ri-scoperta del paesaggio. Riannodando il filo mai interrotto del suo “Dialogo con la natura”, coerente centro della sua poetica che lo ha visto esporre da Parigi a New York, da Cannes a Bruxelles oltre che nelle principali città italiane. E ha continuato a dipingere la luce e i luoghi, costruendo un itinerario pittorico che ha attraversato i comuni che gravitano nell’area del Parco Naturale Regionale “Costa Otranto S.M. di Leuca - Bosco di Tricase”: Alessano, Andrano, Castrignano del Capo, Castro, Corsano, Diso, Gagliano del Capo, Ortelle, Otranto, Santa Cesarea Terme, Tiggiano e Tricase. Costa dopo costa, Luigi De Giovanni ha tracciato un percorso che è materia e colore, segno e memoria. Perché l’arte è uno strumento di valorizzazione e di promozione dei luoghi e di un ritorno ai luoghi per un approccio più autentico con la Natura.
Al chiarore dell’alba munito di cavalletto e colori è rimasto lì per ore per catturare una minima variazione di luce, il gioco di ombre o semplicemente i fotogrammi di una pellicola che la natura srotola davanti ai nostri occhi, quotidianamente.
E via via all’infinito perché tutto può finire però nello spazio finito della tela. Paesaggi fisici e mentali. L’Arte diventa testimone di bellezza. Una bellezza che prorompe violentemente abbagliando, qui più che altrove, attraverso la luce e il colore. L’arte che diventa racconto ma anche monito e invito. A guardare la natura con occhi più attenti, distogliendoli dai monitor che sono diventati i filtri, le finestre virtuali del nostro spazio reale. Ed è indagando il reale che Luigi De Giovanni ha dipinto, in questi ultimi due anni, i mari e le coste del Salento. E un percorso ricco di fascino e di storia conclude l’omaggio dedicato alle marine salentine partendo dalla punta del Tacco, Santa Maria di Leuca, fino a risalire la bellissima costa adriatica per poi giungere ad Otranto che con il suo faro, la Punta Palascìa, è l’estremo più orientale d’Italia.
In mostra, dunque, scorci di luoghi incantevoli da angolature insolite, quasi frugando tra chiome di alberi che lasciano intravedere il mare percorrendo una strada che porta a Leuca, o il Ciolo nascosto tra i rami della macchia mediterranea capace di stordire con i suoi profumi, e ancora le misteriose Grotte Cipolliane, che si aprono lungo l’omonimo sentiero che percorre la litoranea che da Otranto arriva a Santa Maria di Leuca, la bella Finis Terrae dove, probabilmente, il poeta Virgilio immaginò il primo approdo di Enea in Italia.
Instancabile, si addentrato in luoghi, talvolta quasi inaccessibili, per scoprire inquadrature di una bellezza mozzafiato che ha trasferito sulle sue tele ritraendo en plein air calibrando luce e colori come nel dipinto che ritrae la muta sentinella di Torre di Miggiano vista da Marina Serra, un luogo molto caro all’artista perché proprio guardando quelle onde tutto è cominciato. E in questo itinerario conclusivo non potevano mancare l’omaggio a Tricase Porto, alle coste spumeggianti di Castro e di Otranto e alla marina di Andrano vista da un vecchio tratturo che porta al mare dove perdere lo sguardo. E ritrovarsi.
Antonietta Fulvio
18
dicembre 2016
Luigi De Giovanni – e il naufragar m’è dolce in questo mare
Dal 18 dicembre 2016 al 06 gennaio 2017
arte contemporanea
Location
PALAZZO PRINCIPESCO DEI GALLONE
Tricase, Piazza Giuseppe Pisanelli, 1, (Lecce)
Tricase, Piazza Giuseppe Pisanelli, 1, (Lecce)
Orario di apertura
18-21
Vernissage
18 Dicembre 2016, ore 18
Autore
Curatore