-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Luigi De Giovanni – Urlo nel buio
Le opere in mostra sono la denuncia di una delusione profonda di chi, perse le speranze di figlio dei fiori, si ritrova fra guerre fratricide, terrorismo, violenze ingiustizie e morte.
L´"Urlo Nel Buio" si diffonde, si amplifica sino a diventare assordante
per poi affievolirsi e farsi ricordo, spesso doloroso e bruciante. Un
jeans, dismesso e irrigidito in una malgama di colori e scritte, che
conserva ancora i toni originali dell´azzurro.....,è pronto a cambiare
funzione e ad assurgere ad opera d´arte. Esso urla ancora il suo
esistere, la sua storia, i suoi significati.
Il discorso sulle mostre, che Luigi De Giovanni tiene prima alla
piccola galleria "Sutta Le Capanne Du Ripa" a Specchia (Lecce) per
continuare alla "Bacheca" di Cagliari e concludersi alla galleria
"Raggio Verde" di Lecce, può incominciare dai jeans. In un angolo di
ciascuna galleria si trovano accatastate pittosculture, rigide e
duttili elementi di una istallazione, sono un "mucchio di jeans
dipinti", nei quali si percepiscono le urla delle scritte: morte,
morire per...., distruzione, libertà, aiuto, urlo nel buio..... Alcuni
jeans sono malamente appesi alle grucce e la loro instabile
collocazione suggerisce la precarietà delle cose della vita; altri sono
uniti o stesi a mo' di tela su rustici telai che sembrano, nonostante
le scritte, rassicurare lo spettatore. Il mucchio, realizzato in modo
apparentemente casuale, ha una sua logica, infatti se si prova a
spostare i jeans che stanno nella parte superiore, si intravedono
scritte e colori di quelli sottostanti e l´urlo dei primi si ripete e
si amplifica. In quel mucchio c´è l´uomo e il jeans, umile pantalone da
lavoro, simbolo di contestazione e ribellione, indumento snob moderno,
invecchiato, macchiato e strappato in sartoria, racconta la storia. I
jeans sono per De Giovanni il percorso dell´uomo d´oggi, disposto a
tutto per ottenere il potere e la ricchezza, che si commuove per un
fiore, un cucciolo, un fringuello, ma non sa vedere l´uomo che vicino a
lui soffre. Si i jeans sono l´emblema della debolezza e della
contraddizione umana. Distruzione, morte, urlo nel buio rimbombano nel
mucchio ma le parole vivere e vita, anche queste scritte sui jeans,
sembrano voler dare speranza. De Giovanni ha iniziato a dipingere
queste opere, tutte realizzate su vecchi pantaloni jeans, negli anni
ottanta e sono un´evoluzione di quelle materiche ed informali,
realizzate con tecniche miste, intitolate "scalate sociali" e risalenti
agli anni settanta. I jeans, simbolo dello sconforto che prova un ex
utopista che pieno di speranze desiderava cambiare il mondo per
renderlo migliore, sono i protagonisti della ricerca artistica del
pittore. Le opere in mostra sono la denuncia di una delusione profonda
di chi, perse le speranze di figlio dei fiori, si ritrova fra guerre
fratricide, terrorismo, violenze ingiustizie e morte. Ecco "l´urlo nel
buio" un´eco disperata che travolge l´umanità che va via via perdendo
la speranza.
Luigi De Giovanni – Urlo nel buio
Cagliari, Via Dei Pisani, 1, (Cagliari)