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Luigi Di Tullio – Humus
La PoliArt Contemporary presenta per la prima volta Humus di Luigi Di Tullio. Schegge di luce riverberano dai monocromi rossi, neri e bianchi di queste morbide e rigorose opere di terra e d’onda, in cui i colori puri divengono forme plastiche dislocate sulle pareti e sul pavimento.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La PoliArt Contemporary presenta per la prima volta Humus, mostra dedicata alla recente ricerca su ceramica di Luigi Di Tullio, alla sua terza personale negli spazi della galleria milanese.
Schegge di luce riverberano dai monocromi rossi, neri e bianchi di queste morbide e rigorose opere di terra e d’onda, in cui i colori puri divengono forme plastiche dislocate sulle pareti e sul pavimento. L’esposizione coglie il paradosso formale in cui si muove la ricerca di Di Tullio, tra “sculture” che non s’innalzano e “oggetti” che si staccano dalle pareti. In ogni opera del ciclo Humus, infatti, l’artista riesce a conservare l’intensità del divenire, in bilico tra distensione e contrattura dello spazio, come se fosse la luce stessa ad essere plasmata in lucidissime forme di colore luminoso. L’effetto è quello di una sorta di neo-minimalismo dinamico, in cui ogni opera è una specie di oggetto parziale di un ideale piano di tensione, tra le forze contrapposte di espansione e compressione.
Humus, in latino la terra, è l’origine da cui continuamente ci si allontana tornandoci sempre, metafora di ogni appartenenza anche culturale, storica e geografica. Del resto, il concetto di “Appartenenza”, inteso come tensione tra identità e divenire, è da sempre al centro delle ricerche sperimentali dell’artista milanese e in Humus è approfondita con un’essenzialità mai raggiunta prima.
Ogni forma primaria pare deformata dall’adattamento alle sollecitazioni dell’ambiente circostante, innescando una mobilità nell’ambiente stesso, nel quale anche l’osservatore è immerso, come in un campo sterminato o persino un mare, riverberato d’onde luminose.
Al vernissage, la musica appositamente composta da Paola Samoggia in un serrato confronto con l’artista e il curatore Leonardo Conti, accoglierà i visitatori in un’esperienza multisensoriale.
Schegge di luce riverberano dai monocromi rossi, neri e bianchi di queste morbide e rigorose opere di terra e d’onda, in cui i colori puri divengono forme plastiche dislocate sulle pareti e sul pavimento. L’esposizione coglie il paradosso formale in cui si muove la ricerca di Di Tullio, tra “sculture” che non s’innalzano e “oggetti” che si staccano dalle pareti. In ogni opera del ciclo Humus, infatti, l’artista riesce a conservare l’intensità del divenire, in bilico tra distensione e contrattura dello spazio, come se fosse la luce stessa ad essere plasmata in lucidissime forme di colore luminoso. L’effetto è quello di una sorta di neo-minimalismo dinamico, in cui ogni opera è una specie di oggetto parziale di un ideale piano di tensione, tra le forze contrapposte di espansione e compressione.
Humus, in latino la terra, è l’origine da cui continuamente ci si allontana tornandoci sempre, metafora di ogni appartenenza anche culturale, storica e geografica. Del resto, il concetto di “Appartenenza”, inteso come tensione tra identità e divenire, è da sempre al centro delle ricerche sperimentali dell’artista milanese e in Humus è approfondita con un’essenzialità mai raggiunta prima.
Ogni forma primaria pare deformata dall’adattamento alle sollecitazioni dell’ambiente circostante, innescando una mobilità nell’ambiente stesso, nel quale anche l’osservatore è immerso, come in un campo sterminato o persino un mare, riverberato d’onde luminose.
Al vernissage, la musica appositamente composta da Paola Samoggia in un serrato confronto con l’artista e il curatore Leonardo Conti, accoglierà i visitatori in un’esperienza multisensoriale.
03
maggio 2012
Luigi Di Tullio – Humus
Dal 03 maggio al 02 giugno 2012
arte contemporanea
Location
GALLERIA POLIART
Milano, Viale Gran Sasso, 35, (Milano)
Milano, Viale Gran Sasso, 35, (Milano)
Orario di apertura
mercoledì e giovedì 16,.30-19.30; venerdì e sabato 10.30-13 e 16.30-19.30
Vernissage
3 Maggio 2012, h 19.00
Autore
Curatore