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Luigi Erba – Camera chiara, camera oscura
Fotografia Italiana arte contemporanea presenta “Camera chiara, camera oscura”, una mostra di Luigi Erba su quattro momenti del suo lavoro che propongono quale uso si può fare oggi della camera oscura in rapporto con la riproduzione digitale.
Comunicato stampa
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Fotografia Italiana arte contemporanea presenta Camera chiara camera oscura, una mostra di Luigi Erba su quattro momenti del suo lavoro organizzati nei cicli: Panorami per insetti, Costruzione di un paesaggio, Un luogo sull’altro, Paesaggio dissolto.
I quattro aspetti propongono il particolare uso che si può fare oggi della camera oscura in rapporto con la riproduzione digitale e con quello ancora esclusivo della tradizionale macchina fotografica analogica. Nel primo ciclo (Panorami per insetti) l’autore produce una “matrice” in camera oscura, sovrapponendo per contatto diretto sulla carta insetti e fiori secchi, su uno sfondo ottenuto in proiezione di fotogrammi da una tradizionale pellicola; nel secondo (Costruzione di un paesaggio) assembla diversi negativi con esposizioni multiple sullo stesso foglio o riduce il tempo di esposizione in sede di stampa dei singoli fotogrammi. In entrambi i casi l’opera che ne risulta è un pezzo unico e irripetibile che, con la successiva acquisizione in digitale, diviene matrice per ulteriori manipolazioni di montaggio in un metacrilato di alcuni centimetri, o in una teca contenitore di una scenografia vegetale, o più semplicemente con la tradizionale immagine su carta.
Si tratta quindi di un rapporto dialettico tra la magica creatività della camera oscura e della camera chiara. Diversa è la tipologia di ricerca di Un luogo sull’altro, lavoro che va avanti da oltre dieci anni: è realizzato in sede di ripresa con la macchina fotografica, sovrapponendo sulla pellicola immagini di luoghi diversi anche a mesi di distanza, contraddicendo così l’idea di fotografia come scatto che congela il tempo in un unico spazio e lasciando adito alla casualità.
A conclusione del percorso, con Paesaggio dissolto, si torna all’uso della camera oscura e della camera chiara dopo aver ottenuto un annullamento del tradizionale paesaggio mediante sfocature (Fabbrica) o distorsioni in sede di stampa (Case alpine), come per prendere una distanza emozionale dal senso iconico tradizionale del paesaggio.
La mostra si configura anche come un progetto di riflessione sulla fotografia: la progettualità e la costruzione da una parte e l’emozionalità e l’istinto dall’altra oltre che la potenzialità dei processi e materiali analogici e digitali. A un primo momento referenziale di immersione nel flusso della natura, se ne affianca un altro di costruzione dell’immagine di un paesaggio interiore ed emozionale di memoria, e uno successivo di annullamento del concetto dell’unicità-riconoscibilità del luogo, dello spazio e del tempo.
Inaugurazione martedì 29 gennaio solo su invito dalle 18.30 alle 21.00
La mostra rimarrà aperta al pubblico
da mercoledì 30 gennaio a sabato 8 marzo 2008 dalle 15.00 alle 19.00
Chiuso domenica e lunedì – sabato su appuntamento dalle 15.00 alle 19.00
Mostra a cura di Fabio Castelli
Catalogo in galleria con testi di Elisabetta Longari e Roberto Mutti
I quattro aspetti propongono il particolare uso che si può fare oggi della camera oscura in rapporto con la riproduzione digitale e con quello ancora esclusivo della tradizionale macchina fotografica analogica. Nel primo ciclo (Panorami per insetti) l’autore produce una “matrice” in camera oscura, sovrapponendo per contatto diretto sulla carta insetti e fiori secchi, su uno sfondo ottenuto in proiezione di fotogrammi da una tradizionale pellicola; nel secondo (Costruzione di un paesaggio) assembla diversi negativi con esposizioni multiple sullo stesso foglio o riduce il tempo di esposizione in sede di stampa dei singoli fotogrammi. In entrambi i casi l’opera che ne risulta è un pezzo unico e irripetibile che, con la successiva acquisizione in digitale, diviene matrice per ulteriori manipolazioni di montaggio in un metacrilato di alcuni centimetri, o in una teca contenitore di una scenografia vegetale, o più semplicemente con la tradizionale immagine su carta.
Si tratta quindi di un rapporto dialettico tra la magica creatività della camera oscura e della camera chiara. Diversa è la tipologia di ricerca di Un luogo sull’altro, lavoro che va avanti da oltre dieci anni: è realizzato in sede di ripresa con la macchina fotografica, sovrapponendo sulla pellicola immagini di luoghi diversi anche a mesi di distanza, contraddicendo così l’idea di fotografia come scatto che congela il tempo in un unico spazio e lasciando adito alla casualità.
A conclusione del percorso, con Paesaggio dissolto, si torna all’uso della camera oscura e della camera chiara dopo aver ottenuto un annullamento del tradizionale paesaggio mediante sfocature (Fabbrica) o distorsioni in sede di stampa (Case alpine), come per prendere una distanza emozionale dal senso iconico tradizionale del paesaggio.
La mostra si configura anche come un progetto di riflessione sulla fotografia: la progettualità e la costruzione da una parte e l’emozionalità e l’istinto dall’altra oltre che la potenzialità dei processi e materiali analogici e digitali. A un primo momento referenziale di immersione nel flusso della natura, se ne affianca un altro di costruzione dell’immagine di un paesaggio interiore ed emozionale di memoria, e uno successivo di annullamento del concetto dell’unicità-riconoscibilità del luogo, dello spazio e del tempo.
Inaugurazione martedì 29 gennaio solo su invito dalle 18.30 alle 21.00
La mostra rimarrà aperta al pubblico
da mercoledì 30 gennaio a sabato 8 marzo 2008 dalle 15.00 alle 19.00
Chiuso domenica e lunedì – sabato su appuntamento dalle 15.00 alle 19.00
Mostra a cura di Fabio Castelli
Catalogo in galleria con testi di Elisabetta Longari e Roberto Mutti
29
gennaio 2008
Luigi Erba – Camera chiara, camera oscura
Dal 29 gennaio all'otto marzo 2008
fotografia
Location
FOTOGRAFIA ITALIANA
Milano, Corso Venezia, 22, (Milano)
Milano, Corso Venezia, 22, (Milano)
Biglietti
ingresso libero
Orario di apertura
da martedì a venerdì, dalle 15.00 alle 19.00; sabato su appuntamento dalle 15.00 alle 19.00; lunedì e domenica chiuso
Vernissage
29 Gennaio 2008, dalle 18.30 alle 21.00
Autore
Curatore