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Luigi Esposito – Il sogno alato e gli abissi sonori
In esposizione partiture pittografiche, opere visive, fotografie e opere plastiche. Artista eclettico e complesso, Luigi Esposito è un indomito sperimentatore di linguaggi. La sua è una vera arte totale, tutti i sensi possono essere investiti, al punto tale che lo spettatore diviene parte integrante dell’opera. La fruizione è essenza della struttura progettuale, la percezione viene guidata ma mai
imposta
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Titolo della mostra: “Il sogno alato e gli abissi sonori”
Sede: Centro culturale Il Pilastro - Via Roberto D'Angiò, 56 – Santa Maria Capua Vetere (CE)
Vernissage: giovedì 12 aprile ’12, ore 19
Autore: Luigi Esposito
Curatore: Enzo Battarra
Durata: fino al 7 maggio 2012
Orari: dal lunedì al sabato dalle ore 17.00 alle ore 20.00.
Email: centrocultilpilastro@virgilio.it
Info: 0823.844519/1701784/3203624327
Ufficio Stampa: Maria Beatrice Crisci (3395454974) – bcrisci@tin.it
Luigi Esposito al Centro Culturale Il Pilastro di Santa Maria Capua Vetere (Caserta)
Domani giovedì 12 aprile 2012 alle ore 19 sarà inaugurata, presso il Centro Culturale Il
Pilastro di Santa Maria Capua Vetere alla Via Roberto d’Angiò 56, la personale di Luigi Esposito,
curata da Enzo Battarra.
“Il sogno alato e gli abissi sonori” è il titolo della mostra che vede in esposizione partiture
pittografiche, opere visive, fotografie e opere plastiche. “Artista eclettico e complesso, Luigi
Esposito – scrive Battarra – è un indomito sperimentatore di linguaggi. La sua è una vera arte
totale, tutti i sensi possono essere investiti, al punto tale che lo spettatore diviene parte integrante
dell’opera. La fruizione è essenza della struttura progettuale, la percezione viene guidata ma mai
imposta.
Nei suoi lavori – prosegue Battarra – è possibile vedere la musica e sentire la pittura, in
una sinestesia coinvolgente. Le sue non sono opere tendenzialmente aperte, anzi hanno strutture
di grande razionalità e compiutezza, ma lasciano ampi spazi all’interazione mentale. Esposito
lavora sopra le righe del pentagramma, dentro e fuori lo spartito musicale, che pittoricamente viene
contaminato, amplificato, celebrato”.
Attraverso le sue partiture pittografiche, opere visive, fotografie, opere plastiche,
installazioni sonore e video-art , legate a temi e simboli come la percezione, il segno grafico, ricco
di fascino e sintomatico mistero, l’estemporaneità del gesto, l’improvvisazione, e ad altri lavori
che richiamano simbologie estetiche classiche, è possibile assistere ad un percorso underground
dell’artista (di circa un ventennio), con opere dagli anni Novanta a tutt’oggi, realizzate su carta,
tela, carta fotografica, supporti eterogenei, nonché piccole sculture, installazioni sonore e videoart;
e raggruppate, all’interno della mostra, secondo gli aspetti stilistici e filologici. 0Si potranno
vedere, quindi, opere musicali che non sempre necessitano di una esecuzione strumentale o di un
trasferimento sonoro: è sufficiente guardarle per ascoltarle.
In definitiva si può affermare che nella pittografia musicale di Luigi Esposito vive un
segno che identifica un suono ma suggerisce anche azioni gestuali e teatralità, che può essere
assolutamente indipendente, che coinvolge, oltre all’udito, l’azione corporea, l’occhio, e la
percezione, soprattutto.
Prima dell’inaugurazione della mostra verrà presentato il libro “Detti aurei”, Tredici gesti
in un solo atto, per attore e pianoforte, con suoni elettronici e video art, di Luigi Esposito; un’opera
pittografica che traccia un percorso introspettivo nel complesso e stravagante mondo degli aforismi
di Alberto Casiraghy. Composta in una folata di tempo, nell’estate del 2008, e pubblicata dalla
casa editrice Lavieri (in tiratura limitata di 400 copie, contenente una stampa a rilievo autografa; e
una nota di Ennio Cavalli), essa ha tutte le caratteristiche del teatro strumentale dove gli esecutori
coprono ruoli di performer, con momenti di happening e fuori scena.
Tutto il lavoro pittografico di Luigi Esposito nasce dall'esigenza di unificare più forme
espressive (musica, pittura, video, teatro) in una forma di rappresentazione, dove l'agire e lo
svolgersi di un’azione non è semplicemente raccontato, ma offerto in una più vasta possibilità di
comprensione, in una teatralità multimediale.
La mostra resterà aperta fino al prossimo 7 maggio e sarà visitabile dal lunedì al sabato dalle
ore 17.00 alle ore 20.00. Sarà possibile anche in orari diversi, previo contatto telefonico ai numeri
0823.844519/1701784/3203624327.
Centro Culturale Il Pilastro
L’Ufficio Stampa (Maria Beatrice Crisci)
Sede: Centro culturale Il Pilastro - Via Roberto D'Angiò, 56 – Santa Maria Capua Vetere (CE)
Vernissage: giovedì 12 aprile ’12, ore 19
Autore: Luigi Esposito
Curatore: Enzo Battarra
Durata: fino al 7 maggio 2012
Orari: dal lunedì al sabato dalle ore 17.00 alle ore 20.00.
Email: centrocultilpilastro@virgilio.it
Info: 0823.844519/1701784/3203624327
Ufficio Stampa: Maria Beatrice Crisci (3395454974) – bcrisci@tin.it
Luigi Esposito al Centro Culturale Il Pilastro di Santa Maria Capua Vetere (Caserta)
Domani giovedì 12 aprile 2012 alle ore 19 sarà inaugurata, presso il Centro Culturale Il
Pilastro di Santa Maria Capua Vetere alla Via Roberto d’Angiò 56, la personale di Luigi Esposito,
curata da Enzo Battarra.
“Il sogno alato e gli abissi sonori” è il titolo della mostra che vede in esposizione partiture
pittografiche, opere visive, fotografie e opere plastiche. “Artista eclettico e complesso, Luigi
Esposito – scrive Battarra – è un indomito sperimentatore di linguaggi. La sua è una vera arte
totale, tutti i sensi possono essere investiti, al punto tale che lo spettatore diviene parte integrante
dell’opera. La fruizione è essenza della struttura progettuale, la percezione viene guidata ma mai
imposta.
Nei suoi lavori – prosegue Battarra – è possibile vedere la musica e sentire la pittura, in
una sinestesia coinvolgente. Le sue non sono opere tendenzialmente aperte, anzi hanno strutture
di grande razionalità e compiutezza, ma lasciano ampi spazi all’interazione mentale. Esposito
lavora sopra le righe del pentagramma, dentro e fuori lo spartito musicale, che pittoricamente viene
contaminato, amplificato, celebrato”.
Attraverso le sue partiture pittografiche, opere visive, fotografie, opere plastiche,
installazioni sonore e video-art , legate a temi e simboli come la percezione, il segno grafico, ricco
di fascino e sintomatico mistero, l’estemporaneità del gesto, l’improvvisazione, e ad altri lavori
che richiamano simbologie estetiche classiche, è possibile assistere ad un percorso underground
dell’artista (di circa un ventennio), con opere dagli anni Novanta a tutt’oggi, realizzate su carta,
tela, carta fotografica, supporti eterogenei, nonché piccole sculture, installazioni sonore e videoart;
e raggruppate, all’interno della mostra, secondo gli aspetti stilistici e filologici. 0Si potranno
vedere, quindi, opere musicali che non sempre necessitano di una esecuzione strumentale o di un
trasferimento sonoro: è sufficiente guardarle per ascoltarle.
In definitiva si può affermare che nella pittografia musicale di Luigi Esposito vive un
segno che identifica un suono ma suggerisce anche azioni gestuali e teatralità, che può essere
assolutamente indipendente, che coinvolge, oltre all’udito, l’azione corporea, l’occhio, e la
percezione, soprattutto.
Prima dell’inaugurazione della mostra verrà presentato il libro “Detti aurei”, Tredici gesti
in un solo atto, per attore e pianoforte, con suoni elettronici e video art, di Luigi Esposito; un’opera
pittografica che traccia un percorso introspettivo nel complesso e stravagante mondo degli aforismi
di Alberto Casiraghy. Composta in una folata di tempo, nell’estate del 2008, e pubblicata dalla
casa editrice Lavieri (in tiratura limitata di 400 copie, contenente una stampa a rilievo autografa; e
una nota di Ennio Cavalli), essa ha tutte le caratteristiche del teatro strumentale dove gli esecutori
coprono ruoli di performer, con momenti di happening e fuori scena.
Tutto il lavoro pittografico di Luigi Esposito nasce dall'esigenza di unificare più forme
espressive (musica, pittura, video, teatro) in una forma di rappresentazione, dove l'agire e lo
svolgersi di un’azione non è semplicemente raccontato, ma offerto in una più vasta possibilità di
comprensione, in una teatralità multimediale.
La mostra resterà aperta fino al prossimo 7 maggio e sarà visitabile dal lunedì al sabato dalle
ore 17.00 alle ore 20.00. Sarà possibile anche in orari diversi, previo contatto telefonico ai numeri
0823.844519/1701784/3203624327.
Centro Culturale Il Pilastro
L’Ufficio Stampa (Maria Beatrice Crisci)
12
aprile 2012
Luigi Esposito – Il sogno alato e gli abissi sonori
Dal 12 aprile al 07 maggio 2012
arte contemporanea
Location
CENTRO CULTURALE IL PILASTRO
Santa Maria Capua Vetere, Via R. D'angiò, 56, (Caserta)
Santa Maria Capua Vetere, Via R. D'angiò, 56, (Caserta)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato dalle ore 17 alle ore 20
Vernissage
12 Aprile 2012, ore 19
Autore
Curatore