Mercoledì 5 gennaio 2005, alle ore 18:00, sarà inaugurata presso la Sala Polivalente
“Cesare Pavese” di Brancaleone (Reggio Calabria) l’antologica “Luigi e Filippo Malice.
Due generazioni a confronto”. L’evento ripropone in Calabria, sotto una nuova veste, la
singolare mostra d’arte contemporanea svoltasi lo scorso marzo in Western Australia,
nell’ambito degli scambi culturali Italia-Australia.
L’esposizione –che sarà introdotta dal critico d’arte Prof. Paolo Giansiracusa- vuol
render conto di due delle emergenze artistiche contemporanee che la nostra regione -terra
spesso emarginata e tagliata fuori dai circuiti internazionali- ha saputo esprimere nel
recente passato (e che continua ad esprimere). A tal riguardo la scelta di Brancaleone
quale prima tappa italiana di questa mostra itinerante risulta essere tutt’altro che casuale: è
una sorta di tributo nei confronti del ruolo mitopoietico che ancora il genius loci della
Calabria riesce a trasmettere, segnando intimamente gli artisti che essa ha generato o
semplicemente accolto.
Viene posto l’accento sulla recente produzione di due artisti, appartenenti
anagraficamente a diverse generazioni (e da qui il titolo dell’antologica), che hanno
animato e scandito in modo tangibile lo scenario contemporaneo delle arti visive in
Calabria: Luigi e Filippo Malice. L’antologica, infatti, vedrà esposta la produzione
recente del pittore Luigi Malice, calabrese d’adozione, titolare presso l’Accademia di
Belle Arti di Reggio Calabria (di cui ha ricoperto in passato il prestigioso incarico di
Direttore), a cui, tra l’altro, spetta il merito di essere stato tra i precursori, all’inizio degli
anni ’60, dell’arte informale in Calabria, nonché uno dei più interessanti sperimentatori
nell’ambito dell’arte fotocineticovisuale (si veda l’originale esperienza della Top Art); e
di suo figlio Filippo Malice, docente ordinario di scultura presso l’Accademia di Belle
Arti reggina, figura poliedrica che in questi ultimi anni va affermandosi sugli scenari
artistici nazionali e internazionali nel campo della scultura (tramite l’assemblaggio di
objets trouvés) e dell’arte digitale.
L’evento –accompagnato dal catalogo a colori edito da Artemis- intende così offrire uno
spaccato se non esauriente quanto meno altamente rappresentativo di quanto di
significativo sia stato detto negli ultimi decenni in Calabria. Il confronto dialettico delle
realizzazioni di queste due singolari figure artistiche è il vero humus dell’evento. A
Malice senior e a Malice junior il compito di rappresentare le potenzialità –spesso
inespresse o neglette- che anche la Calabria si propone di esprimere adeguatamente.