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Luigi Ghirri. Lezioni di fotografia
La Biennale del Paesaggio presenta a Reggio Emilia questo progetto editoriale inedito. Presenterà il libro Gianni Celati insieme a Ermanno Cavazzoni, direttore della collana “Compagnia Extra” Quodlibet, Giulio Bizzarri e Paolo Barbaro, curatori del volume e Paola Borgonzoni Ghirri.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Biennale del Paesaggio, progetto strategico della Provincia di Reggio Emilia di valorizzazione ampia e diffusa del territorio, giunta quest'anno alla sua terza edizione, da marzo a novembre 2010 proporrà iniziative ed eventi che, intersecando le potenzialità dei diversi linguaggi contemporanei, inviteranno il pubblico ad una riflessione allargata ed originale sul paesaggio.
All'interno delle diverse attività in calendario fino a novembre 2010 la Biennale è lieta di presentare al pubblico sabato 8 maggio alle ore 19 presso la bella cornice del cortile di Palazzo Allende, sede della Provincia di Reggio Emilia, un progetto editoriale inedito sulla figura di Luigi Ghirri, un libro che raccoglie per la prima volta le lezioni sulla fotografia tenute dal fotografo reggiano all’Università del Progetto fra il 1989 e il 1990, periodo in cui l’Istituto era sostenuto dalla Provincia di Reggio Emilia.
Tutte le lezioni, al tempo registrare su supporti magnetici, sono state "sbobinate", trascritte in forma testuale e pubblicate in questo libro dal titolo "Luigi Ghirri. Lezioni di fotografia", Edizioni Quodlibet collana "Compagnia Extra" curata da Ermanno Cavazzoni. Il progetto di questa pubblicazione risale ad alcuni anni fa, la sua realizzazione pensata ed elaborata nel corso del tempo, è stata possibile anche grazie al prezioso contributo intellettuale e culturale di alcuni importanti collaboratori della Biennale del Paesaggio e amici intimi di Ghirri: Giulio Bizzarri e Paolo Barbaro che hanno curato l'intero progetto editoriale e Gianni Celati che ha scritto una bellissima postfazione.
La presentazione al pubblico di questo volume s'inscrive in un progetto più ampio di valorizzazione della figura di Luigi Ghirri che ha anche visto lo scorso dicembre la proiezione in prima nazionale del film di Elisabetta Sgarbi "Deserto Rosa / Luigi Ghirri" avvenuta il 21 dicembre al Teatro Ariosto di Reggio Emilia in collaborazione con la Regione Emilia Romagna e il Comune di Reggio Emilia.
Il libro non vuole essere uno strumento tecnico e teorico sulla fotografia, ma come viene scritto anche nel risvolto di copertina "un libro di grande utilità per avviarsi all'arte della fotografia e all'arte di Luigi Ghirri, e per pulirsi un pò lo sguardo. Luigi Ghirri ha rinnovato con le sue fotografie il nostro modo di guardare il mondo e c'è un'intera generazione di fotografi che non potrebbe esistere senza la sua opera."
All'interno del volume vengono, dunque, riportate per esteso le lezioni tenute a Reggio Emilia e le parole di Ghirri sono sempre associate alle immagini che lui stesso mostrava agli studenti e di cui parlava approfonditamente: fotografie da lui scattate pochi giorni prima o nel corso del tempo, copertine di libri, ritratti degli studenti in classe insieme a lui...Si tratta, quindi, di un progetto editoriale inedito, non paragonabile agli altri scritti o volumi pubblicati in precedenza su questo fotografo.
Ciò che intendeva fare Ghirri nelle lezioni all'Università del Progetto era non tanto parlare della sua storia personale, ma cercare di definire, attraverso le parole e le immagini, una cosa per lui estremamente importante e cioè il ruolo del fotografo inteso non come mero esecutore di una commissione ma soprattutto come operatore anche culturale, portatore in sè di una importante serie di relazioni e contaminazioni con le altre realtà espressive. E' nelle prime pagine del testo che Ghirri afferma "Il punto principale è che la figura del fotografo si delinea oggi come figura polivalente. Il fotografo, come accade nel mio caso, non è più chiamato ad eseguire un compito semplice e definito, a svolgere un incarico o un lavoro, ad esempio a riprendere una natura morta per una campagna pubblicitaria, oppure a documentare l'interno del Duomo di Reggio o di Milano per scopi editoriali o divulgativi dell'immagine. La figura del fotografo è oggi più sfaccettata, e partecipa attivamente alla creazione globale dell'immagine di comunicazione". In questo senso, continua Ghirri a spiegare, non possono esistere categorie preconfezionate e ruoli rigidi, ma deve invece prevalere un atteggiamento di apertura, una sorta di osmosi con la realtà, all'interno della quale i ruoli e gli sguardi si contaminano a vicenda. E allora diventa importante anche la lezione della storia dell'arte e il rapporto con l'estetica, con le problematiche e le tensioni della visione tese piuttosto alla non definizione di ruoli e compiti, ma a relazioni funzionali e sinergiche tra i vari campi della creatività. "Mi sembrava assurdo" dice Ghirri "che un fotografo potesse fare solo fotoreportages e non riuscisse a fotografare una cattedrale o l'interno di una casa, o elaborare un rapporto minimamente più approfondito con il visibile (visibile vuol dire che io sto guardando), con la rappresentazione in generale. Il rapporto comprendeva quindi anche non dico la costruzione di un'estetica, ma di un rapporto approfondito con l'estetica".
Partendo da alcune sue fotografie scattate nel corso degli anni, Ghirri parlava agli studenti dell'uso della luce naturale, delle ombre, dei diversi piani che compongono l'immagine fotografica, dello spazio, della descrizione dei luoghi, della presenza del paesaggio e dell'uomo, della progettualità nascosta dietro ad un lavoro, dei rapporti cromatici tra gli oggetti, delle atmosfere racchiuse nelle immagini, del suo procedere togliendo piuttosto che aggiungendo per arrivare ad una sorta di sintesi perfetta del visibile attraverso la semplicità della rappresentazione. La capacità di Ghirri di guardare a trecentosessanta gradi la realtà del suo tempo, con un occhio sempre vigile sul passato e un'anima aperta al futuro, è ben esplicitata nelle pagine di questo volume che diventano preziose anche per il racconto in prima persona che il fotografo fa degli importanti cambiamenti che dal dopoguerra in avanti hanno segnato indelebilmente l'approccio e l'utilizzo della fotografia nella comunicazione e nella pubblicità del nostro paese.
Gianni Celati presenterà il libro insieme agli altri autori che ne hanno curato la pubblicazione, Giulio Bizzarri, Paolo Barbaro, Ermanno Cavazzoni alla Presidente della Provincia di Reggio Emilia Sonia Masini e a Paola Borgonzoni Ghirri. L'iniziativa è organizzata dalla Biennale del Paesaggio di Reggio Emilia e s'inscrive anche nelle attività di Fotografia Europea del Comune di Reggio Emilia. In caso di maltempo l'iniziativa si terrà al Cinema Corso a Reggio Emilia (corso Garibaldi, 14).
La partecipazione è gratuita, per informazioni si può consultare il sito internet della Biennale del Paesaggio: www.biennaledelpaesaggio.it oppure si può telefonare alla Segreteria della Biennale 0522/444431.
Luigi Ghirri. Lezioni di fotografia
a cura di Giulio Bizzarri e Paolo Barbaro, con una postfazione di Gianni Celati
Formato: 15x19 cm
230 pagine circa
con 150 illustrazioni a colori circa
Prezzo di vendita al pubblico: 19 Euro
Edizioni Quodlibet, collana "Compagnia Extra" curata da Ermanno Cavazzoni
presentazione in prima nazionale sabato 8 maggio ore 19 cortile di Palazzo Allende, Reggio Emilia
All'interno delle diverse attività in calendario fino a novembre 2010 la Biennale è lieta di presentare al pubblico sabato 8 maggio alle ore 19 presso la bella cornice del cortile di Palazzo Allende, sede della Provincia di Reggio Emilia, un progetto editoriale inedito sulla figura di Luigi Ghirri, un libro che raccoglie per la prima volta le lezioni sulla fotografia tenute dal fotografo reggiano all’Università del Progetto fra il 1989 e il 1990, periodo in cui l’Istituto era sostenuto dalla Provincia di Reggio Emilia.
Tutte le lezioni, al tempo registrare su supporti magnetici, sono state "sbobinate", trascritte in forma testuale e pubblicate in questo libro dal titolo "Luigi Ghirri. Lezioni di fotografia", Edizioni Quodlibet collana "Compagnia Extra" curata da Ermanno Cavazzoni. Il progetto di questa pubblicazione risale ad alcuni anni fa, la sua realizzazione pensata ed elaborata nel corso del tempo, è stata possibile anche grazie al prezioso contributo intellettuale e culturale di alcuni importanti collaboratori della Biennale del Paesaggio e amici intimi di Ghirri: Giulio Bizzarri e Paolo Barbaro che hanno curato l'intero progetto editoriale e Gianni Celati che ha scritto una bellissima postfazione.
La presentazione al pubblico di questo volume s'inscrive in un progetto più ampio di valorizzazione della figura di Luigi Ghirri che ha anche visto lo scorso dicembre la proiezione in prima nazionale del film di Elisabetta Sgarbi "Deserto Rosa / Luigi Ghirri" avvenuta il 21 dicembre al Teatro Ariosto di Reggio Emilia in collaborazione con la Regione Emilia Romagna e il Comune di Reggio Emilia.
Il libro non vuole essere uno strumento tecnico e teorico sulla fotografia, ma come viene scritto anche nel risvolto di copertina "un libro di grande utilità per avviarsi all'arte della fotografia e all'arte di Luigi Ghirri, e per pulirsi un pò lo sguardo. Luigi Ghirri ha rinnovato con le sue fotografie il nostro modo di guardare il mondo e c'è un'intera generazione di fotografi che non potrebbe esistere senza la sua opera."
All'interno del volume vengono, dunque, riportate per esteso le lezioni tenute a Reggio Emilia e le parole di Ghirri sono sempre associate alle immagini che lui stesso mostrava agli studenti e di cui parlava approfonditamente: fotografie da lui scattate pochi giorni prima o nel corso del tempo, copertine di libri, ritratti degli studenti in classe insieme a lui...Si tratta, quindi, di un progetto editoriale inedito, non paragonabile agli altri scritti o volumi pubblicati in precedenza su questo fotografo.
Ciò che intendeva fare Ghirri nelle lezioni all'Università del Progetto era non tanto parlare della sua storia personale, ma cercare di definire, attraverso le parole e le immagini, una cosa per lui estremamente importante e cioè il ruolo del fotografo inteso non come mero esecutore di una commissione ma soprattutto come operatore anche culturale, portatore in sè di una importante serie di relazioni e contaminazioni con le altre realtà espressive. E' nelle prime pagine del testo che Ghirri afferma "Il punto principale è che la figura del fotografo si delinea oggi come figura polivalente. Il fotografo, come accade nel mio caso, non è più chiamato ad eseguire un compito semplice e definito, a svolgere un incarico o un lavoro, ad esempio a riprendere una natura morta per una campagna pubblicitaria, oppure a documentare l'interno del Duomo di Reggio o di Milano per scopi editoriali o divulgativi dell'immagine. La figura del fotografo è oggi più sfaccettata, e partecipa attivamente alla creazione globale dell'immagine di comunicazione". In questo senso, continua Ghirri a spiegare, non possono esistere categorie preconfezionate e ruoli rigidi, ma deve invece prevalere un atteggiamento di apertura, una sorta di osmosi con la realtà, all'interno della quale i ruoli e gli sguardi si contaminano a vicenda. E allora diventa importante anche la lezione della storia dell'arte e il rapporto con l'estetica, con le problematiche e le tensioni della visione tese piuttosto alla non definizione di ruoli e compiti, ma a relazioni funzionali e sinergiche tra i vari campi della creatività. "Mi sembrava assurdo" dice Ghirri "che un fotografo potesse fare solo fotoreportages e non riuscisse a fotografare una cattedrale o l'interno di una casa, o elaborare un rapporto minimamente più approfondito con il visibile (visibile vuol dire che io sto guardando), con la rappresentazione in generale. Il rapporto comprendeva quindi anche non dico la costruzione di un'estetica, ma di un rapporto approfondito con l'estetica".
Partendo da alcune sue fotografie scattate nel corso degli anni, Ghirri parlava agli studenti dell'uso della luce naturale, delle ombre, dei diversi piani che compongono l'immagine fotografica, dello spazio, della descrizione dei luoghi, della presenza del paesaggio e dell'uomo, della progettualità nascosta dietro ad un lavoro, dei rapporti cromatici tra gli oggetti, delle atmosfere racchiuse nelle immagini, del suo procedere togliendo piuttosto che aggiungendo per arrivare ad una sorta di sintesi perfetta del visibile attraverso la semplicità della rappresentazione. La capacità di Ghirri di guardare a trecentosessanta gradi la realtà del suo tempo, con un occhio sempre vigile sul passato e un'anima aperta al futuro, è ben esplicitata nelle pagine di questo volume che diventano preziose anche per il racconto in prima persona che il fotografo fa degli importanti cambiamenti che dal dopoguerra in avanti hanno segnato indelebilmente l'approccio e l'utilizzo della fotografia nella comunicazione e nella pubblicità del nostro paese.
Gianni Celati presenterà il libro insieme agli altri autori che ne hanno curato la pubblicazione, Giulio Bizzarri, Paolo Barbaro, Ermanno Cavazzoni alla Presidente della Provincia di Reggio Emilia Sonia Masini e a Paola Borgonzoni Ghirri. L'iniziativa è organizzata dalla Biennale del Paesaggio di Reggio Emilia e s'inscrive anche nelle attività di Fotografia Europea del Comune di Reggio Emilia. In caso di maltempo l'iniziativa si terrà al Cinema Corso a Reggio Emilia (corso Garibaldi, 14).
La partecipazione è gratuita, per informazioni si può consultare il sito internet della Biennale del Paesaggio: www.biennaledelpaesaggio.it oppure si può telefonare alla Segreteria della Biennale 0522/444431.
Luigi Ghirri. Lezioni di fotografia
a cura di Giulio Bizzarri e Paolo Barbaro, con una postfazione di Gianni Celati
Formato: 15x19 cm
230 pagine circa
con 150 illustrazioni a colori circa
Prezzo di vendita al pubblico: 19 Euro
Edizioni Quodlibet, collana "Compagnia Extra" curata da Ermanno Cavazzoni
presentazione in prima nazionale sabato 8 maggio ore 19 cortile di Palazzo Allende, Reggio Emilia
08
maggio 2010
Luigi Ghirri. Lezioni di fotografia
08 maggio 2010
presentazione
Location
PALAZZO ALLENDE
Reggio Nell'emilia, Corso Garibaldi, 59, (Reggio Nell'emilia)
Reggio Nell'emilia, Corso Garibaldi, 59, (Reggio Nell'emilia)
Vernissage
8 Maggio 2010, ore 19
Sito web
www.biennaledelpaesaggio.it
Editore
QUODLIBET
Autore