Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Luigi Mainolfi – Il colore della Scultura la forma della Pittura
nuova personale dell’artista Luigi Mainolfi dal titolo “Il colore della Scultura la forma della Pittura”. La mostra – curata da Lea Mattarella – ci conduce “ad una conversazione sotterranea e pulsante tra gli elementi…”.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria Paola Verrengia inaugura domenica 3 aprile 2016 alle ore 11.30 la nuova personale dell’artista Luigi Mainolfi dal titolo “Il colore della Scultura la forma della Pittura”.
L’artista – tra i più significativi esponenti dell’arte contemporanea - ritorna a Salerno, dopo otto anni dalla precedente mostra (Silontes, 2008), a sottolineare il legame costante e duraturo con la Galleria Paola Verrengia.
Ed è con grande piacere che presentiamo questa nuova esposizione di Mainolfi “Il colore della Scultura la forma della Pittura” realizzata appositamente per gli spazi della Galleria.
La mostra – curata da Lea Mattarella - ci conduce “ad una conversazione sotterranea e pulsante tra gli elementi…in un dialogo sicuro tra scultura e pittura in cui nessuno delle due nega l’altra, ma la esalta e ne moltiplica l’eco” (Lea Mattarella).
L’arte di Mainolfi ci sorprende sempre e la superfice della terracotta o della tela diviene – anche in questo caso - una sorta di luogo magico degli accadimenti, dove l’artista interviene appiattendo l’orizzonte scultoreo, mescolando e diluendo il colore dell’impasto materico.
In esposizione circa 30 opere: una quadreria multicolore di terrecotte a parete “dove il rosso esplode gioioso e il verde esplora profondità inaspettate” è affiancata da una grande installazione composta da 16 tele, supporti che Mainolfi utilizza per accogliere la terra. Si tratta di un nuovo ciclo di opere le “Polveri, 2015/2016”, nelle quali “la polvere trova qui la sua dimora diventando segno, volume, superficie vibrante che si espande in movimenti e battiti”. Ed è “come se Mainolfi questa terra l’avesse fecondata, tessendo luce e ombra in un’unica pelle” (Lea Mattarella).
Completano il percorso espositivo le due piccole opere Rossino 3 e Verdino 2 (35x35 cm), nelle quali il colore aderisce alla tela costellata da frammentazioni prodotte dall’argilla cotta che assumono l’aspetto di piccole stelle /capezzoli/ isole in terracotta.
Mainolfi ama definirsi scultore ma è evidente che siamo di fronte ad un artista totale: egli plasma la terra in modo primitivo e allo stesso tempo modernissimo. Il suo lavoro spazia dalla pittura alla scultura fino alle installazioni e all’arte comportamentale, con opere performative come Senza Titolo (Esploso) del 1978, ora nella collezione del Museo MADRE di Napoli.
L’artista – tra i più significativi esponenti dell’arte contemporanea - ritorna a Salerno, dopo otto anni dalla precedente mostra (Silontes, 2008), a sottolineare il legame costante e duraturo con la Galleria Paola Verrengia.
Ed è con grande piacere che presentiamo questa nuova esposizione di Mainolfi “Il colore della Scultura la forma della Pittura” realizzata appositamente per gli spazi della Galleria.
La mostra – curata da Lea Mattarella - ci conduce “ad una conversazione sotterranea e pulsante tra gli elementi…in un dialogo sicuro tra scultura e pittura in cui nessuno delle due nega l’altra, ma la esalta e ne moltiplica l’eco” (Lea Mattarella).
L’arte di Mainolfi ci sorprende sempre e la superfice della terracotta o della tela diviene – anche in questo caso - una sorta di luogo magico degli accadimenti, dove l’artista interviene appiattendo l’orizzonte scultoreo, mescolando e diluendo il colore dell’impasto materico.
In esposizione circa 30 opere: una quadreria multicolore di terrecotte a parete “dove il rosso esplode gioioso e il verde esplora profondità inaspettate” è affiancata da una grande installazione composta da 16 tele, supporti che Mainolfi utilizza per accogliere la terra. Si tratta di un nuovo ciclo di opere le “Polveri, 2015/2016”, nelle quali “la polvere trova qui la sua dimora diventando segno, volume, superficie vibrante che si espande in movimenti e battiti”. Ed è “come se Mainolfi questa terra l’avesse fecondata, tessendo luce e ombra in un’unica pelle” (Lea Mattarella).
Completano il percorso espositivo le due piccole opere Rossino 3 e Verdino 2 (35x35 cm), nelle quali il colore aderisce alla tela costellata da frammentazioni prodotte dall’argilla cotta che assumono l’aspetto di piccole stelle /capezzoli/ isole in terracotta.
Mainolfi ama definirsi scultore ma è evidente che siamo di fronte ad un artista totale: egli plasma la terra in modo primitivo e allo stesso tempo modernissimo. Il suo lavoro spazia dalla pittura alla scultura fino alle installazioni e all’arte comportamentale, con opere performative come Senza Titolo (Esploso) del 1978, ora nella collezione del Museo MADRE di Napoli.
03
aprile 2016
Luigi Mainolfi – Il colore della Scultura la forma della Pittura
Dal 03 aprile al 21 maggio 2016
arte contemporanea
Location
GALLERIA PAOLA VERRENGIA
Salerno, Via Fieravecchia, 34, (Salerno)
Salerno, Via Fieravecchia, 34, (Salerno)
Orario di apertura
Orario galleria: lunedì/venerdì: 16:30 – 20:30; sabato: 10:30 – 13:00; 17:00 – 21:00
Vernissage
3 Aprile 2016, ore 11.30
Autore
Curatore