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Luigi Manciocco – Relazioni Possibili
La mostra analizza il tema del misticismo sacro, nel rapporto artistico e intellettuale tra Yves Klein e Dino Buzzati, con particolare riguardo a Santa Rita da Cascia e all’influenza di questa figura sull’opera dell’artista francese e dello scrittore bellunese
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Luigi Manciocco, artista multimediale e antropologo, vive e lavora a Colleferro
(Roma). Autore di due saggi di antropologia. Recentemente si è occupato del
sodalizio tra Yves Klein e Dino Buzzati, anche in relazione a Santa Rita, dedi
cando a questo tema alcuni articoli pubblicati su Zeta, Rivista Internazionale di
Poesia e Ricerche, Campanotto Editore, Udine.
Breve biografia. Negli anni ’70 è stato allievo di Carlo Levi, scrittore e pittore. Durante la
presidenza di Linuccia Saba, si è occupato delle relazioni esterne della Fondazione Levi.
Docente di Progettazione Scultura e Decorazione Plastica nei Licei Artistici di Roma. Nei
primi anni ’90 inizia due ricerche parallele: una sulle scienze antropologiche, l’altra nel
campo della sperimentazione con environment ed installazioni sulla poetica del bianco
e del monocromo. Nel 1990 espone alcuni lavori bianchi in una personale all’Atlantic
Gallery (New York). Effettua, quindi, viaggi di studio negli Stati Uniti. Durante uno di
questi conosce Margot Palmer, direttore di Artspeak, che lo introduce negli ambienti
intellettuali di New York, e gli affida la redazione romana della rivista. Tra il 1990 e il 1992
ha collaborato con brevi saggi sulla rivista D’Ars, sotto la direzione di Pierre Restany. Nel
1993, con Luigi Campanelli, Domenico Giovannini e Marco Mataloni, compone un team
redazionale, pubblicando la serie dei Quaderni di Studio Aperto dell’omonima galle
ria in via degli Ausoni 7 (nell’ex-Pastificio Cerere). Nel 1995 pubblica insieme a Claudia
Manciocco un saggio antropologico sul culto dell’antenato: Una casa senza porte. Nel
1997 in occasione del Festival dei Due Mondi, presenta 7 light box presso le ex Carceri
Sant’Uffizio a Spoleto. Nel 1998 Lidia Reghini di Pontremoli pubblica il saggio: Primitivi
urbani. Antropologia dell’arte presente, riconoscendo Luigi Manciocco come uno degli
esponenti della New Trend “Primitivi Urbani”. Nel 2001 partecipa alla rassegna Il Pianeta
Carta nel III° Millennio al Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma (MAT).
Nello stesso museo organizza e presiede il convegno Male d’Artista. Un Dono Misterioso
al quale partecipano artisti, poeti, antropologi, storici dell’arte, tra i quali Mario Luzi,
Luigi Ontani, Luca Maria Patella, Vettor Pisani, Luigi M. Lombardi Satriani, Alain Elkann.
Nel 2006 pubblica il saggio L’incanto e l’arcano. Nel 2007 pubblica insieme a Luca Ma
ria Patella il libro d’artista Occhi vis-à-vis. Attualmente continua la collaborazione con la
rivista Zeta
.
5
2015 Goethes Farbenlehre, Ein Kaleidoskop zeitgenössischer Kunst, Artistes
Contemporains de France, d’Europe et d’Ailleurs, a cura di Gérard G. Le
maire. Institut Français, Mainz.
Les Cafés Littéraires de Paris á Milan, a cura di Gérard G. Lemaire. Institut
Français, Milano.
2014 Liturgia dello sguardo (solo exhibition) a cura di Gianluca Marziani. Palazzo
Collicola, Spoleto (PG)
2010 Miracle (solo exhibition) video e azione performativa. Macro, Roma.
2009 Miracle (solo exhibition) a cura di Luca Beatrice. Museo Civico Chiesa S. Anto
nio, Cascia (PG).
2008 Liberons les enfants de la guerre, Exposition Sagome 547. Quai d’Orsay,
Paris.
2007 Occhi (solo exhibition, in collaborazione con Inga-Pin Gallery) a cura di Pierluigi Basso
e Luca Beatrice, Palazzo Comunale, Sala degli Ori, Spoleto (PG)
1995 Beyond the Visible (solo exhibition). Scuola d’Italia, New York.
Beyond the Visible (solo exhibition). De Bellis Foundation, San Francisco.
1994 Beyond the Visible (solo exhibition). Katariina Gallery, Helsinki.
1994 Particola. La Linea del Bianco, a cura di Vittoria Biasi e Stefania Severi. Gal
leria Miralli, Viterbo.
1992 In Calce. Mare Bianco (installazione, solo exhibition) Studio Panigati, Milano.
1991 Rilascia un’intervista sugli ultimi Lavori Bianchi alla rivista d’arte Artspeak.
In catalogo: Museum of Modern Art (Moma) Library, New York.
Un punto per Piero/A point for Piero (group exhibition) a cura di G. Chiesa -
C. Capponi. Scuola d’Italia, New York. (Nell‘occasione appare in un ser-
vizio di Raffaello Siniscalco della Rai Corporation New York, trasmesso in
Italia il 13 dicembre nel programma di RAI 3 “Il Circolo delle 12”).
1990 Inchoo, To begin. Recent art works (solo exhibition) Atlantic Gallery, 591
Broadway, New York.
.
7
Angela Madesani, storica dell’arte. Insegna all’Accademia di Brera e all’Istituto
Europeo del Design di Milano. Ha curato numerose mostre presso istituzioni
pubbliche e private italiane e straniere, collabora con alcune testate di settore.
È autrice, tra l’altro, del volume Le icone fluttuanti Storia del cinema d’artista e
della videoarte in Italia, e Storia della fotografia per i tipi di Bruno Mondadori.
È autrice di numerosi volumi di prestigiosi autori fra i quali: Gabriele Basilico,
Giuseppe Cavalli, Franco Vaccari, Vincenzo Castella, Francesco Jodice, Anne e
Patrick Poirier, Luigi Ghirri. Ha recentemente curato un volume sugli scritti d’arte
di Giuseppe Ungaretti.
La mostra analizza il tema del misticismo sacro, nel rapporto artistico e in-
tellettuale tra Yves Klein e Dino Buzzati, con particolare riguardo a Santa
Rita da Cascia e all’influenza di questa figura sull’opera dell’artista francese
e dello scrittore bellunese.
Protagonisti del lavoro, che verrà appositamente realizzato per l’occasione,
sono infatti Santa Rita, Yves Klein e Dino Buzzati.
Yves Klein è uno dei più grandi artisti del XX secolo, scomparso nel 1962 a soli
34 anni. Originario di Nizza era stato educato al culto di Santa Rita in famiglia,
sin da bambino. Nel 1961, in forma anonima, lascia al convento delle suore a Ca-
scia, luogo della Santa, un ex voto, un’opera straordinaria, in cui è la summa del
suo lavoro. L’opera verrà scoperta come sua solo alcuni anni più tardi, e da quel
momento conservata come una preziosa reliquia.
Il terzo protagonista della storia è lo scrittore Dino Buzzati, che ha conosciuto e
frequentato Klein, che gli aveva ceduto una Zona di sensibilità pittorica imma-
teriale. Cessione che aveva visto i due uomini protagonisti di un’azione lungo la
Senna pochi mesi prima della morte dell’artista. Ma il loro incontro è presumibil-
mente da ascriversi già alcuni anni prima, nel 1957, quando il giovane francese
espone la sua opera a Milano alla Galleria Apollinaire. Buzzati era inviato del
Corriere della sera, sulle cui pagine scrisse anche di arte e cultura. L’ultimo rac-
conto dello scrittore bellunese, intitolato I miracoli di Val Morel narra, appunto,
di miracoli immaginari che la tradizione popolare attribuisce alla santa umbra. Le
vicende sono ambientate a Valmorel e nei dintorni, presso la località di Limana.
Protagonista dell’opera è lo scrittore stesso alla ricerca del santuario dedicato a
Santa Rita, che non riesce a trovare in forma architettonica. Scopre invece che si
tratta di un grande masso ricoperto di ex voto. Ex voto disegnati dallo scrittore,
che sono stati raccolti insieme al volume, pubblicato nel 1971, poco prima della
sua morte, e che nel 1970 sono stati proposti a Venezia, alla galleria Cardazzo.
Uno di essi era esposto in una piccola cappella, nei pressi di Valmorel, ma è poi
stato trasferito nel Palazzo Comunale di Limana.
11
Nello spazio espositivo del “Cubo di Botta” di Palazzo Crepadona, Manciocco
realizza una videoinstallazione site-specific:
EX VOTO
Santa Rita - Dino Buzzati - Yves Klein
video in multiproiezione
disco bianco, goccia di sangue (diametro cm. 177)
disco nero, api dorate (diametro cm. 177)
SANTA
SCIAME
Una complessa opera site-specific, su tre pareti la proiezione in loop dei tre vi-
deo realizzati su Santa Rita da Cascia - Dino Buzzati - Yves Klein. Sulla quarta
parete, lungo la diagonale di uno dei finestroni della prima fila in basso, un disco
bianco con goccia di sangue, un chiaro simbolo della stigmata ricevuta da Santa
Rita sulla fronte, ma anche riferimento al misticismo cosmico di Yves Klein, in
quanto il cerchio, simbolo di perfezione, posizionato su un unico punto a terra,
rappresenta anche il collegamento col cielo, evidente richiamo alla spiritualità
che sottende all’intero progetto e ai fatti che lo hanno generato.
Sulla parete opposta, in un angolo al di sotto dei due schermi, è posizionato
un disco nero con api dorate appositamente realizzate dall’artista. Lo spazio è
attraversato da un fascio di luce. Nella più antica tradizione le api si collegano a
Santa Rita e al primo miracolo attribuitole, quando era ancora una bambina. Api
che con la loro operosità sono modello di vita cristiana.
(Roma). Autore di due saggi di antropologia. Recentemente si è occupato del
sodalizio tra Yves Klein e Dino Buzzati, anche in relazione a Santa Rita, dedi
cando a questo tema alcuni articoli pubblicati su Zeta, Rivista Internazionale di
Poesia e Ricerche, Campanotto Editore, Udine.
Breve biografia. Negli anni ’70 è stato allievo di Carlo Levi, scrittore e pittore. Durante la
presidenza di Linuccia Saba, si è occupato delle relazioni esterne della Fondazione Levi.
Docente di Progettazione Scultura e Decorazione Plastica nei Licei Artistici di Roma. Nei
primi anni ’90 inizia due ricerche parallele: una sulle scienze antropologiche, l’altra nel
campo della sperimentazione con environment ed installazioni sulla poetica del bianco
e del monocromo. Nel 1990 espone alcuni lavori bianchi in una personale all’Atlantic
Gallery (New York). Effettua, quindi, viaggi di studio negli Stati Uniti. Durante uno di
questi conosce Margot Palmer, direttore di Artspeak, che lo introduce negli ambienti
intellettuali di New York, e gli affida la redazione romana della rivista. Tra il 1990 e il 1992
ha collaborato con brevi saggi sulla rivista D’Ars, sotto la direzione di Pierre Restany. Nel
1993, con Luigi Campanelli, Domenico Giovannini e Marco Mataloni, compone un team
redazionale, pubblicando la serie dei Quaderni di Studio Aperto dell’omonima galle
ria in via degli Ausoni 7 (nell’ex-Pastificio Cerere). Nel 1995 pubblica insieme a Claudia
Manciocco un saggio antropologico sul culto dell’antenato: Una casa senza porte. Nel
1997 in occasione del Festival dei Due Mondi, presenta 7 light box presso le ex Carceri
Sant’Uffizio a Spoleto. Nel 1998 Lidia Reghini di Pontremoli pubblica il saggio: Primitivi
urbani. Antropologia dell’arte presente, riconoscendo Luigi Manciocco come uno degli
esponenti della New Trend “Primitivi Urbani”. Nel 2001 partecipa alla rassegna Il Pianeta
Carta nel III° Millennio al Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma (MAT).
Nello stesso museo organizza e presiede il convegno Male d’Artista. Un Dono Misterioso
al quale partecipano artisti, poeti, antropologi, storici dell’arte, tra i quali Mario Luzi,
Luigi Ontani, Luca Maria Patella, Vettor Pisani, Luigi M. Lombardi Satriani, Alain Elkann.
Nel 2006 pubblica il saggio L’incanto e l’arcano. Nel 2007 pubblica insieme a Luca Ma
ria Patella il libro d’artista Occhi vis-à-vis. Attualmente continua la collaborazione con la
rivista Zeta
.
5
2015 Goethes Farbenlehre, Ein Kaleidoskop zeitgenössischer Kunst, Artistes
Contemporains de France, d’Europe et d’Ailleurs, a cura di Gérard G. Le
maire. Institut Français, Mainz.
Les Cafés Littéraires de Paris á Milan, a cura di Gérard G. Lemaire. Institut
Français, Milano.
2014 Liturgia dello sguardo (solo exhibition) a cura di Gianluca Marziani. Palazzo
Collicola, Spoleto (PG)
2010 Miracle (solo exhibition) video e azione performativa. Macro, Roma.
2009 Miracle (solo exhibition) a cura di Luca Beatrice. Museo Civico Chiesa S. Anto
nio, Cascia (PG).
2008 Liberons les enfants de la guerre, Exposition Sagome 547. Quai d’Orsay,
Paris.
2007 Occhi (solo exhibition, in collaborazione con Inga-Pin Gallery) a cura di Pierluigi Basso
e Luca Beatrice, Palazzo Comunale, Sala degli Ori, Spoleto (PG)
1995 Beyond the Visible (solo exhibition). Scuola d’Italia, New York.
Beyond the Visible (solo exhibition). De Bellis Foundation, San Francisco.
1994 Beyond the Visible (solo exhibition). Katariina Gallery, Helsinki.
1994 Particola. La Linea del Bianco, a cura di Vittoria Biasi e Stefania Severi. Gal
leria Miralli, Viterbo.
1992 In Calce. Mare Bianco (installazione, solo exhibition) Studio Panigati, Milano.
1991 Rilascia un’intervista sugli ultimi Lavori Bianchi alla rivista d’arte Artspeak.
In catalogo: Museum of Modern Art (Moma) Library, New York.
Un punto per Piero/A point for Piero (group exhibition) a cura di G. Chiesa -
C. Capponi. Scuola d’Italia, New York. (Nell‘occasione appare in un ser-
vizio di Raffaello Siniscalco della Rai Corporation New York, trasmesso in
Italia il 13 dicembre nel programma di RAI 3 “Il Circolo delle 12”).
1990 Inchoo, To begin. Recent art works (solo exhibition) Atlantic Gallery, 591
Broadway, New York.
.
7
Angela Madesani, storica dell’arte. Insegna all’Accademia di Brera e all’Istituto
Europeo del Design di Milano. Ha curato numerose mostre presso istituzioni
pubbliche e private italiane e straniere, collabora con alcune testate di settore.
È autrice, tra l’altro, del volume Le icone fluttuanti Storia del cinema d’artista e
della videoarte in Italia, e Storia della fotografia per i tipi di Bruno Mondadori.
È autrice di numerosi volumi di prestigiosi autori fra i quali: Gabriele Basilico,
Giuseppe Cavalli, Franco Vaccari, Vincenzo Castella, Francesco Jodice, Anne e
Patrick Poirier, Luigi Ghirri. Ha recentemente curato un volume sugli scritti d’arte
di Giuseppe Ungaretti.
La mostra analizza il tema del misticismo sacro, nel rapporto artistico e in-
tellettuale tra Yves Klein e Dino Buzzati, con particolare riguardo a Santa
Rita da Cascia e all’influenza di questa figura sull’opera dell’artista francese
e dello scrittore bellunese.
Protagonisti del lavoro, che verrà appositamente realizzato per l’occasione,
sono infatti Santa Rita, Yves Klein e Dino Buzzati.
Yves Klein è uno dei più grandi artisti del XX secolo, scomparso nel 1962 a soli
34 anni. Originario di Nizza era stato educato al culto di Santa Rita in famiglia,
sin da bambino. Nel 1961, in forma anonima, lascia al convento delle suore a Ca-
scia, luogo della Santa, un ex voto, un’opera straordinaria, in cui è la summa del
suo lavoro. L’opera verrà scoperta come sua solo alcuni anni più tardi, e da quel
momento conservata come una preziosa reliquia.
Il terzo protagonista della storia è lo scrittore Dino Buzzati, che ha conosciuto e
frequentato Klein, che gli aveva ceduto una Zona di sensibilità pittorica imma-
teriale. Cessione che aveva visto i due uomini protagonisti di un’azione lungo la
Senna pochi mesi prima della morte dell’artista. Ma il loro incontro è presumibil-
mente da ascriversi già alcuni anni prima, nel 1957, quando il giovane francese
espone la sua opera a Milano alla Galleria Apollinaire. Buzzati era inviato del
Corriere della sera, sulle cui pagine scrisse anche di arte e cultura. L’ultimo rac-
conto dello scrittore bellunese, intitolato I miracoli di Val Morel narra, appunto,
di miracoli immaginari che la tradizione popolare attribuisce alla santa umbra. Le
vicende sono ambientate a Valmorel e nei dintorni, presso la località di Limana.
Protagonista dell’opera è lo scrittore stesso alla ricerca del santuario dedicato a
Santa Rita, che non riesce a trovare in forma architettonica. Scopre invece che si
tratta di un grande masso ricoperto di ex voto. Ex voto disegnati dallo scrittore,
che sono stati raccolti insieme al volume, pubblicato nel 1971, poco prima della
sua morte, e che nel 1970 sono stati proposti a Venezia, alla galleria Cardazzo.
Uno di essi era esposto in una piccola cappella, nei pressi di Valmorel, ma è poi
stato trasferito nel Palazzo Comunale di Limana.
11
Nello spazio espositivo del “Cubo di Botta” di Palazzo Crepadona, Manciocco
realizza una videoinstallazione site-specific:
EX VOTO
Santa Rita - Dino Buzzati - Yves Klein
video in multiproiezione
disco bianco, goccia di sangue (diametro cm. 177)
disco nero, api dorate (diametro cm. 177)
SANTA
SCIAME
Una complessa opera site-specific, su tre pareti la proiezione in loop dei tre vi-
deo realizzati su Santa Rita da Cascia - Dino Buzzati - Yves Klein. Sulla quarta
parete, lungo la diagonale di uno dei finestroni della prima fila in basso, un disco
bianco con goccia di sangue, un chiaro simbolo della stigmata ricevuta da Santa
Rita sulla fronte, ma anche riferimento al misticismo cosmico di Yves Klein, in
quanto il cerchio, simbolo di perfezione, posizionato su un unico punto a terra,
rappresenta anche il collegamento col cielo, evidente richiamo alla spiritualità
che sottende all’intero progetto e ai fatti che lo hanno generato.
Sulla parete opposta, in un angolo al di sotto dei due schermi, è posizionato
un disco nero con api dorate appositamente realizzate dall’artista. Lo spazio è
attraversato da un fascio di luce. Nella più antica tradizione le api si collegano a
Santa Rita e al primo miracolo attribuitole, quando era ancora una bambina. Api
che con la loro operosità sono modello di vita cristiana.
14
maggio 2016
Luigi Manciocco – Relazioni Possibili
Dal 14 maggio all'otto giugno 2016
arte contemporanea
Location
PALAZZO CREPADONA
Belluno, Via Ripa, 3, (Belluno)
Belluno, Via Ripa, 3, (Belluno)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 17.00 / 19.30
sabato e domenica 10.00 / 12.30 - 17.00 / 19.30
Vernissage
14 Maggio 2016, h 18
Autore
Curatore