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Luigi Marengo – I segni di Luigi Marengo
È la prima mostra omaggio che Gallarate dedica a Marengo, con la preziosa collaborazione dell’Archivio Luigi Marengo.
Comunicato stampa
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È la prima mostra omaggio che Gallarate dedica a Luigi Marengo dalla sua scomparsa il 6 gennaio scorso. Lo Spazio Zero in collaborazione con l’Archivio Luigi Marengo presenta la mostra “I segni di Luigi Marengo” con le ultime opere dedicate all’arte segnica.
Artista attivo nel panorama dell’arte della provincia di Varese, non solo come autore ma come promotore d’arte e cultura, Marengo ha dedicato tutta la sua vita all’arte, condividendola con alcuni grandi maestri come Tadini, Fontana e Baj, con i quali trascorreva giornate intere a parlare d’arte e dedicandosi ad una ricerca originale del segno astratto fatto di colore, luce e impronta sulla tela, tesa a raccontare una figura, una storia o una emozione.
Nelle ultime opere i segni sono meno dettati dal pensiero e più legati all’istinto, più sciolti e spontanei e le pennellate diventano echi di pensieri lontani. Il segno istintivo è un valore individuale presente in ogni persona, che si rifà ad un periodo primordiale che ha vissuto l’uomo prima della scrittura e della comunicazione come lo conosciamo oggi. Quindi il segno è importante in quanto impronta antica e individuale dell’uomo. Dal segno istintivo è nata successivamente la scrittura e questa è la ricerca che ha sviluppato Luigi Marengo in tutta la sua vita.
«Sono passato ad una ricerca segnica – spiegava lo stesso Marengo - verso la scoperta dell’archetipo umano e all’esistenza dell’uomo. In questa ricerca accostavo il segno istintivo gestuale a superfici reali, tratte cioè dalla osservazione dei muri riportati trasfigurati sulla tela da dipingere. In questo modo l’intervento gestuale veniva riportato ad una dimensione reale, oggettiva». La sua instancabile promozione dell’arte non è mai venuta meno anche negli ultimi anni, collaborando attivamente con Metamusa nell’organizzazione delle mostre allo Spazio Zero.
Luigi Marengo nasce a Gallarate nel 1928. Nel 1950 inizia la Pittura “informale segnica” da lui definita “istintivismo del segno”. La Camera dei deputati lo premia con medaglia d’Oro. Partecipa ad importanti Mostre Nazionali; nel 1966 è invitato al Premio Nazionale Città di Gallarate, la sua Opera è premiata e andrà a far parte del patrimonio Artistico della Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate. Nello stesso anno, è invitato alla “Rassegna della giovane pittura Milanese”. Nel 1972 è di nuovo invitato al Premio Nazionale Città di Gallarate, dedicato all’arte sperimentale. Nel 1981 è invitato alla Mostra dedicata al Contributo dei Pittori della Provincia di Varese per l’Arte Italiana di questo secolo, svoltasi a Villa Mirabello Musei Civici di Varese. Nel 1985 il Museo del Gran Palais di Parigi, lo invita alla Mostra Internazionale del “Segno e scrittura”. Dal 1970 fa parte dei Pittori Professionisti della Provincia di Varese. Fa parte dei Promotori del Premio Nazionale “Città di Gallarate” e collabora attivamente con la Galleria d’Arte Moderna.
È stato Docente presso l’Accademia del restauro “Aldo Galli” di Como, ed ha collaborato al Libro “COLORE” edito dall’Accademia. Luigi marengo si spegne Gallarate il 6 gennaio 2010.
L’Archivio Luigi Marengo è stato costituito nel 2006 per iniziativa dello stesso pittore Luigi Marengo e dal nipote Stefano Marengo che ne cura direttamente le opere. L’Archivio Luigi Marengo si propone di assicurare la tutela del patrimonio artistico di Luigi Marengo, promuovendo a livello Nazionale e Internazionale l’organizzazione di mostre e di ogni altra iniziativa volta alla promozione e divulgazione delle opere, prendendo le misure necessarie anche di origine legale contro eventuali falsi o illeciti. Inoltre l’Archivio Luigi Marengo ha l’autorità del riconoscimento , la custodia e la registrazione delle opere. L’Archivio Luigi Marengo provvede inoltre alla conservazione e tutela del materiale d’archivio della biblioteca e di tutto il materiale di stampa relativo all’opera artistica e alla biografia di Luigi Marengo.
Artista attivo nel panorama dell’arte della provincia di Varese, non solo come autore ma come promotore d’arte e cultura, Marengo ha dedicato tutta la sua vita all’arte, condividendola con alcuni grandi maestri come Tadini, Fontana e Baj, con i quali trascorreva giornate intere a parlare d’arte e dedicandosi ad una ricerca originale del segno astratto fatto di colore, luce e impronta sulla tela, tesa a raccontare una figura, una storia o una emozione.
Nelle ultime opere i segni sono meno dettati dal pensiero e più legati all’istinto, più sciolti e spontanei e le pennellate diventano echi di pensieri lontani. Il segno istintivo è un valore individuale presente in ogni persona, che si rifà ad un periodo primordiale che ha vissuto l’uomo prima della scrittura e della comunicazione come lo conosciamo oggi. Quindi il segno è importante in quanto impronta antica e individuale dell’uomo. Dal segno istintivo è nata successivamente la scrittura e questa è la ricerca che ha sviluppato Luigi Marengo in tutta la sua vita.
«Sono passato ad una ricerca segnica – spiegava lo stesso Marengo - verso la scoperta dell’archetipo umano e all’esistenza dell’uomo. In questa ricerca accostavo il segno istintivo gestuale a superfici reali, tratte cioè dalla osservazione dei muri riportati trasfigurati sulla tela da dipingere. In questo modo l’intervento gestuale veniva riportato ad una dimensione reale, oggettiva». La sua instancabile promozione dell’arte non è mai venuta meno anche negli ultimi anni, collaborando attivamente con Metamusa nell’organizzazione delle mostre allo Spazio Zero.
Luigi Marengo nasce a Gallarate nel 1928. Nel 1950 inizia la Pittura “informale segnica” da lui definita “istintivismo del segno”. La Camera dei deputati lo premia con medaglia d’Oro. Partecipa ad importanti Mostre Nazionali; nel 1966 è invitato al Premio Nazionale Città di Gallarate, la sua Opera è premiata e andrà a far parte del patrimonio Artistico della Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate. Nello stesso anno, è invitato alla “Rassegna della giovane pittura Milanese”. Nel 1972 è di nuovo invitato al Premio Nazionale Città di Gallarate, dedicato all’arte sperimentale. Nel 1981 è invitato alla Mostra dedicata al Contributo dei Pittori della Provincia di Varese per l’Arte Italiana di questo secolo, svoltasi a Villa Mirabello Musei Civici di Varese. Nel 1985 il Museo del Gran Palais di Parigi, lo invita alla Mostra Internazionale del “Segno e scrittura”. Dal 1970 fa parte dei Pittori Professionisti della Provincia di Varese. Fa parte dei Promotori del Premio Nazionale “Città di Gallarate” e collabora attivamente con la Galleria d’Arte Moderna.
È stato Docente presso l’Accademia del restauro “Aldo Galli” di Como, ed ha collaborato al Libro “COLORE” edito dall’Accademia. Luigi marengo si spegne Gallarate il 6 gennaio 2010.
L’Archivio Luigi Marengo è stato costituito nel 2006 per iniziativa dello stesso pittore Luigi Marengo e dal nipote Stefano Marengo che ne cura direttamente le opere. L’Archivio Luigi Marengo si propone di assicurare la tutela del patrimonio artistico di Luigi Marengo, promuovendo a livello Nazionale e Internazionale l’organizzazione di mostre e di ogni altra iniziativa volta alla promozione e divulgazione delle opere, prendendo le misure necessarie anche di origine legale contro eventuali falsi o illeciti. Inoltre l’Archivio Luigi Marengo ha l’autorità del riconoscimento , la custodia e la registrazione delle opere. L’Archivio Luigi Marengo provvede inoltre alla conservazione e tutela del materiale d’archivio della biblioteca e di tutto il materiale di stampa relativo all’opera artistica e alla biografia di Luigi Marengo.
12
dicembre 2010
Luigi Marengo – I segni di Luigi Marengo
Dal 12 dicembre 2010 al 06 gennaio 2011
arte contemporanea
Location
SPAZIO ZERO
Gallarate, Via Scipione Ronchetti, 6, (Varese)
Gallarate, Via Scipione Ronchetti, 6, (Varese)
Orario di apertura
da martedì a sabato 17.00-19.00,
domenica 10.00-12.00/17.00-19.00; lunedì chiuso
Vernissage
12 Dicembre 2010, ore 11
Ufficio stampa
METAMUSA
Autore