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Luigi Mormorelli
Scultore dalle linee purissime si espresse, dagli anni ’70 in poi, prediligendo la verticalità di elaborati che rappresentano la sintesi e l’essenzialità di un linguaggio espressivo-culturale che trae le sue origini dalle culture primitive dei popoli del Sud America
Comunicato stampa
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Luigi Mormorelli (Pisa 1921 – Strettoia 1994) Ingegnere, progettò e brevettò macchine per utensili, ma anche poeta, pittore e scultore. Uomo di grande cultura, dagli anni ’50 si dedicò all’arte prediligendo la pittura. Ha operato in Versilia dalla fine degli anni ‘60 e partecipato ad importanti e selettive esposizioni personali e collettive in Italia ed in Francia. Nel 1966 si trasferì a Parigi dove conobbe Moravia, Giani, Buzzati.
Scultore dalle linee purissime si espresse, dagli anni ’70 in poi, prediligendo la verticalità di elaborati che rappresentano la sintesi e l’essenzialità di un linguaggio espressivo-culturale che trae le sue origini dalle culture primitive dei popoli del Sud America dove l’artista, sul finire degli anni ’60, effettuò un lungo viaggio per scoprirne il “Mana”, lo spirito che risiede nelle divinità primitive.
Tornato in Italia, trasportò nelle sue statue stele simbolismi ascensionali ed allusioni votive che emergono dalla massa scultorea disponendosi verso l’alto, verso una sacralità che apre il suo dialogo con la spazialità dell’infinito.
Senza dubbio l’artista riflette sulla lezione di Brancusi, (e chi poteva non farlo negli anni ’60 e ’70 ?) perciò l’intensità del significato simbolico e formale si esprime nella purezza di un’astrazione che, di fatto, ne rappresenta la concezione creativa.
Mormorelli affrontò la scultura, definita da Carlo Giulio Argan “più colta che dotta”, come una forma assoluta, compatta, portatrice di ataviche memorie che tende a risolvere ogni significato nella sua relazione con lo spazio dove le armoniose e avvolgenti figure si stagliano in tutta la loro nitidezza formale per trasmettere messaggi primordiali rivisitati in chiave astratta.
Enrica Frediani
La mostra è stata realizzata grazie al contributo di Salt , con l’adesione dell’ International Council Of Museums, Regione Toscana, Toscana Musei, Edumusei, ArteFare, APT Versilia e APT Marina di Massa.
Scultore dalle linee purissime si espresse, dagli anni ’70 in poi, prediligendo la verticalità di elaborati che rappresentano la sintesi e l’essenzialità di un linguaggio espressivo-culturale che trae le sue origini dalle culture primitive dei popoli del Sud America dove l’artista, sul finire degli anni ’60, effettuò un lungo viaggio per scoprirne il “Mana”, lo spirito che risiede nelle divinità primitive.
Tornato in Italia, trasportò nelle sue statue stele simbolismi ascensionali ed allusioni votive che emergono dalla massa scultorea disponendosi verso l’alto, verso una sacralità che apre il suo dialogo con la spazialità dell’infinito.
Senza dubbio l’artista riflette sulla lezione di Brancusi, (e chi poteva non farlo negli anni ’60 e ’70 ?) perciò l’intensità del significato simbolico e formale si esprime nella purezza di un’astrazione che, di fatto, ne rappresenta la concezione creativa.
Mormorelli affrontò la scultura, definita da Carlo Giulio Argan “più colta che dotta”, come una forma assoluta, compatta, portatrice di ataviche memorie che tende a risolvere ogni significato nella sua relazione con lo spazio dove le armoniose e avvolgenti figure si stagliano in tutta la loro nitidezza formale per trasmettere messaggi primordiali rivisitati in chiave astratta.
Enrica Frediani
La mostra è stata realizzata grazie al contributo di Salt , con l’adesione dell’ International Council Of Museums, Regione Toscana, Toscana Musei, Edumusei, ArteFare, APT Versilia e APT Marina di Massa.
15
novembre 2008
Luigi Mormorelli
Dal 15 novembre al 12 dicembre 2008
arte contemporanea
Location
CASA MUSEO UGO GUIDI
Forte Dei Marmi, Via Matteo Civitali, 33, (Lucca)
Forte Dei Marmi, Via Matteo Civitali, 33, (Lucca)
Orario di apertura
su appuntamento
Vernissage
15 Novembre 2008, ore 16
Autore