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Luigi Penasa – Attese
Alla base del lavoro dell’artista trentino c’è la ricerca di un linguaggio minimale, fatto di sottrazioni, svuotamenti, denudamenti: un tentativo di comunicare in modo intimo e immediato, di offrire porte d’accesso a tracce di esperienze celate nella memoria di ognuno
Comunicato stampa
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Sono volti che spalancano il loro sguardo sul mondo, corpi eterei, capelli ondeggianti, raccolti in trecce o stretti fra le dita, mani che afferrano, accarezzano, sfiorano, parlano. Sono bocche chiuse in un silenzio composto. La mostra Attese, che inaugura allo Studio d’Arte Andromeda sabato 25 febbraio alle 18.00, presenta una compatta selezione delle opere pittoriche più recenti di Luigi Penasa.
Alla base del lavoro dell’artista trentino c’è la ricerca di un linguaggio minimale, fatto di sottrazioni, svuotamenti, denudamenti: un tentativo di comunicare in modo intimo e immediato, di offrire porte d’accesso a tracce di esperienze celate nella memoria di ognuno.
Sulla tela, la figura umana - vera protagonista della composizione - fluttua in uno spazio sospeso, acceso da colori e forme, motivi decorativi, forse segni tribali, forse echi di una natura lontana. La mano dell’artista traccia il contorno di corpi che si compongono e ricompongono in un meccanismo di gioco ad incastri: le dita che attorcigliano i capelli della donna al centro del quadro non hanno lo stesso colore dell’incarnato del viso, due volti si incontrano per formarne uno, una palpebra socchiusa sembra essersi appoggiata sull’occhio dell’uomo che getta il suo sguardo al dì là della tela, alla ricerca di un contatto “pelle contro pelle” con l’osservatore...
Alla base del lavoro dell’artista trentino c’è la ricerca di un linguaggio minimale, fatto di sottrazioni, svuotamenti, denudamenti: un tentativo di comunicare in modo intimo e immediato, di offrire porte d’accesso a tracce di esperienze celate nella memoria di ognuno.
Sulla tela, la figura umana - vera protagonista della composizione - fluttua in uno spazio sospeso, acceso da colori e forme, motivi decorativi, forse segni tribali, forse echi di una natura lontana. La mano dell’artista traccia il contorno di corpi che si compongono e ricompongono in un meccanismo di gioco ad incastri: le dita che attorcigliano i capelli della donna al centro del quadro non hanno lo stesso colore dell’incarnato del viso, due volti si incontrano per formarne uno, una palpebra socchiusa sembra essersi appoggiata sull’occhio dell’uomo che getta il suo sguardo al dì là della tela, alla ricerca di un contatto “pelle contro pelle” con l’osservatore...
25
febbraio 2012
Luigi Penasa – Attese
Dal 25 febbraio al 25 marzo 2012
arte contemporanea
Location
STUDIO D’ARTE ANDROMEDA
Trento, Via Malpaga, 17, (Trento)
Trento, Via Malpaga, 17, (Trento)
Vernissage
25 Febbraio 2012, ore 18
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