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Luigi Profeta / Luigi Riva – Oltre l’immagine
doppia mostra personale di fotografia
Comunicato stampa
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comunicato stampa
Inaugurazione doppia mostra personale di fotografia
“oltre l’immagine”
L'obiettivo fotografico di Luigi Riva è un’estensione del suo senso visivo, proteso a penetrare i segni nascosti fra le pieghe di una realtà colta nelle molteplici crittografie del suo sentire. Il "chiaro" e lo "scuro" si alternano e si scambiano come in una danza di impercettibili colori. Luigi Riva, Nei suoi scatti riesce a cogliere l’impalpabilità del momento, la sensazione, nulla è mai come prima. Possiamo definire il lavoro di Riva, una ricerca continua e spasmodica, verso la perfezione dello scatto, fra tecnica e istinto. I suoi scatti sono metafore di una filosofia esistenziale, che sembra espressa da un occhio rivolto al passato, ma che si proietta verso il futuro. Il tempo è un’entità fisica che condiziona continuamente la nostra vita. Fin da ragazzo, sviluppa un senso fotografico, che lo porta fino ai giorni nostri, a sperimentare, a “giocare” nel suo laboratorio, nella sua camera oscura, con alambicchi, acidi, emulsioni spennellate su tavole di legno, che lui stesso crea ed elabora, e, ancora, i suoi scatti in bianconero, colorati a volte con pastelli, a volte con matite, sì, perché non ci si deve fermare mai, la sperimentazione, è il segreto, per ottenere risultati improbabili.
L. Profeta
“Per mettersi in viaggio c’è bisogno della nostalgia di qualcosa”(Susanna Tamaro)
E’ da questa frase che partirei per descrivere le sensazioni che ho avuto io, nel guardare per la prima volta gli scatti fotografici di Luigi Profeta .
Sensazioni che vanno oltre il tempo, circondando di nostalgia , quella vera, quella legata ai ricordi, quella che ti riporta al passato e che prendendoti per mano ti conduce in un viaggio fatto di sogni, di ricordi e di speranze talvolta offuscate.
La meraviglia di questi scatti fotografici, è che in ogni foto si legge una storia, luoghi di una memoria passata, che diventano luoghi di un presente , dove vecchi muri, vecchie porte, sembrano dar voce al presente, mentre giochi di luce e ombra racchiudono mondi fantastici, irriconoscibili e irripetibili.
Il prodigio di Luigi Profeta sta nel far rivivere quei luoghi abbandonati, luoghi deserti, colmi di solitudine , luoghi marchiati da antiche e chissà quali inverosimili sofferenze, che magicamente diventano luoghi parlanti dinnanzi ai nostri occhi.
Scrivendo questo testo, per un attimo ho avuto la sensazione di contraddirmi, come possono luoghi così lontani apparire così vicini? Come possono luoghi così abbandonati e sofferenti generare nostalgia ?
Profeta con questi scatti ci invita a percorrere un viaggio all'interno di noi stessi, fatto di nostalgia e stupore, viaggio all’interno di spazi che comunque ci appartengono poiché non siamo individui isolati ma facenti parte di un tutto, ciò che è stato è.
Prof.ssa M.Passadore
Inaugurazione doppia mostra personale di fotografia
“oltre l’immagine”
L'obiettivo fotografico di Luigi Riva è un’estensione del suo senso visivo, proteso a penetrare i segni nascosti fra le pieghe di una realtà colta nelle molteplici crittografie del suo sentire. Il "chiaro" e lo "scuro" si alternano e si scambiano come in una danza di impercettibili colori. Luigi Riva, Nei suoi scatti riesce a cogliere l’impalpabilità del momento, la sensazione, nulla è mai come prima. Possiamo definire il lavoro di Riva, una ricerca continua e spasmodica, verso la perfezione dello scatto, fra tecnica e istinto. I suoi scatti sono metafore di una filosofia esistenziale, che sembra espressa da un occhio rivolto al passato, ma che si proietta verso il futuro. Il tempo è un’entità fisica che condiziona continuamente la nostra vita. Fin da ragazzo, sviluppa un senso fotografico, che lo porta fino ai giorni nostri, a sperimentare, a “giocare” nel suo laboratorio, nella sua camera oscura, con alambicchi, acidi, emulsioni spennellate su tavole di legno, che lui stesso crea ed elabora, e, ancora, i suoi scatti in bianconero, colorati a volte con pastelli, a volte con matite, sì, perché non ci si deve fermare mai, la sperimentazione, è il segreto, per ottenere risultati improbabili.
L. Profeta
“Per mettersi in viaggio c’è bisogno della nostalgia di qualcosa”(Susanna Tamaro)
E’ da questa frase che partirei per descrivere le sensazioni che ho avuto io, nel guardare per la prima volta gli scatti fotografici di Luigi Profeta .
Sensazioni che vanno oltre il tempo, circondando di nostalgia , quella vera, quella legata ai ricordi, quella che ti riporta al passato e che prendendoti per mano ti conduce in un viaggio fatto di sogni, di ricordi e di speranze talvolta offuscate.
La meraviglia di questi scatti fotografici, è che in ogni foto si legge una storia, luoghi di una memoria passata, che diventano luoghi di un presente , dove vecchi muri, vecchie porte, sembrano dar voce al presente, mentre giochi di luce e ombra racchiudono mondi fantastici, irriconoscibili e irripetibili.
Il prodigio di Luigi Profeta sta nel far rivivere quei luoghi abbandonati, luoghi deserti, colmi di solitudine , luoghi marchiati da antiche e chissà quali inverosimili sofferenze, che magicamente diventano luoghi parlanti dinnanzi ai nostri occhi.
Scrivendo questo testo, per un attimo ho avuto la sensazione di contraddirmi, come possono luoghi così lontani apparire così vicini? Come possono luoghi così abbandonati e sofferenti generare nostalgia ?
Profeta con questi scatti ci invita a percorrere un viaggio all'interno di noi stessi, fatto di nostalgia e stupore, viaggio all’interno di spazi che comunque ci appartengono poiché non siamo individui isolati ma facenti parte di un tutto, ciò che è stato è.
Prof.ssa M.Passadore
04
maggio 2019
Luigi Profeta / Luigi Riva – Oltre l’immagine
Dal 04 al 16 maggio 2019
fotografia
Location
CLICK ART
Cormano, Via Giuseppe Dall'occo, 1, (Milano)
Cormano, Via Giuseppe Dall'occo, 1, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 9.30-12 e 15-19
domenica ore 10-12.30
Vernissage
4 Maggio 2019, ore 17.30
Autore