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Luigi Rabbito – Meccanico
L’artista dipinge gli ingranaggi, gli ingorghi, gli attrezzi dell’uomo con la stessa passione che Buonarroti riservava ai muscoli, alle torsioni
Comunicato stampa
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Sarà il Contenitore di emozioni di Angiolucci, in piazza Trento a Catania, a ospitare, il prossimo 18 giugno alle 22, il primo vernissage della mostra Rabbito Luigi: meccanico, trenta oli su tela che nei prossimi mesi saranno presentati prima a Genova e poi in Catalogna, a Barcellona.
Rabbito, comisano di 40 anni, che, estremamente schivo, si definisce “un nessuno”, come spiega Michela Vittoria Sanfelici, curatrice della mostra, nel corso della sua carriera dapprima “cerca di far propria la lezione sciclitana dei Guccione, Alvarez, La Cognata”. Ma poi i sereni paesaggi iblei mutano, perché “la testa è affollata da immagini meccaniche, il nuovo scenario della sua terra, trattori isolati, betoniere, api, rulli e macchine, macchine luccicanti...”. Il risultato è di grandissimo impatto emotivo, poiché Rabbito “dipinge gli ingranaggi, gli ingorghi, gli attrezzi dell’uomo con la stessa passione che Buonarroti riservava ai muscoli, alle torsioni”.
Ecco dunque, come sottolinea il saggista e critico Massimo Onofri, tra gli scopritori di Rabbito, “rubinetti e manopole, transistor, benne, estintori, compressori, interruttori, tubature e tondelli. E ancora: trattori, rulli, escavatori, camion, autobus, rimorchiatori, automobili fuori corso, furgoncini aperti e motociclette. Talvolta accompagnati da lacerti di scrittura con fatica decifrabili. E poi la solita, pastosa, invasiva, prepotenza del colore” Non ha dubbi, Onofri: “l’originalità di Luigi Rabbito sta tutta qui, nel pittore meccanico appunto”. Attenzione, però: “i suoi oggetti sono la testimonianza resistente d’una nobiltà del fare che è già d’un altro tempo. Un tempo di cui è, come pittore, l’ultimo eroe: forse l’unico possibile”.
La mostra sulle opere di questo artista “ultra rinascimentale” potrà dare a Catania, come ha sottolineato Claudio Angiolucci, raro esempio di imprenditore-mecenate, “l’opportunità di scoprire un artista realmente nuovo e del quale sentiremo molto parlare in futuro grazie anche alla sinergia che siamo riusciti a realizzare con intellettuali di prim’ordine”.
Le opere esposte sono raccolte in un elegante catalogo della Galatea editrice con saggi dei professori Massimo Onofri e Michela Vittoria Sanfelici, dell’architetto del paesaggio Stefania Marletta e del dottor Franco Milone, presidente emerito di Miart, la fiera internazionale d’arte di Milano.
Rabbito, comisano di 40 anni, che, estremamente schivo, si definisce “un nessuno”, come spiega Michela Vittoria Sanfelici, curatrice della mostra, nel corso della sua carriera dapprima “cerca di far propria la lezione sciclitana dei Guccione, Alvarez, La Cognata”. Ma poi i sereni paesaggi iblei mutano, perché “la testa è affollata da immagini meccaniche, il nuovo scenario della sua terra, trattori isolati, betoniere, api, rulli e macchine, macchine luccicanti...”. Il risultato è di grandissimo impatto emotivo, poiché Rabbito “dipinge gli ingranaggi, gli ingorghi, gli attrezzi dell’uomo con la stessa passione che Buonarroti riservava ai muscoli, alle torsioni”.
Ecco dunque, come sottolinea il saggista e critico Massimo Onofri, tra gli scopritori di Rabbito, “rubinetti e manopole, transistor, benne, estintori, compressori, interruttori, tubature e tondelli. E ancora: trattori, rulli, escavatori, camion, autobus, rimorchiatori, automobili fuori corso, furgoncini aperti e motociclette. Talvolta accompagnati da lacerti di scrittura con fatica decifrabili. E poi la solita, pastosa, invasiva, prepotenza del colore” Non ha dubbi, Onofri: “l’originalità di Luigi Rabbito sta tutta qui, nel pittore meccanico appunto”. Attenzione, però: “i suoi oggetti sono la testimonianza resistente d’una nobiltà del fare che è già d’un altro tempo. Un tempo di cui è, come pittore, l’ultimo eroe: forse l’unico possibile”.
La mostra sulle opere di questo artista “ultra rinascimentale” potrà dare a Catania, come ha sottolineato Claudio Angiolucci, raro esempio di imprenditore-mecenate, “l’opportunità di scoprire un artista realmente nuovo e del quale sentiremo molto parlare in futuro grazie anche alla sinergia che siamo riusciti a realizzare con intellettuali di prim’ordine”.
Le opere esposte sono raccolte in un elegante catalogo della Galatea editrice con saggi dei professori Massimo Onofri e Michela Vittoria Sanfelici, dell’architetto del paesaggio Stefania Marletta e del dottor Franco Milone, presidente emerito di Miart, la fiera internazionale d’arte di Milano.
18
giugno 2008
Luigi Rabbito – Meccanico
Dal 18 giugno al 05 luglio 2008
arte contemporanea
Location
ANGIOLUCCI PIAZZA TRENTO
Catania, Piazza Trento, (Catania)
Catania, Piazza Trento, (Catania)
Orario di apertura
9.30-13 / 16.30-20, domenica e lunedì mattina chiuso
Vernissage
18 Giugno 2008, ore 22
Autore
Curatore