L’evento che viene proposto - oggetto di questo invito - è anche l’occasione per un esperimento espositivo:
non una semplice rassegna delle opere pittoriche, ma la compresenza tra queste e la “registrazione grafica su nastro” di un copioso patrimonio di intuizioni, che le hanno anticipate e seguite in formato-progetto…nel corso di una feconda vita di esplorazioni.

La fascia continua su cui sono state ordinate in sequenza, accoglie il visitatore come una “pista sonora” che si annuncia nel richiamo oscillante al tempo di queste interminabili danze.

Seguendo il percorso di queste “sequenze” di sguardi, il tempo di un batter di ciglia mette a fuoco i passaggi e l’intero repertorio delle idee: code sferzanti, forze generatrici, polarità magnetiche, gravitazioni...
annotate come lampeggiamenti visionari.

Nello scorrimento dei temi trattati, attraverso passaggi e pulsazioni appare lo spazio animato di voli, rotolamenti, equilibri instabili e ritrovati, turbini che modificano le azioni e trasformano le avventure di energie inafferrabili, velocemente transitate altrove, con le loro emozioni, passioni, contrasti e accordi...e quant’altro le renda visibili come tracce che, anche nei titoli, alludono al rovello delle esperienze relazionali.

Noi osservatori, catturati in queste dinamiche, potremmo accorgerci che esse indicano ciò che si agita nella nostra “radura interiore”, dato che si esperiscono nella natura, di cui siamo parte.

Tra questi “nastri”, le opere pittoriche sono esposte “a contrappunto”, intercalate, perché attraverso il dosaggio cromatico calibratissimo portino a compimento, con le qualità della luce, la percezione delle profondità silenziose: spazi prospettici che indicano l’ ingresso a noi, nati all’avventura della vita e rivolti oltre…nelle sue metamorfosi.

Bergamo,aprile2011 Giuseppina Osio