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Luigi Vollaro – Del segno plastico
prende avvio la settima edizione di Aperto. Incontri d’arte contemporanea, sottotitolata Le forme del sogno, quale tentativo di riflessione sulla pratica dell’arte, strumento privilegiato d’indagine dell’immaginario.
Comunicato stampa
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Venerdì 1 luglio, alle ore 19.00, presso la galleria Fës Show Room di Minori, prende avvio la settima edizione di Aperto. Incontri d'arte contemporanea, sottotitolata Le forme del sogno, quale tentativo di riflessione sulla pratica dell'arte, strumento privilegiato d'indagine dell'immaginario.
La rassegna, diretta anche quest'anno dai due giovani storici e critici dell'arte Marcella Ferro e Pasquale Ruocco, unitisi nel sodalizio professionale battezzato MaRu, propone per questa estate, quattro mostre personali di altrettanti artisti, tutti campani, contraddistinti da uno specifico linguaggio e da un diverso background culturale e lavorativo.
Si apre così Aperto’11 con Del segno plastico, mostra personale dello scultore Luigi Vollaro, artista nato a Scafati nel 1949 e affermatosi sulla scena nazionale nel corso degli anni Ottanta.
Saranno presentati una serie di sculture e di disegni realizzati tra il 2007 e il 2010, attraverso un percorso che guiderà il pubblico lungo le metamorfosi del segno plastico, in una nuova lettura di quel rapporto imprescindibile per l'autore tra la pratica del modellato e l'esercizio del segno. “Si tratta, insomma, di un rapporto - scrive Pasquale Ruocco - mutato nel tempo e che ancora oggi dà i suoi frutti” riferendosi in particolare alle opere in mostra per le quali il giovane storico e critico d’arte osserva come “sul versante del disegno [...] è possibile osservare una messa a registro di forme massive e vibranti che si concedono come corpi vivi allo sguardo, esaltate come sono dal ricorso a un segno più incisivo e a sfumature cromatiche che virano dalla gamma dei grigi fino a dense e pastose campiture nere ottenute mediante l'uso del carboncino o di matite grasse, mettendo così in luce i volumi e l'organizzazione dei piani secondo tagli e frammentazioni delle geometrie” mentre “di pari passo la scultura si apre per via di tagli netti e irregolari, riuscendo a esaltare la proprietà riflettente e deformante del rame modellato secondo la tecnica della cesellatura a sbalzo.
Le sculture esposte spingono la solidità delle forme precedenti verso una costruzione più concitata, mossa da una liberazione della massa evidente nello svuotamento interno del corpo centrale. In sostanza sto pensando a Fiore e Involucro, entrambe del 2010, palesemente avviate in un processo di germinazione portatore di nuova vita. Vollaro alimenta tale metamorfosi con convinzioni, utopie, ideali e incertezze di un artista in bilico tra l'idea di una scultura tradizionalmente intesa, ricca di un bagaglio di conoscenze e studi millenari, e il dubbio delle sue stesse possibilità di senso nell'ambito contemporaneo”.
La mostra rimarrà aperta fino al 20 luglio.
Alla mostra di Vollaro seguirà Mèmoire de sucre, dal 23 luglio all'11 agosto, la personale del giovane pittore di Angri Michele Attianese; Under pressure, dal 30 luglio al 20 agosto, che riunirà una serie d’installazioni site specific realizzate da Giuseppe Palermo, in arte Pepe, artista natio di Maiori ma da anni attivo a Roma ed, infine, Fabula, dal 13 agosto al 1 settembre, raccolta di ceramiche e acquerelli del creativo salernitano Enzo Bianco.
La rassegna, diretta anche quest'anno dai due giovani storici e critici dell'arte Marcella Ferro e Pasquale Ruocco, unitisi nel sodalizio professionale battezzato MaRu, propone per questa estate, quattro mostre personali di altrettanti artisti, tutti campani, contraddistinti da uno specifico linguaggio e da un diverso background culturale e lavorativo.
Si apre così Aperto’11 con Del segno plastico, mostra personale dello scultore Luigi Vollaro, artista nato a Scafati nel 1949 e affermatosi sulla scena nazionale nel corso degli anni Ottanta.
Saranno presentati una serie di sculture e di disegni realizzati tra il 2007 e il 2010, attraverso un percorso che guiderà il pubblico lungo le metamorfosi del segno plastico, in una nuova lettura di quel rapporto imprescindibile per l'autore tra la pratica del modellato e l'esercizio del segno. “Si tratta, insomma, di un rapporto - scrive Pasquale Ruocco - mutato nel tempo e che ancora oggi dà i suoi frutti” riferendosi in particolare alle opere in mostra per le quali il giovane storico e critico d’arte osserva come “sul versante del disegno [...] è possibile osservare una messa a registro di forme massive e vibranti che si concedono come corpi vivi allo sguardo, esaltate come sono dal ricorso a un segno più incisivo e a sfumature cromatiche che virano dalla gamma dei grigi fino a dense e pastose campiture nere ottenute mediante l'uso del carboncino o di matite grasse, mettendo così in luce i volumi e l'organizzazione dei piani secondo tagli e frammentazioni delle geometrie” mentre “di pari passo la scultura si apre per via di tagli netti e irregolari, riuscendo a esaltare la proprietà riflettente e deformante del rame modellato secondo la tecnica della cesellatura a sbalzo.
Le sculture esposte spingono la solidità delle forme precedenti verso una costruzione più concitata, mossa da una liberazione della massa evidente nello svuotamento interno del corpo centrale. In sostanza sto pensando a Fiore e Involucro, entrambe del 2010, palesemente avviate in un processo di germinazione portatore di nuova vita. Vollaro alimenta tale metamorfosi con convinzioni, utopie, ideali e incertezze di un artista in bilico tra l'idea di una scultura tradizionalmente intesa, ricca di un bagaglio di conoscenze e studi millenari, e il dubbio delle sue stesse possibilità di senso nell'ambito contemporaneo”.
La mostra rimarrà aperta fino al 20 luglio.
Alla mostra di Vollaro seguirà Mèmoire de sucre, dal 23 luglio all'11 agosto, la personale del giovane pittore di Angri Michele Attianese; Under pressure, dal 30 luglio al 20 agosto, che riunirà una serie d’installazioni site specific realizzate da Giuseppe Palermo, in arte Pepe, artista natio di Maiori ma da anni attivo a Roma ed, infine, Fabula, dal 13 agosto al 1 settembre, raccolta di ceramiche e acquerelli del creativo salernitano Enzo Bianco.
01
luglio 2011
Luigi Vollaro – Del segno plastico
Dal primo al 20 luglio 2011
arte contemporanea
Location
FËS SHOW ROOM
Minori, Via Roma, 24, (Salerno)
Minori, Via Roma, 24, (Salerno)
Vernissage
1 Luglio 2011, h 19
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