-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Luis Gispert – Everything you ever loved in one place 2001-2004
Artista poliedrico e di punta della nuova scena americana, Luis Gispert si muove agevolmente tra fotografia,scultura e video. Gispert gioca a sovvertire le aspettative e gli stereotipi della cultura americana.
Gispert guarda alla tradizione del barocco italiano contaminandolo con
alcuni aspetti e simboli della cultura di strada, come la gestualità
delle mani, a metà strada trai mudras indù e i segni delle gang di
Miami, dove l’artista è nato ed ha vissuto molti anni prima di
trasferirsi a New York.
Gispert intenzionalmente esaspera tutti questi referenti nel suo
lavoro, ripensando la fotografia con un atteggiamento divertito sospeso
tra il kitsch e il grottesco, restituendo pienamente il melting-pot
culturale e l’eterogeneità culturale di un artista americano nato da
genitori di origine sudamericana.
In mostra una selezione di fotografie dalle serie Cheerleader (2001-
2002) e Urban Myth (2003-2004) ed un video, Foxy Xerox (2003).
Nella Cheerleader Series, l’artista ritrae delle giovani ragazze
pon-pon di origini non amereciana, che nell’ atteggiamento come nel
look richiamano lo stereotipo delle teen-ager americane di periferia,
elemento questo che stride con le pose bloccate e con lo sfondo di un
verde intenso che unifica concettualmente tutta la serie, che fa
assumere a queste immagini un aspetto decisamente plastico..
Urban Myth è un ironico racconto per immagini del life-style degli
immigrati di origine latino-americana per il quale Gispert ha
utilizzato come modelli i membri stessi della sua famiglia. Make-up
marcato, unghie lunghissime e prepotentemente laccate, un tripudio di
monili dorati rubati alle icone dello street-style adornano i
personaggi protagonisti di queste immagini, spesso inseriti in set
elaborati a metà strada tra la fiction publicitaria e la soap-opera.
Foxy Xerox è una doppia proiezione video dove l’immagine rimbalza da
uno schermo all’altro velocemente e mostra l’artista Kristin Baker ed
un suo alter-ego con la pelle tinta di nero intenta a cantare in
play-back delle canzoni hip-hop e ad emulare parossisticamente le
movenze delle rapper di colore.
La Changing Role in collaborazione con Jeffrey Deitch (N.Y.), Fredric
Snitzer (MIAMI) e LFL (NY) sta coproducendo un nuovo lavoro di Luis
Gispert: un video realizato in collaborazione col musicista e scultore
Jeffrey Reed ed una nuova serie di fotografie, che saranno presentati
in anteprima mondiale a Settembre 2005 al Whitney Museum e al Santa
Barbara Museum of Contemporary Art.
Nel dicembre 2005. questa nuova serie di lavori ed il video sarà
presentata negli spazi della Changing Role.
Luis Gispert è nato a Jersey City nel 1973. Vive e lavora a Brooklyn.
Ha esposto tra l’altro, al Hood Museum of Art, Dartmouth College
(Hanover, U.S.A.), Whitney Museum of Art (N.Y), Brooklyn Museum of Art
(N.Y.), New museum of Art (N.Y.), MOCA (Miami).
Sue opere sono presenti nelle collezioni pubbliche del Whitney Museum
of American Art (N.Y.), New Museum of Contemporary Art (N.Y.), Miami
Art Museum, Guggenheim Museum (NY), ed in collezioni private tra cui
quella di Rosa De La Cruz (Miami).
Luis Gispert – Everything you ever loved in one place 2001-2004
Napoli, Via Chiatamone, 26, (Napoli)