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Luis Vidal/Rafael Pareja
Per la prima volta in Italia le sculture e le installazioni di Vidal, ove la retorica dei contenuti viene estremizzata con riferimenti alle problematiche socio- politiche ormai appartenenti non solo alla Spagna di oggi,sono relazionate alle ricerche sull’effimero della sperimentazione di Pareja
Comunicato stampa
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LUIS VIDAL: DELLE FIABE E DEGLI INCUBI
Il tema della vulnerabilità e della fragilità in un ambiente ostile, sono il filo conduttore nell’opera di Luis Vidal.
Per oltre un decennio l’artista spagnolo ha denunciato lo sfruttamento dei minori (abusi fisici, sessuali o emotivi) in una società autodistruttiva e cieca: una realtà sociale e politica che permea tutti gli strati della popolazione mondiale.
Luis Vidal scruta attraverso la violenza sui minori, il degrado di un mondo predatore che divora la propria vulnerabile discendenza.
L’artista crea ,attraverso l’utilizzo ossessivo di simboli universali, lo schieramento di reliquie dell’infanzia fatto di giochi e giocattoli: una sorta di spaventosa casa delle bambole, un giardino delle delizie trasformato in inferno.
L’umanità tradisce il paradiso e Luis Vidal colora gli inferni dell’umanità.
Luis Vidal ha esposto in molte gallerie, istituzioni e musei internazionali quali: il Bass Museum (Miami), Herning Kunstmuseum (Copenhagen), Fundaciò La Caixa (Barcelona), Museo de Arte Contemporáneo (Buenos Aires) e il Centro Cultural de España (Mexico D.F., Buenos Aires, Lima, Miami). Molte delle sue opere sono acquisizioni di collezioni internazionali, private e pubbliche, tra le quali Martin Z. Margulies (Miami, USA), Museum Pfalzgalerie Kaiserslauten (Germany), Jack Helgesen Collection (Norway, Oslo), Colección Hugobono (Puerto Junco, USA).”
Jocelyn Adele González Junco
RAFAEL PAREJA: MAPPE DEL PENSIERO
“Le nuove opere di Rafael Pareja testimoniano la volontà di riflettere ancora una volta sulle liasons tra arte e tempo. In un’epoca in cui lo statuto dell’immagine è -di nuovo- in piena mutazione, la loro esistenza transitoria (si tratta di un ciclo di disegni a pennarello su lavagne lavabili) non rappresenta una polemica contro l’oggettualità dell’opera d’arte, ma una ben più complessa riflessione sulla sua funzione. Questi lavori si situano infatti in una zona di esistenza intrinsecamente liminale. Sono a tutti gli effetti dei quadri -segni colorati su un supporto verticale-, ma del quadro rifiutano la stabilità. Dureranno lo spazio di una mostra (forse meno), dopodichè il loro ricordo sarà immortalato solo da fotografie, come accade per gli happening e le performance (anche se, in questo caso, il tempo dell’azione ci viene totalmente precluso). Il carattere momentaneo di queste opere, la loro natura evanescente, non è una scelta casuale, ma conserva un rapporto costitutivo con la tematica che affrontano. Il soggetto di questi quadri è infatti il più sfuggente di tutti, il più difficile da raccontare, bloccare, rappresentare. Rafael Pareja disegna mappe del pensiero.”
Valentina Tanni
Il tema della vulnerabilità e della fragilità in un ambiente ostile, sono il filo conduttore nell’opera di Luis Vidal.
Per oltre un decennio l’artista spagnolo ha denunciato lo sfruttamento dei minori (abusi fisici, sessuali o emotivi) in una società autodistruttiva e cieca: una realtà sociale e politica che permea tutti gli strati della popolazione mondiale.
Luis Vidal scruta attraverso la violenza sui minori, il degrado di un mondo predatore che divora la propria vulnerabile discendenza.
L’artista crea ,attraverso l’utilizzo ossessivo di simboli universali, lo schieramento di reliquie dell’infanzia fatto di giochi e giocattoli: una sorta di spaventosa casa delle bambole, un giardino delle delizie trasformato in inferno.
L’umanità tradisce il paradiso e Luis Vidal colora gli inferni dell’umanità.
Luis Vidal ha esposto in molte gallerie, istituzioni e musei internazionali quali: il Bass Museum (Miami), Herning Kunstmuseum (Copenhagen), Fundaciò La Caixa (Barcelona), Museo de Arte Contemporáneo (Buenos Aires) e il Centro Cultural de España (Mexico D.F., Buenos Aires, Lima, Miami). Molte delle sue opere sono acquisizioni di collezioni internazionali, private e pubbliche, tra le quali Martin Z. Margulies (Miami, USA), Museum Pfalzgalerie Kaiserslauten (Germany), Jack Helgesen Collection (Norway, Oslo), Colección Hugobono (Puerto Junco, USA).”
Jocelyn Adele González Junco
RAFAEL PAREJA: MAPPE DEL PENSIERO
“Le nuove opere di Rafael Pareja testimoniano la volontà di riflettere ancora una volta sulle liasons tra arte e tempo. In un’epoca in cui lo statuto dell’immagine è -di nuovo- in piena mutazione, la loro esistenza transitoria (si tratta di un ciclo di disegni a pennarello su lavagne lavabili) non rappresenta una polemica contro l’oggettualità dell’opera d’arte, ma una ben più complessa riflessione sulla sua funzione. Questi lavori si situano infatti in una zona di esistenza intrinsecamente liminale. Sono a tutti gli effetti dei quadri -segni colorati su un supporto verticale-, ma del quadro rifiutano la stabilità. Dureranno lo spazio di una mostra (forse meno), dopodichè il loro ricordo sarà immortalato solo da fotografie, come accade per gli happening e le performance (anche se, in questo caso, il tempo dell’azione ci viene totalmente precluso). Il carattere momentaneo di queste opere, la loro natura evanescente, non è una scelta casuale, ma conserva un rapporto costitutivo con la tematica che affrontano. Il soggetto di questi quadri è infatti il più sfuggente di tutti, il più difficile da raccontare, bloccare, rappresentare. Rafael Pareja disegna mappe del pensiero.”
Valentina Tanni
29
marzo 2008
Luis Vidal/Rafael Pareja
Dal 29 marzo al 29 aprile 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA SIX
Milano, Piazzale Gabrio Piola, 5, (Milano)
Milano, Piazzale Gabrio Piola, 5, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato,
dalle ore 14.30 alle ore 19.00 (mattina e festivi su appuntamento)
Vernissage
29 Marzo 2008, ore 19.00
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