Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Luisa Contarello – Il Piacere del Gusto, il Gusto del Tatto
L’interpretazione, ora realistica, ora astratta, del particolare, ripropone il tema del ricordo, o meglio, del desiderio di fissare il ricordo nel tempo. Le immagini evanescenti sono destinate a rimanere intatte nella loro freschezza, a conservare quello strano senso di attesa per cui diventa naturale il desiderio di toccarle o di sentirne un impossibile profumo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Credo di aver sempre sentito che il tatto viene prima della vista, che il desiderio di gustare a pieno, quasi di toccare con mano, di portare alla bocca come fanno i bambini, quello che ci sta attorno sia qualcosa di primario e insopprimibile.
Toccare con gli occhi, girovagare con i sensi, fermarmi con la mente: fra l’andare e lo stare, i miei lavori vogliono raccontare momenti quotidiani di vita fuori dalla corsa del tempo, piccole esperienze e impreviste emozioni. Le tecniche che prediligo (scanografia, fotografia con qualsiasi mezzo, tubi di prolunga, frames estratti dalla telecamera, lavoro in camera chiara) tendono a sondare lo spazio fra ciò che è artificiale e ciò che è reale nella felice presunzione che, aperta a tempi e spazi, attraverso processi di clonazione, impasto, moltiplicazione, l’immaginazione digitale possa produrre frammenti di mondi di frontiera.
L.C.
Presentazione
Eleganti, raffinate, in bilico tra astratto e figurativo, le fotografie d’arte di Luisa Contarello rappresentano un’occasione per osservare la natura con altri occhi.
...L’interpretazione, ora realistica, ora astratta, del particolare, ripropone il tema del ricordo, o meglio, del desiderio di fissare il ricordo nel tempo. Le immagini evanescenti sono destinate a rimanere intatte nella loro freschezza, a conservare quello strano senso di attesa per cui diventa naturale il desiderio di toccarle o di sentirne un impossibile profumo.
Maria Beatrice Autizi
Luisa vorrebbe ripristinare l’equilibrio infranto tra uomo e mondo, tra vero e falso ed affida la sua inquietudine alla fantasia, alla tecnica, all’ingegno, che divengono così le nuove figure garanti della sua sicurezza personale.
Per l’artista veneta l’informazione visiva si trasforma in invenzione, in creazione di emozioni, di stati d’animo provocati proprio - come si diceva - dall’uso di oggetti, comuni, semplici, privati, intimi perciò.
Percepiamo interamente la profondità quasi religiosa che anima i suoi punti di riferimento; così anche la grandiosità del suo gesto nel creare, sempre empirico, improbabile, irripetibile quasi fosse un nuovo, materico, espressionismo astratto.
Il vincolo architettonico del suo sperimentare severo e debordante, è solo un aspetto minore del legame instaurato tra Luisa e gli stessi oggetti che la circondano, che usa, ai quali lei regala, rendendoli immagine, il mistero magico dell’artisticità. E la bellezza delle cose diverse si traveste da equilibrio.
Roberto Zuccalà
E’ una straordinaria assemblatrice di immagini, in cui le citazioni colte, i riferimenti poetici (ma anche scientifici), una tecnica fotografica di primissimo ordine e una sensibilità umana che fa affiorare anche suggestioni strettamente personali concorrono a una creazione unica e suggestiva.
Luisa dice di se stessa: “Mi piace guardare e raccontare: momenti di vita che sfuggono chissà come alla corsa del tempo, incontri, emozioni.”
Carlo Dal Pino
Non posso dire quando ho conosciuto Luisa Contarello, tanti anni fa, ma a me sembra averla sempre conosciuta avendo seguito ed apprezzato nel passare del tempo i suoi lavori, sin dai primi totalmente fotografici (i sensualissimi fiori che mi avevano preso nella loro calda atmosfera). Ho quindi percorso man mano, con vero interesse e compiacimento, il tragitto che intraprendeva attraverso le varie tecniche ed impiego di materiali - un percorso non facile da seguire vista la loro complessità e la prorompente continua azione di Luisa nel seguire nuove strade - rimanendo, dopo ogni sua nuova creazione, sempre in attesa di vedere con cosa mi avrebbe anche nel proseguo affascinato.
E ciò succede anche oggi, certo che anche con la sua prossima proposta non potrà che confermare la sua sincera vena poetica con la quale mi conduce ogni volta nel suo mondo di ricordi ed emozioni.
Gustavo Millozzi
Toccare con gli occhi, girovagare con i sensi, fermarmi con la mente: fra l’andare e lo stare, i miei lavori vogliono raccontare momenti quotidiani di vita fuori dalla corsa del tempo, piccole esperienze e impreviste emozioni. Le tecniche che prediligo (scanografia, fotografia con qualsiasi mezzo, tubi di prolunga, frames estratti dalla telecamera, lavoro in camera chiara) tendono a sondare lo spazio fra ciò che è artificiale e ciò che è reale nella felice presunzione che, aperta a tempi e spazi, attraverso processi di clonazione, impasto, moltiplicazione, l’immaginazione digitale possa produrre frammenti di mondi di frontiera.
L.C.
Presentazione
Eleganti, raffinate, in bilico tra astratto e figurativo, le fotografie d’arte di Luisa Contarello rappresentano un’occasione per osservare la natura con altri occhi.
...L’interpretazione, ora realistica, ora astratta, del particolare, ripropone il tema del ricordo, o meglio, del desiderio di fissare il ricordo nel tempo. Le immagini evanescenti sono destinate a rimanere intatte nella loro freschezza, a conservare quello strano senso di attesa per cui diventa naturale il desiderio di toccarle o di sentirne un impossibile profumo.
Maria Beatrice Autizi
Luisa vorrebbe ripristinare l’equilibrio infranto tra uomo e mondo, tra vero e falso ed affida la sua inquietudine alla fantasia, alla tecnica, all’ingegno, che divengono così le nuove figure garanti della sua sicurezza personale.
Per l’artista veneta l’informazione visiva si trasforma in invenzione, in creazione di emozioni, di stati d’animo provocati proprio - come si diceva - dall’uso di oggetti, comuni, semplici, privati, intimi perciò.
Percepiamo interamente la profondità quasi religiosa che anima i suoi punti di riferimento; così anche la grandiosità del suo gesto nel creare, sempre empirico, improbabile, irripetibile quasi fosse un nuovo, materico, espressionismo astratto.
Il vincolo architettonico del suo sperimentare severo e debordante, è solo un aspetto minore del legame instaurato tra Luisa e gli stessi oggetti che la circondano, che usa, ai quali lei regala, rendendoli immagine, il mistero magico dell’artisticità. E la bellezza delle cose diverse si traveste da equilibrio.
Roberto Zuccalà
E’ una straordinaria assemblatrice di immagini, in cui le citazioni colte, i riferimenti poetici (ma anche scientifici), una tecnica fotografica di primissimo ordine e una sensibilità umana che fa affiorare anche suggestioni strettamente personali concorrono a una creazione unica e suggestiva.
Luisa dice di se stessa: “Mi piace guardare e raccontare: momenti di vita che sfuggono chissà come alla corsa del tempo, incontri, emozioni.”
Carlo Dal Pino
Non posso dire quando ho conosciuto Luisa Contarello, tanti anni fa, ma a me sembra averla sempre conosciuta avendo seguito ed apprezzato nel passare del tempo i suoi lavori, sin dai primi totalmente fotografici (i sensualissimi fiori che mi avevano preso nella loro calda atmosfera). Ho quindi percorso man mano, con vero interesse e compiacimento, il tragitto che intraprendeva attraverso le varie tecniche ed impiego di materiali - un percorso non facile da seguire vista la loro complessità e la prorompente continua azione di Luisa nel seguire nuove strade - rimanendo, dopo ogni sua nuova creazione, sempre in attesa di vedere con cosa mi avrebbe anche nel proseguo affascinato.
E ciò succede anche oggi, certo che anche con la sua prossima proposta non potrà che confermare la sua sincera vena poetica con la quale mi conduce ogni volta nel suo mondo di ricordi ed emozioni.
Gustavo Millozzi
07
giugno 2008
Luisa Contarello – Il Piacere del Gusto, il Gusto del Tatto
Dal 07 giugno al 05 luglio 2008
fotografia
Location
IL CONSOLE
Saccolongo, Via Roma, 4, (Padova)
Saccolongo, Via Roma, 4, (Padova)
Orario di apertura
12/14.30 – 19/24 – chiuso il martedì
Sito web
www.fotoantenore.com
Autore
Curatore