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Luisa de Donato – Principi
mostra personale di Luisa de Donato
Comunicato stampa
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La scrittura è la concretizzazione di un desiderio di permanenza prettamente umano, che forse trova la sua massima espressione in quanto manifestazione, dichiarazione di una volontà collettiva che volge all’immortalità.” Il nero su bianco è stato l’incipit di una riflessione su di un gesto che è principio di tutta la forza comunicativa su cui, oggi come in passato, si fonda l’umanità: la scrittura. Sforzo ultimo di una volontà comunicativa, di diffondere e di permanere dunque, essa è l’attività umana su cui si sono espresse le civiltà, dalle più antiche a quelle odierne, capace di evolversi con esse, palesando una natura liquida. La visione artistica qui è più profonda e volge alle fondamenta della scrittura, generatrice di testi dal forte potere di aggregazione sociale, religioni, etnie e scuole di pensiero. Testi come la Costituzione, sacri etc. sono una testimonianza concreta, nero su bianco appunto, della coesistenza di una collettività manifesta in molteplici forme comunicative.
L’intervento artistico qui conduce ad una relazione tra la parete e l’uomo, in cui il potenziale del vuoto della parete diventa un invito, quasi una tentazione, per l’uomo: un desidero primordiale che riecheggia ancora nelle caverne dei primi graffiti e si protrae nel tempo fino ai manifesti propagandistici o pubblicitari ed ai murales odierni. L’artista intende donare allo spettatore, che diventa dunque fruitore dell’opera, un vuoto che simboleggia in primis libertà di espressione ma sensibilizza anche al rapporto con il proprio personale desidero di prevalere, di permanere, di lasciare una parte di sé, un’impronta.In questo movimento relazionale in cui il muro accoglie tutti questi desideri, tutte queste espressioni dell’ego, è possibile scorgere anche un altro movimento: il graduale sovrapporsi delle scritture, delle volontà, dei tratti, dei segni e dei disegni genera nella dimensione temporale un gradiente che porta il bianco iniziale, assenza di informazione e di comunicazione, a diventare nero, oscuro, confuso, mescolato, ritornando quindi in un certo senso allo stato informativo iniziale.
L’intervento artistico qui conduce ad una relazione tra la parete e l’uomo, in cui il potenziale del vuoto della parete diventa un invito, quasi una tentazione, per l’uomo: un desidero primordiale che riecheggia ancora nelle caverne dei primi graffiti e si protrae nel tempo fino ai manifesti propagandistici o pubblicitari ed ai murales odierni. L’artista intende donare allo spettatore, che diventa dunque fruitore dell’opera, un vuoto che simboleggia in primis libertà di espressione ma sensibilizza anche al rapporto con il proprio personale desidero di prevalere, di permanere, di lasciare una parte di sé, un’impronta.In questo movimento relazionale in cui il muro accoglie tutti questi desideri, tutte queste espressioni dell’ego, è possibile scorgere anche un altro movimento: il graduale sovrapporsi delle scritture, delle volontà, dei tratti, dei segni e dei disegni genera nella dimensione temporale un gradiente che porta il bianco iniziale, assenza di informazione e di comunicazione, a diventare nero, oscuro, confuso, mescolato, ritornando quindi in un certo senso allo stato informativo iniziale.
07
dicembre 2017
Luisa de Donato – Principi
Dal 07 dicembre 2017 al 28 febbraio 2018
arte contemporanea
Location
LANIFICIO25
Napoli, Piazza Enrico De Nicola, 46, (Napoli)
Napoli, Piazza Enrico De Nicola, 46, (Napoli)
Orario di apertura
9-21
Autore