Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Luisa Lenzerini – La Luisa e il Botticelli
“La Luisa e il Botticelli” propone quattro lavori concepiti da Luisa Lenzerini durante la pandemia. L’artista propone una sua visione del mondo attraverso la rivisitazione delle celebri opere del Botticelli.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
"La mostra “La Luisa e il Botticelli” nasce durante la pandemia. A me piace molto Botticelli e il suo modo di trattare il corpo femminile, per cui mi sono fatta “aiutare” da lui per proporre alcuni miei pensieri.
Nella “Primavera” mi sono servita dell’opera del Botticelli per trasformarla in un messaggio per il futuro.
Ho trasformato Mercurio in uno spazzino che pulisce i mali del mondo. Tra gli oggetti che spazza via ci sono le mascherine, una scarpa rossa, un fucile.
Le tre Grazie sono diventate quattro perchè sono i quattro colori fondamentali della umanità, bianco, nero, giallo e rosso.
La Venere è impersonificata da Samantha Cristoforetti, prima donna italiana negli equipaggi dell'Agenzia Spaziale Europea, con i suoi capelli che si sollevano per la mancanza di gravità nello spazio. Ci indica la volta celeste per farci capire che facciamo parte dell’universo e che non siamo soli.
Sulla destra, al posto della Primavera, ho rappresentato Wangari Maathai, ambientalista keniota, premio Nobel per la Pace, fondatrice del Gren Belt Movement contro la desertificazione che ha piantato oltre 40 milioni di alberi lungo tutta la fascia a rischio dell’Africa. Accanto a lei troviamo Malala Yousafzai, la più giovane vincitrice del premio Nobel per la Pace, attivista e blogger pakistana che combatte per i diritti all’istruzione e che ha lanciato il messaggio “date ai bambini un libro, una penna e un insegnante e saranno loro a costruire un futuro migliore”.
La “Fiorita” è la Primavera che deve essere ancora e sempre più fiorita.
“La nascita di Venere”, nata durante la pandemia, racconta i mali del mondo, in particolare in quel periodo. La Venere impersonifica la nostra madre terra, come morta, con la plastica che la imprigiona attorno alla vita, senza che possa liberarsene. Sullo sfondo una barca di migranti. Attorno una gran confusione di rifiuti e immondizia. I personaggi che vengono a soccorrerla sono coperti dalle loro maschere e non sono riconoscibili, non hanno identità, proprio come durante la pandemia, quando eravamo un po’ tutti irriconoscibili sotto le mascherine.
“A spasso con Botticelli” ricalca la sola parte inferiore della Primavera del Botticelli. Troviamo ancora le quattro grazie, delle quali vediamo soltanto i piedi, e gli altri personaggi, che sono mescolati a molti altri, qualcuno sul monociclo, un Pinocchio, trampoli, proprio per ricordarci che siamo tanti, siamo frutto di incontri, di passaggi. "
Nella “Primavera” mi sono servita dell’opera del Botticelli per trasformarla in un messaggio per il futuro.
Ho trasformato Mercurio in uno spazzino che pulisce i mali del mondo. Tra gli oggetti che spazza via ci sono le mascherine, una scarpa rossa, un fucile.
Le tre Grazie sono diventate quattro perchè sono i quattro colori fondamentali della umanità, bianco, nero, giallo e rosso.
La Venere è impersonificata da Samantha Cristoforetti, prima donna italiana negli equipaggi dell'Agenzia Spaziale Europea, con i suoi capelli che si sollevano per la mancanza di gravità nello spazio. Ci indica la volta celeste per farci capire che facciamo parte dell’universo e che non siamo soli.
Sulla destra, al posto della Primavera, ho rappresentato Wangari Maathai, ambientalista keniota, premio Nobel per la Pace, fondatrice del Gren Belt Movement contro la desertificazione che ha piantato oltre 40 milioni di alberi lungo tutta la fascia a rischio dell’Africa. Accanto a lei troviamo Malala Yousafzai, la più giovane vincitrice del premio Nobel per la Pace, attivista e blogger pakistana che combatte per i diritti all’istruzione e che ha lanciato il messaggio “date ai bambini un libro, una penna e un insegnante e saranno loro a costruire un futuro migliore”.
La “Fiorita” è la Primavera che deve essere ancora e sempre più fiorita.
“La nascita di Venere”, nata durante la pandemia, racconta i mali del mondo, in particolare in quel periodo. La Venere impersonifica la nostra madre terra, come morta, con la plastica che la imprigiona attorno alla vita, senza che possa liberarsene. Sullo sfondo una barca di migranti. Attorno una gran confusione di rifiuti e immondizia. I personaggi che vengono a soccorrerla sono coperti dalle loro maschere e non sono riconoscibili, non hanno identità, proprio come durante la pandemia, quando eravamo un po’ tutti irriconoscibili sotto le mascherine.
“A spasso con Botticelli” ricalca la sola parte inferiore della Primavera del Botticelli. Troviamo ancora le quattro grazie, delle quali vediamo soltanto i piedi, e gli altri personaggi, che sono mescolati a molti altri, qualcuno sul monociclo, un Pinocchio, trampoli, proprio per ricordarci che siamo tanti, siamo frutto di incontri, di passaggi. "
10
giugno 2023
Luisa Lenzerini – La Luisa e il Botticelli
Dal 10 al 16 giugno 2023
arte contemporanea
Location
Il Melograno Art Gallery
Livorno, Via Giovanni Marradi, 66, (LI)
Livorno, Via Giovanni Marradi, 66, (LI)
Orario di apertura
Tutti i giorni 10/13 e 16/20
Aperti la domenica
Chiusi il lunedì mattina
Vernissage
10 Giugno 2023, ore 18
Sito web
Autore