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Luisa Zanibelli – Musiche visive tra il geometrico e l’informale
Luisa Zanibelli ci narra attraverso le sue opere l’affascinante storia della metamorfosi dello spazio e del suo annodarsi in un percorso labirintico dove linea/colore/spessore si inseguono in ritmiche interlineature organizzate in sequenze imprevedibili.
Comunicato stampa
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La mostra spazierà dalle prime opere realizzate nel 1969 fino alla più recente produzione dell’artista nel 2004, costituita da pitture e da sculture in bronzo.
Luisa Zanibelli ci narra attraverso le sue opere l’affascinante storia della metamorfosi dello spazio e del suo annodarsi in un percorso labirintico dove linea/colore/spessore si inseguono in ritmiche interlineature organizzate in sequenze imprevedibili.
Nella cifra stilistica che Luisa Zanibelli va precisando sin dalla fine degli anni ’60 è riconoscibile una radice materico-informale che viene in qualche modo assorbita dal subentrare di una linea di ricerca che privilegia l’astratto-geometrico.
Questo passaggio-fusione può leggersi in maniera chiara e incisiva attraverso l’osservazione delle opere degli anni ’70 come, ad esempio, in Profili 1973 che anticipa, sorprendentemente, sia nella netta grafia, sia nelle compatte campiture cromatiche il ductus dello stile graffitista emerso negli anni Ottanta a partire dagli Stati Uniti.
Nel Polittico di pannelli romboidali del 1975 prevale un’inquietudine della linea e del colore, un movimento di variazioni, che rinvia all’energia gestuale, al libero flusso della materia-colore, anche lì dove il rigore geometrico e solo il rigore geometrico sembri prevalere.
Luisa Zanibelli è dunque Oltre la geometria come ci avverte anche il titolo della mostra.
Luisa Zanibelli ci narra attraverso le sue opere l’affascinante storia della metamorfosi dello spazio e del suo annodarsi in un percorso labirintico dove linea/colore/spessore si inseguono in ritmiche interlineature organizzate in sequenze imprevedibili.
Nella cifra stilistica che Luisa Zanibelli va precisando sin dalla fine degli anni ’60 è riconoscibile una radice materico-informale che viene in qualche modo assorbita dal subentrare di una linea di ricerca che privilegia l’astratto-geometrico.
Questo passaggio-fusione può leggersi in maniera chiara e incisiva attraverso l’osservazione delle opere degli anni ’70 come, ad esempio, in Profili 1973 che anticipa, sorprendentemente, sia nella netta grafia, sia nelle compatte campiture cromatiche il ductus dello stile graffitista emerso negli anni Ottanta a partire dagli Stati Uniti.
Nel Polittico di pannelli romboidali del 1975 prevale un’inquietudine della linea e del colore, un movimento di variazioni, che rinvia all’energia gestuale, al libero flusso della materia-colore, anche lì dove il rigore geometrico e solo il rigore geometrico sembri prevalere.
Luisa Zanibelli è dunque Oltre la geometria come ci avverte anche il titolo della mostra.
25
novembre 2004
Luisa Zanibelli – Musiche visive tra il geometrico e l’informale
Dal 25 novembre al 30 dicembre 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA ANNA D’ASCANIO
Roma, Via Del Babuino, 29, (Roma)
Roma, Via Del Babuino, 29, (Roma)
Orario di apertura
DAL LUNEDÍ AL VENERDÍ, 10.30 - 13.00 / 15.00 - 19.30
Vernissage
25 Novembre 2004, ORE 18.30
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