Alle radici delle più antiche culture e alle origini dei simboli legati alla nostra componente spirituale: è attraversando questo richiamo ancestrale che l’artista Luisa Zanibelli è riuscita a realizzare 12 splendidi e originalissimi tappeti, opere d’arte uniche che saranno presentate a Roma presso la Danon Gallery lunedì 26 maggio alle ore 18.30.

Zanibelli ha realizzato in questi magnifici tappeti la sintesi suprema dell’universale e del particolare attraverso un connubio tra opposti: ha incastonato il rame - metallo tra i più duttili e secondo antiche credenze di rare virtù terapeutiche - nella delicatezza e nel pregio del filo di seta. In secondo luogo, all’interno delle “tele”, ha creato dei “vuoti” nei quali inserire delle lastre ramate scolpite in precedenza. Si tratta infatti di sculture che si agganciano al tappeto mediante calamite invisibili: una struttura geniale che permette di staccare le lamine e di riavvolgere il tappeto o di applicarlo con estrema semplicità come arazzo su una parete. La realizzazione pratica, avvenuta in Nepal, ha comportato inoltre la spedizione dei tappeti in Italia e una manifattura assolutamente stravagante e contro la tradizione di cultura tipica di quei luoghi.

Luisa Zanibelli, veneziana di nascita, ha compiuto gli studi d'arte a Torino nello studio di Filippo Scroppo e a Parigi dove dal 1966 al 1969 ha approfondito le sue ricerche sull'incisione a colori e sulla grafica, terminando gli studi presso l'Académie des Beaux Arts e lavorando nell'atelier di Friedlander e di Lacourière. Oltre ad aver esposto in numerose occasioni in Italia e all'estero, ha partecipato ad importanti mostre collettive, tra le quali nel 1986 e nel 1999 la XI Quadriennale e la XIII Quadriennale di Roma. Dal 1971 vive e lavora a Roma.