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L’ultima volta che vidi mio padre
Prima della fiaba occorre pensare il fiabesco: è questo l’orizzonte dentro il quale si muove la Socìetas Raffaello Sanzio con Chiara Guidi e Scott Gibbons. E la decostruzione del fiabesco è una delle linee guida di tutta la poetica dei Sanzio.
Comunicato stampa
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Particelle teatrali in rapida espansione
BIG BANG THEATER
21 gennaio | 12 giugno
Palladium Università Roma Tre | Romaeuropa
romaeuropa.net/palladium
Raccontiamo le favole ma solo al Palladium
Dal 17 al 20 febbraio
Al Palladium
Socìetas Raffaello Sanzio/Chiara Guidi/Scott Gibbons
L’ultima volta che vidi mio padre
Prima della fiaba occorre pensare il fiabesco: è questo l’orizzonte dentro il quale si muove la
Socìetas Raffaello Sanzio con Chiara Guidi e Scott Gibbons. E la decostruzione del fiabesco è una
delle linee guida di tutta la poetica dei Sanzio. Qui, come altre volte, decostruire il fiabesco
significa scomporre le convenzioni che regolano il genere e ricomporre un universo di immagini
primordiali, colori grezzi, suoni e rumori che ancora devono scoprire la forma del linguaggio. Il
fiabesco così diventa epifania di un inconscio che esce fuori dai confini dell’individuo e riverbera in
un mondo che è caotico e irrazionale.
Dopo “Ingiuria” –Romaeuropa Festival 2009– che traeva spunto dal formulario popolare delle
invettive, con la fiaba Chiara Guidi torna a lavorare su forme arcaiche con l’intento di farle
deflagrare in chiave contemporanea, grazie all’ accumulo e la fusione di diversi linguaggi. E in
questo lavoro, ritroviamo nella mobilità dei segni che trasmigrano da una forma all’altra quella
cifra originale e inquieta della Socìetas Raffaello Sanzio.
Lo spettacolo si articola intorno a dei disegni animati, che scandiscono l’agire degli attori, e sulla
presenza della voce chiara delle attrici e del coro di voci bianche di Santa Cecilia. Un bambino alla
ricerca del padre, che è stato allontanato con la violenza, scopre animali ed esseri umani,
inquietanti e amichevoli: esplora il mondo per giungere forse a trovare la verità che sta cercando.
Un rito di iniziazione alla vita attraverso un viaggio dai contorni appannati e incerti che trovano la
loro concretezza nella musica e soprattutto nella presenza delle voci usate in senso espressivo
prima ancora che come veicolo di concetti, amplificandone il valore sonoro anche attraverso la
manipolazione elettronica.
BIG BANG THEATER
21 gennaio | 12 giugno
Palladium Università Roma Tre | Romaeuropa
romaeuropa.net/palladium
Raccontiamo le favole ma solo al Palladium
Dal 17 al 20 febbraio
Al Palladium
Socìetas Raffaello Sanzio/Chiara Guidi/Scott Gibbons
L’ultima volta che vidi mio padre
Prima della fiaba occorre pensare il fiabesco: è questo l’orizzonte dentro il quale si muove la
Socìetas Raffaello Sanzio con Chiara Guidi e Scott Gibbons. E la decostruzione del fiabesco è una
delle linee guida di tutta la poetica dei Sanzio. Qui, come altre volte, decostruire il fiabesco
significa scomporre le convenzioni che regolano il genere e ricomporre un universo di immagini
primordiali, colori grezzi, suoni e rumori che ancora devono scoprire la forma del linguaggio. Il
fiabesco così diventa epifania di un inconscio che esce fuori dai confini dell’individuo e riverbera in
un mondo che è caotico e irrazionale.
Dopo “Ingiuria” –Romaeuropa Festival 2009– che traeva spunto dal formulario popolare delle
invettive, con la fiaba Chiara Guidi torna a lavorare su forme arcaiche con l’intento di farle
deflagrare in chiave contemporanea, grazie all’ accumulo e la fusione di diversi linguaggi. E in
questo lavoro, ritroviamo nella mobilità dei segni che trasmigrano da una forma all’altra quella
cifra originale e inquieta della Socìetas Raffaello Sanzio.
Lo spettacolo si articola intorno a dei disegni animati, che scandiscono l’agire degli attori, e sulla
presenza della voce chiara delle attrici e del coro di voci bianche di Santa Cecilia. Un bambino alla
ricerca del padre, che è stato allontanato con la violenza, scopre animali ed esseri umani,
inquietanti e amichevoli: esplora il mondo per giungere forse a trovare la verità che sta cercando.
Un rito di iniziazione alla vita attraverso un viaggio dai contorni appannati e incerti che trovano la
loro concretezza nella musica e soprattutto nella presenza delle voci usate in senso espressivo
prima ancora che come veicolo di concetti, amplificandone il valore sonoro anche attraverso la
manipolazione elettronica.
17
febbraio 2011
L’ultima volta che vidi mio padre
Dal 17 al 20 febbraio 2011
performance - happening
Location
TEATRO PALLADIUM
Roma, Piazza Bartolomeo Romano, 8, (Roma)
Roma, Piazza Bartolomeo Romano, 8, (Roma)
Sito web
romaeuropa.net/palladium
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