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Lungo la via Claudia Augusta. Incontri d’arte, in attesa del 2046
La finalità da realizzare attraverso l’espressione artistica è duplice: da un lato far conoscere la via Claudia Augusta a un numero sempre maggiore di persone, dall’altro porre in relazione le località e le genti che vivono lungo questa storica arteria stradale, la cui ultimazione risale all’anno 46 d.C.
Comunicato stampa
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Dal 1° settembre al 1° ottobre si terrà a Mezzocorona la mostra internazionale degli artisti partecipanti alla prima edizione dell’iniziativa culturale Lungo la via Claudia Augusta. Incontri d’arte, in attesa del 2046.
L’iniziativa è organizzata dalla rivista Trasporti & Cultura, quadrimestrale di architettura delle infrastrutture nel paesaggio con sede a Verona, e dalla coop. Dirò di Salorno, che cura l’organizzazione di percorsi turistici lungo la Via Claudia Augusta.
La finalità da realizzare attraverso l’espressione artistica è duplice: da un lato far conoscere la via Claudia Augusta a un numero sempre maggiore di persone, dall’altro porre in relazione le località e le genti che vivono lungo questa storica arteria stradale, la cui ultimazione risale all’anno 46 d.C. Nel Regolamento si raccomandava agli artisti una speciale attenzione al paesaggio, simbolo della difficile, ma possibile conciliazione fra rispetto della natura e della tradizione e apertura responsabile allo sviluppo futuro.
Alla mostra di Mezzocorona partecipano 28 artisti operanti in altrettante località di Italia, Austria e Germania, da Altino (Venezia) e Ostiglia (Po) fino ad Augsburg e Donauwörth (Danubio).
Promotrice dalla manifestazione è la Pro Loco di Mezzocorona con la coop. Dirò. Responsabile artistico è la pittrice e critico d’arte dott. Laura Facchinelli. Ha collaborato la dott. Maria Luisa Biasi.
Significativa, per la mostra conclusiva della prima edizione, la scelta di Mezzocorona, località situata sul confine fra l’area di lingua italiana e quella di lingua tedesca. La Domus Romana, in particolare, costituisce la sede ideale, in quanto strettamente legata alla Via Claudia Augusta per il fatto che è ubicata in un sito archeologico importante, denominato “la Pompei trentina”.
L’apertura della mostra si colloca all’interno del Settembre Rotaliano, la grande festa legata al vino Teroldego, in calendario dal 2 al 4 settembre.
L’inaugurazione si svolgerà giovedì 1 settembre alle ore 19.00 nella Domus Romana di Mezzocorona.
La Via Claudia Augusta
La Via Claudia Augusta è un’antica strada romana imperiale. L’Impero Romano dava molta importanza
alla costruzione di nuove vie, militari e commerciali, che erano necessarie per i collegamenti con i
popoli che venivano via via sottomessi. Così, alla conquista delle province della Rezia-Vindelicia e del
Norico, seguì la necessità di difendere la linea di confine a nord, lungo le terre del Reno e del Danubio.
La Via Claudia Augusta servì proprio a questo. Tracciata nel 15 d. C. da Druso, figlio adottivo di
Augusto, venne portata a termine da suo figlio, l’imperatore Claudio, nel 46-47 d. C. A lui si deve
il nome della via che, partendo dalla pianura padano-veneta (un ramo da Altinum-Altino, nei pressi
di Venezia e un ramo da Hostilia-Ostiglia, nei pressi di Mantova) raggiungeva Augusta Vindelicum
(o Vindelicorum, Augsburg, in Baviera) e da qui toccava la sponda destra del Danubio nei pressi
dell’odierna Donauwörth: una lunghezza complessiva di circa 700 chilometri.
Della Via Claudia Augusta sono rimasti due cippi miliari: uno ritrovato nel 1552 a Rablà, località sopra
Merano, e l’altro nel 1786 a Cesiomaggiore, in provincia di Belluno.
Il Progetto “Via Claudia Augusta”, cofinanziato dall’Unione Europea e realizzato nel triennio 2002-
2005, ha inteso valorizzare questa eredità storica, sia costituendo una partnership transnazionale (Italia,
Austria, Germania), sia sviluppando un’immagine comune della Via. La strategia di base del Progetto è
la promozione, su base transnazionale, del territorio interessato dall’antica viabilità romana, all’insegna
dello sviluppo sostenibile ed integrato delle risorse territoriali.
La Domus Romana di Mezzocorona
La Domus Romana di Mezzocorona è considerata, per la sua rilevanza, la Pompei trentina
Scoperto nel 1993, negli anni successivi il complesso è stato sottoposto ad accurata indagine
conoscitiva a cura della Soprintendenza di Trento diretta dal dr. Gianni Ciurletti. In uno scavo di
notevole ampiezza (ben 3.000 mq) gli archeologi hanno smontato gli elementi partendo dai più recenti,
risalenti al 4° secolo d. C., giungendo fino a quelli del 1° secolo. È stato trovato un tratto di strada della
larghezza di m. 2.70, con cinque livelli: il più antico, databile al 1° secolo d.C., corrisponde al periodo
di costruzione della Via Claudia Augusta.
Quello della Domus Romana fu il primo abitato consistente della Piana Rotaliana. Il centro aveva il
ruolo di stazione, punto di sosta e cambio cavalli, fondamentale a sostegno della viabilità.
L’abitato venne distrutto da una frana, proveniente dal conoide della vicina montagna, causata dal
fiume Noce. Negli scavi sono state ritrovate molte monete, a testimonianza di scambi commerciali.
Dopo l’effettuazione dei rilievi archeologici, si è provveduto a ricoprire gi scavi, mantenendo un centro
di documentazione. Sulla base di una ricostruzione scientifica, è stato realizzato un edificio delle stesse
misure di una casa del primo secolo. La parte antistante copre lo scavo archeologico dove – per la prima
volta – la soprintendenza di Trento ha concesso di lasciare sul posto gli elementi lapidei ritrovati.
La Domus Romana di Mezzocorona costituisce una testimonianza storica di grande importanza. La
presenza di un albero di ulivo sta a ricordare che è situata proprio sul confine dell’area mediterranea.
L’iniziativa è organizzata dalla rivista Trasporti & Cultura, quadrimestrale di architettura delle infrastrutture nel paesaggio con sede a Verona, e dalla coop. Dirò di Salorno, che cura l’organizzazione di percorsi turistici lungo la Via Claudia Augusta.
La finalità da realizzare attraverso l’espressione artistica è duplice: da un lato far conoscere la via Claudia Augusta a un numero sempre maggiore di persone, dall’altro porre in relazione le località e le genti che vivono lungo questa storica arteria stradale, la cui ultimazione risale all’anno 46 d.C. Nel Regolamento si raccomandava agli artisti una speciale attenzione al paesaggio, simbolo della difficile, ma possibile conciliazione fra rispetto della natura e della tradizione e apertura responsabile allo sviluppo futuro.
Alla mostra di Mezzocorona partecipano 28 artisti operanti in altrettante località di Italia, Austria e Germania, da Altino (Venezia) e Ostiglia (Po) fino ad Augsburg e Donauwörth (Danubio).
Promotrice dalla manifestazione è la Pro Loco di Mezzocorona con la coop. Dirò. Responsabile artistico è la pittrice e critico d’arte dott. Laura Facchinelli. Ha collaborato la dott. Maria Luisa Biasi.
Significativa, per la mostra conclusiva della prima edizione, la scelta di Mezzocorona, località situata sul confine fra l’area di lingua italiana e quella di lingua tedesca. La Domus Romana, in particolare, costituisce la sede ideale, in quanto strettamente legata alla Via Claudia Augusta per il fatto che è ubicata in un sito archeologico importante, denominato “la Pompei trentina”.
L’apertura della mostra si colloca all’interno del Settembre Rotaliano, la grande festa legata al vino Teroldego, in calendario dal 2 al 4 settembre.
L’inaugurazione si svolgerà giovedì 1 settembre alle ore 19.00 nella Domus Romana di Mezzocorona.
La Via Claudia Augusta
La Via Claudia Augusta è un’antica strada romana imperiale. L’Impero Romano dava molta importanza
alla costruzione di nuove vie, militari e commerciali, che erano necessarie per i collegamenti con i
popoli che venivano via via sottomessi. Così, alla conquista delle province della Rezia-Vindelicia e del
Norico, seguì la necessità di difendere la linea di confine a nord, lungo le terre del Reno e del Danubio.
La Via Claudia Augusta servì proprio a questo. Tracciata nel 15 d. C. da Druso, figlio adottivo di
Augusto, venne portata a termine da suo figlio, l’imperatore Claudio, nel 46-47 d. C. A lui si deve
il nome della via che, partendo dalla pianura padano-veneta (un ramo da Altinum-Altino, nei pressi
di Venezia e un ramo da Hostilia-Ostiglia, nei pressi di Mantova) raggiungeva Augusta Vindelicum
(o Vindelicorum, Augsburg, in Baviera) e da qui toccava la sponda destra del Danubio nei pressi
dell’odierna Donauwörth: una lunghezza complessiva di circa 700 chilometri.
Della Via Claudia Augusta sono rimasti due cippi miliari: uno ritrovato nel 1552 a Rablà, località sopra
Merano, e l’altro nel 1786 a Cesiomaggiore, in provincia di Belluno.
Il Progetto “Via Claudia Augusta”, cofinanziato dall’Unione Europea e realizzato nel triennio 2002-
2005, ha inteso valorizzare questa eredità storica, sia costituendo una partnership transnazionale (Italia,
Austria, Germania), sia sviluppando un’immagine comune della Via. La strategia di base del Progetto è
la promozione, su base transnazionale, del territorio interessato dall’antica viabilità romana, all’insegna
dello sviluppo sostenibile ed integrato delle risorse territoriali.
La Domus Romana di Mezzocorona
La Domus Romana di Mezzocorona è considerata, per la sua rilevanza, la Pompei trentina
Scoperto nel 1993, negli anni successivi il complesso è stato sottoposto ad accurata indagine
conoscitiva a cura della Soprintendenza di Trento diretta dal dr. Gianni Ciurletti. In uno scavo di
notevole ampiezza (ben 3.000 mq) gli archeologi hanno smontato gli elementi partendo dai più recenti,
risalenti al 4° secolo d. C., giungendo fino a quelli del 1° secolo. È stato trovato un tratto di strada della
larghezza di m. 2.70, con cinque livelli: il più antico, databile al 1° secolo d.C., corrisponde al periodo
di costruzione della Via Claudia Augusta.
Quello della Domus Romana fu il primo abitato consistente della Piana Rotaliana. Il centro aveva il
ruolo di stazione, punto di sosta e cambio cavalli, fondamentale a sostegno della viabilità.
L’abitato venne distrutto da una frana, proveniente dal conoide della vicina montagna, causata dal
fiume Noce. Negli scavi sono state ritrovate molte monete, a testimonianza di scambi commerciali.
Dopo l’effettuazione dei rilievi archeologici, si è provveduto a ricoprire gi scavi, mantenendo un centro
di documentazione. Sulla base di una ricostruzione scientifica, è stato realizzato un edificio delle stesse
misure di una casa del primo secolo. La parte antistante copre lo scavo archeologico dove – per la prima
volta – la soprintendenza di Trento ha concesso di lasciare sul posto gli elementi lapidei ritrovati.
La Domus Romana di Mezzocorona costituisce una testimonianza storica di grande importanza. La
presenza di un albero di ulivo sta a ricordare che è situata proprio sul confine dell’area mediterranea.
01
settembre 2011
Lungo la via Claudia Augusta. Incontri d’arte, in attesa del 2046
Dal primo settembre al primo ottobre 2011
arte contemporanea
Location
DOMUS ROMANA
Mezzocorona, - , (Trento)
Mezzocorona, - , (Trento)
Vernissage
1 Settembre 2011, ore 19
Curatore