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Luoghi della memoria
Vent’anni di fotografia nei cotonifici dismessi del pordenonese
Comunicato stampa
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PORDENONE - Si inaugura venerdì 29 febbraio, alle 17, nel Convento di San Francesco a Pordenone, e sarà visitabile fino al 23 marzo 2008, in orario 10 – 12.30 e 15.30 – 19.30, la mostra “Luoghi della memoria. Vent’anni di fotografia nei cotonifici dismessi del pordenonese”, promossa e organizzata dal CRAF - Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia, in collaborazione con il Comune e la Provincia di Pordenone, a cura di Antonio Giusa e Alida Canton. Alla vernice della mostra saranno presenti i curatori insieme al presidente del CRA, Elio De Anna. La fotografia è un prezioso strumento di riflessione, e al tempo stesso consente di preservare una memoria che rischia di essere inghiottita nel vortice della globalizzazione, azzerata dalle ruspe che abbattono le cattedrali del lavoro per trasformarle in anonimi templi del consumo. Luoghi della memoria è un viaggio lungo vent’anni, iniziato dai soci del Circolo fotografico L’Obiettivo di Pordenone, fra gli spazi e le architetture Ottocenteschi e primo Novecenteschi, ancora popolati di oggetti che ne testimoniavano la loro recente funzione, proseguito da professionisti affermati come Giuliano Borghesan e Cesare Genuzio e concluso dai fotografi emergenti Alberto Cadin, Marco Citron e Max Rommel, che si sono concentrati sugli elementi che connotano un degrado ormai irreversibile e sui segni della presenza ormai lontana del lavoro e dei suoi protagonisti nelle fabbriche tessili del pordenonese. Sono diciannove gli autori rappresentati nel percorso espositivo, quattordici dei quali sono soci del Circolo L’Obiettivo (Rino Aruta, Ilva Bianchet, Alida Canton, Gloria Cassan, Francesca Codogno, Sara Del Zotto, Maria Teresa Ermano, Maria Carla Maccario, Giorgio Nicolini, Gloria Redolfi Riva, Giancarlo Rupolo, Alain Santiago, Alberto Vezzil e Mariella Vitetta), ed altri cinque - i fotografi Giuliano Borghesan, Cesare Genuzio, Marco Citron, Alberto Cadin e Max Rommel (che opera con Marissa Morelli nell’ambito del progetto WOM –Workingonmemory) – hanno lavorato, con tempi e percorsi personali, a una documentazione di queste realtà. «È ormai da molto tempo – spiega Antonio Giusa nelle note introduttive al catalogo - che sulle aree industriali dimesse dell’area pordenonese regna un silenzio irreale. Come molti cittadini, anche numerosi fotografi, con motivazioni diverse, hanno varcato i cancelli dei cotonifici e si sono introdotti nel mondo dell’archeologia industriale pordenonese per analizzare e interpretare questa nuova situazione e per restituirci il loro racconto. Sono fotografie che evocano emozioni molto diverse. Coloro che hanno lavorato nei cotonifici e le loro famiglie sono certamente più coinvolti e vi vedono le tracce della loro presenza, generazioni più giovani cercano i segni della propria creatività che vi si è manifestata mediante i graffiti dei writers, le persone più interessate alle sorti urbanistiche si interrogano sul futuro di questi opifici dove si sono celebrati i fasti dell’industrializzazione, mentre i più sono più liberamente portati a seguire il filo del racconto attraverso l’itinerario fotografico. Letture diverse di questi luoghi della memoria che si ripropongono nelle fotografie con una nuova tragica bellezza, fatta non più di armonie ma di dissonanze»
29
febbraio 2008
Luoghi della memoria
Dal 29 febbraio al 23 marzo 2008
fotografia
Location
EX CONVENTO DI SAN FRANCESCO
Pordenone, Via San Francesco, (Pordenone)
Pordenone, Via San Francesco, (Pordenone)
Orario di apertura
10.00 – 12.30 / 15.30 – 19.30. Lunedì chiuso
Vernissage
29 Febbraio 2008, ore 17
Sito web
www.craf-fvg.it
Ufficio stampa
VOLPE&SAIN
Autore
Curatore