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Luoghi d’osservazione 5 – Emanuele Becheri
Il progetto istallativo proposto da Emanuele Becheri è costituito da tre teche circolari di diversa ampiezza e profondità: una orizzontale, collocata nella stanza inferiore e due, verticali, al piano superiore. In ognuna un disegno inscritto direttamente sul fondo-supporto di legno il quale è adagiato nella parte profonda della teca coincidente con la base stessa
Comunicato stampa
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Il progetto istallativo proposto da Emanuele Becheri è costituito da tre teche circolari di diversa ampiezza e profondità: una orizzontale, collocata nella stanza inferiore e due, verticali, al piano superiore. In ognuna un disegno inscritto direttamente sul fondo-supporto di legno il quale è adagiato nella parte profonda della teca coincidente con la base stessa.
Il disegno tracciato ha origine con una pressione, la punta che incide sul recto della carta carbone (di una carta copiativa che non copia niente), che polverizza ogni volta una porzione, e rilascia, sempre per effetto di questa pressione, il movimento del muoversi dell’organismo che si organizza, cristallizzandosi come calco di un processo interno: disegnare senza l’uso della vista, concentrandosi fino a diventare l’occhio sulla punta dell’ago (che traccia) fino a farlo diventare idealmente il vettore dove scaricare la propria vibrazione.
La teca, l’oblò in questo caso, il luogo d’osservazione negato inizialmente all’autore, non è usato e quindi costruito come mero contenitore, ma come piano scopico che fa tutt’uno con il disegno; caleidoscopio per l’osservazione di questo disegnare come processo in ritrazione del processo che è anche perdita dell’autore, lenta perdita dello spettacolo e quindi dello spettatore.
Così l’artista stesso ha tracciato le linee del suo intervento, che continua e prosegue un lavoro caratterizzato da un modus operandi rigoroso ed estremo per un fare dominato dall’organo della vista. L’accecamento si fa pronuncia al limite, perché radicale deve essere lo sguardo.
Mauro Panzera
EMANUELE BECHERI (Prato, 1973)
Diplomato nel 1996 all’Accademia di Belle Arti di Firenze, nel 1999 ha esposto all’Accademia Albertina di Torino, nello spazio Manica Lunga. Nel 2003 è invitato alla Pinacoteca Civica di Bondeno, dove espone nell’ambito della rassegna Contemporanea e alla collettiva “La Mano Veggente” Galleria M. Corraini di Mantova.
Nello stesso anno partecipa anche alla collettiva Libre. libro d’artista, organizzata presso la biblioteca del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato. Nel 2004 è stato selezionato per la rassegna Convergenze, Fondazione Pistoletto, Biella, e ha partecipato alla collettiva “Donner à voir” la Galleria Gentili, Montecatini Terme (Pistoia). Nel 2005 ha partecipato alla rassegna Arte All’ Arte 10 progetto speciale “–a+a (Luciano Pistoi)” Castello di Linari, Linari e alla collettiva Gemine Muse (giovani artisti nei Musei d’Europa) al Museo di Pittura Murale di Prato. Nel 2006 ha partecipato alla collettiva “Misure del tempo”, presso il MAC,N di Monsummano, alla mostra Scirocco presso la Kuenstlerhaus di Bregenz, per la cura di Wilhelm Meusburger e infine alla collettiva Dialogo I alla Galleria Enrico Fornello di Prato, un progetto di Simone Menegoi.
Il disegno tracciato ha origine con una pressione, la punta che incide sul recto della carta carbone (di una carta copiativa che non copia niente), che polverizza ogni volta una porzione, e rilascia, sempre per effetto di questa pressione, il movimento del muoversi dell’organismo che si organizza, cristallizzandosi come calco di un processo interno: disegnare senza l’uso della vista, concentrandosi fino a diventare l’occhio sulla punta dell’ago (che traccia) fino a farlo diventare idealmente il vettore dove scaricare la propria vibrazione.
La teca, l’oblò in questo caso, il luogo d’osservazione negato inizialmente all’autore, non è usato e quindi costruito come mero contenitore, ma come piano scopico che fa tutt’uno con il disegno; caleidoscopio per l’osservazione di questo disegnare come processo in ritrazione del processo che è anche perdita dell’autore, lenta perdita dello spettacolo e quindi dello spettatore.
Così l’artista stesso ha tracciato le linee del suo intervento, che continua e prosegue un lavoro caratterizzato da un modus operandi rigoroso ed estremo per un fare dominato dall’organo della vista. L’accecamento si fa pronuncia al limite, perché radicale deve essere lo sguardo.
Mauro Panzera
EMANUELE BECHERI (Prato, 1973)
Diplomato nel 1996 all’Accademia di Belle Arti di Firenze, nel 1999 ha esposto all’Accademia Albertina di Torino, nello spazio Manica Lunga. Nel 2003 è invitato alla Pinacoteca Civica di Bondeno, dove espone nell’ambito della rassegna Contemporanea e alla collettiva “La Mano Veggente” Galleria M. Corraini di Mantova.
Nello stesso anno partecipa anche alla collettiva Libre. libro d’artista, organizzata presso la biblioteca del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato. Nel 2004 è stato selezionato per la rassegna Convergenze, Fondazione Pistoletto, Biella, e ha partecipato alla collettiva “Donner à voir” la Galleria Gentili, Montecatini Terme (Pistoia). Nel 2005 ha partecipato alla rassegna Arte All’ Arte 10 progetto speciale “–a+a (Luciano Pistoi)” Castello di Linari, Linari e alla collettiva Gemine Muse (giovani artisti nei Musei d’Europa) al Museo di Pittura Murale di Prato. Nel 2006 ha partecipato alla collettiva “Misure del tempo”, presso il MAC,N di Monsummano, alla mostra Scirocco presso la Kuenstlerhaus di Bregenz, per la cura di Wilhelm Meusburger e infine alla collettiva Dialogo I alla Galleria Enrico Fornello di Prato, un progetto di Simone Menegoi.
30
luglio 2006
Luoghi d’osservazione 5 – Emanuele Becheri
Dal 30 luglio al 27 agosto 2006
arte contemporanea
Location
CASTELLO DI SAN TERENZO
Lerici, Via Giuseppe Garibaldi-san Terenzo, (La Spezia)
Lerici, Via Giuseppe Garibaldi-san Terenzo, (La Spezia)
Orario di apertura
dalle ore 21,30 alle ore 23,30 nei giorni di giovedì,venerdì, sabato e domenica; apertura straordinaria il 14 e il 15 agosto dalle ore 21,00 alle ore 23,00
Vernissage
30 Luglio 2006, ore 21:30
Autore
Curatore