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Luraghi vs Jeker
Sono due pittrici svizzere. Chiara Luraghi, milanese di nascita e con lunghe progenie meneghine alle spalle, è diventata svizzera per matrimonio. Emma Jeker, svizzera con lunghe progenie native di Zug e dintorni, è nata in Italia. La sua vita di pittrice l’ha vissuta a Milano.
Comunicato stampa
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Questa esposizione, alla Galleria Ponte Rosso, Chiara l’ha voluta per condividere con gli altri il suo lavoro artistico. Ma è stata anche la nostalgia della sfida a invogliare Chiara a mettere in moto un gioco “a carte scoperte” - per non bluffare - con una competitrice ben agguerrita.
Che fosse ben agguerrita Emma Jeker, nata Hurlimann, l’avevano confermato, con valutazioni positive, critici severi come Carrà, Borgese, Valsecchi, De Grada, Marussi, Lepore, Villani, Senesi, Birolli, Biasion e tanti altri estimatori in un’epoca pochissimo propensa alla professionalità delle pittrici, che spesso dipingevano per hobby.
A Chiara furono di sostegno poeti come Sinisgalli, Carrieri, Solmi e critici come Liana Bortolon, Rossana Bossaglia, Sebastiano Grasso, Stefano Crespi e Luigi Cavallo, pittori come Domenico Cantatore, Renzo Biasion e Attilio Rossi.
Curiosamente per le due pittrici ricorrono spesso le stesse parole scelte per descrivere la loro personalità e la loro pittura e questo è singolare nonostante le tante epoche pittoriche e forzature artistiche, spesso seducenti, che le separano, pur lasciandole illese.
In sostanza i quadri presentati in questa mostra costituiscono la metafora di percorsi artistici creativi, originali, innovativi che dimostrano ancora una volta come l’arte non ha né confini, né dogane ed è capace di stabilire dialoghi che superano la nazionalità e il tempo. Ed è quasi inquietante constatare come due pittrici di prevalente matrice figurativa possano ritrovarsi oggi all’appuntamento del revival dell’arte appunto figurativa, costringendoci a fare i conti con il mistero dell’arte.
Chiara Luraghi è nata a Milano. Si dedica presto e seriamente allo studio della pittura e della scultura percorrendo un lungo tirocinio con il maestro Domenico Cantatore e il pittore brasiliano Candido Portinari e la scultrice Genny Mucchi. Affronta la sua prima mostra personale a Roma nel 1956 e nella sua città natale nel 1958.
Ne seguono numerose altre in varie città italiane ed europee alternate ad importanti mostre collettive nazionali e internazionali. Compone con misura e eleganza e sa pervenire con speditezza e sintesi pittorica ad un equilibrio formale con spontaneità e naturalezza, perché la sua pittura è collegata al senso più vero della vita, inteso come rapporto con la natura, con le stagioni, con il volgere delle luci, con il trascorrere del tempo.
Emma Jeker è nata a Intra il 24 Settembre 1895 da Leopoldo Hurlimann e Giulia Koch.
Ha compiuto gli studi magistrali nel Cantone di Zug fino al 1914 e nel 1915 rientra a Milano e inizia a dipingere sotto la guida del pittore Andreoli e, nel suo studio, rivela da subito notevoli doti di personalità e talento.
Fin dal 1924 ha svolto una intensa attività artistica che l’ha vista presente nelle maggiori Mostre nazionali: “Biennale di Venezia” negli anni 1936-1938-1940-1948-1950, “Quadriennale di Roma” negli anni 1935-1939-1947-1952-1955 e una importante mostra personale alla “Permanente” di Milano nel 1942.
Partecipa ad altre importanti mostre in Italia (Milano, Monza, Napoli, Torino, Reggio Emilia, La Spezia, Bolzano, Verona, Trieste, Bari e Firenze) e nel 1950 ad una mostra internazionale a Londra. Realizza delle mostre personali a Milano negli anni 1941, 1942, 1948, 1950 e 1959.
La sua casa di Montalto sul Lago di Garda è stata frequentata dai più importanti protagonisti dell’arte italiana del Novecento divenendo una specie di cenacolo artistico. E’ mancata a Milano il 6 Febbraio 1959.
Che fosse ben agguerrita Emma Jeker, nata Hurlimann, l’avevano confermato, con valutazioni positive, critici severi come Carrà, Borgese, Valsecchi, De Grada, Marussi, Lepore, Villani, Senesi, Birolli, Biasion e tanti altri estimatori in un’epoca pochissimo propensa alla professionalità delle pittrici, che spesso dipingevano per hobby.
A Chiara furono di sostegno poeti come Sinisgalli, Carrieri, Solmi e critici come Liana Bortolon, Rossana Bossaglia, Sebastiano Grasso, Stefano Crespi e Luigi Cavallo, pittori come Domenico Cantatore, Renzo Biasion e Attilio Rossi.
Curiosamente per le due pittrici ricorrono spesso le stesse parole scelte per descrivere la loro personalità e la loro pittura e questo è singolare nonostante le tante epoche pittoriche e forzature artistiche, spesso seducenti, che le separano, pur lasciandole illese.
In sostanza i quadri presentati in questa mostra costituiscono la metafora di percorsi artistici creativi, originali, innovativi che dimostrano ancora una volta come l’arte non ha né confini, né dogane ed è capace di stabilire dialoghi che superano la nazionalità e il tempo. Ed è quasi inquietante constatare come due pittrici di prevalente matrice figurativa possano ritrovarsi oggi all’appuntamento del revival dell’arte appunto figurativa, costringendoci a fare i conti con il mistero dell’arte.
Chiara Luraghi è nata a Milano. Si dedica presto e seriamente allo studio della pittura e della scultura percorrendo un lungo tirocinio con il maestro Domenico Cantatore e il pittore brasiliano Candido Portinari e la scultrice Genny Mucchi. Affronta la sua prima mostra personale a Roma nel 1956 e nella sua città natale nel 1958.
Ne seguono numerose altre in varie città italiane ed europee alternate ad importanti mostre collettive nazionali e internazionali. Compone con misura e eleganza e sa pervenire con speditezza e sintesi pittorica ad un equilibrio formale con spontaneità e naturalezza, perché la sua pittura è collegata al senso più vero della vita, inteso come rapporto con la natura, con le stagioni, con il volgere delle luci, con il trascorrere del tempo.
Emma Jeker è nata a Intra il 24 Settembre 1895 da Leopoldo Hurlimann e Giulia Koch.
Ha compiuto gli studi magistrali nel Cantone di Zug fino al 1914 e nel 1915 rientra a Milano e inizia a dipingere sotto la guida del pittore Andreoli e, nel suo studio, rivela da subito notevoli doti di personalità e talento.
Fin dal 1924 ha svolto una intensa attività artistica che l’ha vista presente nelle maggiori Mostre nazionali: “Biennale di Venezia” negli anni 1936-1938-1940-1948-1950, “Quadriennale di Roma” negli anni 1935-1939-1947-1952-1955 e una importante mostra personale alla “Permanente” di Milano nel 1942.
Partecipa ad altre importanti mostre in Italia (Milano, Monza, Napoli, Torino, Reggio Emilia, La Spezia, Bolzano, Verona, Trieste, Bari e Firenze) e nel 1950 ad una mostra internazionale a Londra. Realizza delle mostre personali a Milano negli anni 1941, 1942, 1948, 1950 e 1959.
La sua casa di Montalto sul Lago di Garda è stata frequentata dai più importanti protagonisti dell’arte italiana del Novecento divenendo una specie di cenacolo artistico. E’ mancata a Milano il 6 Febbraio 1959.
25
gennaio 2018
Luraghi vs Jeker
Dal 25 gennaio all'undici febbraio 2018
arte contemporanea
Location
GALLERIA PONTE ROSSO
Milano, Via Brera, 2, (Milano)
Milano, Via Brera, 2, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 10.30-12.30 e 15.30-19
Domenica 11 febbraio aperto dalle 15.30 alle 19
Vernissage
25 Gennaio 2018, ore 18
Autore