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L’urlo del ’68. Tra storia, arte e musica
La mostra ripercorre i temi, i suoni e i colori del 1968, a cinquant’anni di distanza da un anno passato alla storia
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 9 giugno al 6 luglio, presso il Palazzo Storico Credito Bergamasco (Banco
BPM- Bergamo), la Fondazione Creberg organizza il percorso espositivo L’urlo del ‘68 a cura di Riccardo
Bertoncelli – noto giornalista, critico musicale e conduttore radiofonico italiano – e Angelo Piazzoli,
Segretario generale della Fondazione stessa.
“Per vivere i temi, i suoni, i colori del Sessantotto, abbiamo pensato ad un articolato percorso disegnato da
uno dei massimi esperti sul tema, Riccardo Bertoncelli, critico musicale di rilievo internazionale; tale itinerario
consente un avvincente excursus letterario sul mondo della musica – intrecciato ad una breve sintesi
cronologica delle vicende storiche e coniugato con esposizione di alcuni dipinti d’annata di Paolo Baratella -
costituendo una opportunità di rievocazione di temi che diedero il via alla contestazione negli anni Sessanta
con le sue peculiarità e contraddizioni” spiega Angelo Piazzoli.
“Sono davvero tantissimi – evidenzia Riccardo Bertoncelli – gli interventi sul 1968 che stanno diluviando
su esperti e curiosi in questo scorcio di anno. Interventi originali, intelligenti ma anche molti luoghi comuni: e
l'abituale confusione tra il 1968 cronologico e il Sessantotto cosiddetto, quel movimento, quella idea di nuovo
iniziata ben prima del 1968 reale e proseguita ben dopo, nei molto diversi anni '70. Noi abbiamo voluto
concentrarci sul 1968 reale e, appunto, cronologico; dove accadono straordinarie vicende che innovano
profondamente la società ma si palesano anche dubbi, incertezze, frenate, con reazioni a volte all'opposto.”
Il percorso espositivo che si snoda su venticinque pannelli – con testi redatti da Riccardo Bertoncelli - in cui,
oltre a una breve excursus cronologico sui principali accadimenti dell’anno, viene presentato un avvincente
percorso attraverso la storia della musica del periodo.
“Dal nostro punto di vista musicale – conclude Riccardo Bertoncelli – ci siamo proposti di documentare un
anno ricco ma pieno di contraddizioni, un potente chiaroscuro; e a dirla tutta, forse l'anno più fragile tra quelli
che hanno modellato il rock, la canzone d'autore, il blues, il jazz nella seconda metà degli anni '60. Mettendo
i tasselli al posto giusto, alla luce della storia, forse qualche visitatore si stupirà”.
A corredo dell’evento saranno esposte opere pittoriche di Paolo Baratella.
“La selezione è stata operata attingendo ad una collezione privata” – illustra Angelo Piazzoli – “una raccolta
di grande interesse storico, costruita sulla passione di Cesare Marraccini, che in prevalenza acquistò, con
grande intuito, direttamente da artisti del tempo. L’esposizione di opere di Baratella rappresenta una ulteriore
possibilità di approfondimento di tematiche che diedero il via alla contestazione negli anni Sessanta e si
svilupparono poi attorno al movimento del Sessantotto – con le peculiarità e le contraddizioni che le
caratterizzarono – viste attraverso gli occhi di un artista di talento.”
A disposizione gratuita dei visitatori, un catalogo a colori, curato, per la sezione storico-musicale, da
Riccardo Bertoncelli (a corredo della mostra è fruibile una playlist di pezzi d’epoca, scaricabile gratuitamente
da Spotify) e per la parte artistica da Angelo Piazzoli con testo critico di Paola Silvia Ubiali.
“Ricordare il Sessantotto, cinquant’anni dopo, non assume – nei nostri intendimenti – un intento celebrativo,
rievocativo, storico o storiografico. Non è un nostro compito” - precisa Angelo Piazzoli - “Il nostro ricordo si
Largo Porta Nuova, 2 – 24122 Bergamo – Tel. 035 393230 – Cod. Fisc. 95018020164
focalizza su uno specifico ambito culturale (la musica del periodo, con una incursione nell’arte figurativa) e
viene realizzato con modalità divulgativa - già sperimentata con successo per un precedente
approfondimento dedicato a Bob Dylan – e con una finalità legata alla nostra attualità, quale asettico
complemento alla comprensione del nostro tempo: la fase storica che stiamo vivendo trae, in parte, le sue
origini dai sommovimenti che si registrarono in quel periodo, modificando costumi, linguaggio, stili di vita,
rapporto tra i generi.”
L’esposizione – presso il Palazzo Storico Credito Bergamasco/Banco BPM Bergamo (Largo Porta Nuova, 2)
è visitabile tutti i giorni secondo i seguenti orari: da lunedì a venerdì, dalle ore 8.20 alle 13.20 e dalle 14.50
alle 15.50, con apertura straordinaria domenica 10 giugno, dalle ore 9.30 alle 19.
Venerdì 8 giugno, giorno di inaugurazione della mostra, alle ore 18 con ingresso libero, si terrà un’ampia
prolusione di Riccardo Bertoncelli. Gli interventi dei curatori saranno accompagnati da intermezzi musicali a
cura di Antiche Contrade. Al termine sarà presentata la selezione di opere dell’artista Paolo Baratella.
L’ingresso alla mostra e è libero.
BPM- Bergamo), la Fondazione Creberg organizza il percorso espositivo L’urlo del ‘68 a cura di Riccardo
Bertoncelli – noto giornalista, critico musicale e conduttore radiofonico italiano – e Angelo Piazzoli,
Segretario generale della Fondazione stessa.
“Per vivere i temi, i suoni, i colori del Sessantotto, abbiamo pensato ad un articolato percorso disegnato da
uno dei massimi esperti sul tema, Riccardo Bertoncelli, critico musicale di rilievo internazionale; tale itinerario
consente un avvincente excursus letterario sul mondo della musica – intrecciato ad una breve sintesi
cronologica delle vicende storiche e coniugato con esposizione di alcuni dipinti d’annata di Paolo Baratella -
costituendo una opportunità di rievocazione di temi che diedero il via alla contestazione negli anni Sessanta
con le sue peculiarità e contraddizioni” spiega Angelo Piazzoli.
“Sono davvero tantissimi – evidenzia Riccardo Bertoncelli – gli interventi sul 1968 che stanno diluviando
su esperti e curiosi in questo scorcio di anno. Interventi originali, intelligenti ma anche molti luoghi comuni: e
l'abituale confusione tra il 1968 cronologico e il Sessantotto cosiddetto, quel movimento, quella idea di nuovo
iniziata ben prima del 1968 reale e proseguita ben dopo, nei molto diversi anni '70. Noi abbiamo voluto
concentrarci sul 1968 reale e, appunto, cronologico; dove accadono straordinarie vicende che innovano
profondamente la società ma si palesano anche dubbi, incertezze, frenate, con reazioni a volte all'opposto.”
Il percorso espositivo che si snoda su venticinque pannelli – con testi redatti da Riccardo Bertoncelli - in cui,
oltre a una breve excursus cronologico sui principali accadimenti dell’anno, viene presentato un avvincente
percorso attraverso la storia della musica del periodo.
“Dal nostro punto di vista musicale – conclude Riccardo Bertoncelli – ci siamo proposti di documentare un
anno ricco ma pieno di contraddizioni, un potente chiaroscuro; e a dirla tutta, forse l'anno più fragile tra quelli
che hanno modellato il rock, la canzone d'autore, il blues, il jazz nella seconda metà degli anni '60. Mettendo
i tasselli al posto giusto, alla luce della storia, forse qualche visitatore si stupirà”.
A corredo dell’evento saranno esposte opere pittoriche di Paolo Baratella.
“La selezione è stata operata attingendo ad una collezione privata” – illustra Angelo Piazzoli – “una raccolta
di grande interesse storico, costruita sulla passione di Cesare Marraccini, che in prevalenza acquistò, con
grande intuito, direttamente da artisti del tempo. L’esposizione di opere di Baratella rappresenta una ulteriore
possibilità di approfondimento di tematiche che diedero il via alla contestazione negli anni Sessanta e si
svilupparono poi attorno al movimento del Sessantotto – con le peculiarità e le contraddizioni che le
caratterizzarono – viste attraverso gli occhi di un artista di talento.”
A disposizione gratuita dei visitatori, un catalogo a colori, curato, per la sezione storico-musicale, da
Riccardo Bertoncelli (a corredo della mostra è fruibile una playlist di pezzi d’epoca, scaricabile gratuitamente
da Spotify) e per la parte artistica da Angelo Piazzoli con testo critico di Paola Silvia Ubiali.
“Ricordare il Sessantotto, cinquant’anni dopo, non assume – nei nostri intendimenti – un intento celebrativo,
rievocativo, storico o storiografico. Non è un nostro compito” - precisa Angelo Piazzoli - “Il nostro ricordo si
Largo Porta Nuova, 2 – 24122 Bergamo – Tel. 035 393230 – Cod. Fisc. 95018020164
focalizza su uno specifico ambito culturale (la musica del periodo, con una incursione nell’arte figurativa) e
viene realizzato con modalità divulgativa - già sperimentata con successo per un precedente
approfondimento dedicato a Bob Dylan – e con una finalità legata alla nostra attualità, quale asettico
complemento alla comprensione del nostro tempo: la fase storica che stiamo vivendo trae, in parte, le sue
origini dai sommovimenti che si registrarono in quel periodo, modificando costumi, linguaggio, stili di vita,
rapporto tra i generi.”
L’esposizione – presso il Palazzo Storico Credito Bergamasco/Banco BPM Bergamo (Largo Porta Nuova, 2)
è visitabile tutti i giorni secondo i seguenti orari: da lunedì a venerdì, dalle ore 8.20 alle 13.20 e dalle 14.50
alle 15.50, con apertura straordinaria domenica 10 giugno, dalle ore 9.30 alle 19.
Venerdì 8 giugno, giorno di inaugurazione della mostra, alle ore 18 con ingresso libero, si terrà un’ampia
prolusione di Riccardo Bertoncelli. Gli interventi dei curatori saranno accompagnati da intermezzi musicali a
cura di Antiche Contrade. Al termine sarà presentata la selezione di opere dell’artista Paolo Baratella.
L’ingresso alla mostra e è libero.
08
giugno 2018
L’urlo del ’68. Tra storia, arte e musica
Dall'otto giugno al 06 luglio 2018
arte contemporanea
Location
PALAZZO CREBERG
Bergamo, Largo Porta Nuova, 2, (Bergamo)
Bergamo, Largo Porta Nuova, 2, (Bergamo)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì, dalle ore 8.20 alle 13.20 e dalle 14.50
alle 15.50, con apertura straordinaria domenica 10 giugno, dalle ore 9.30 alle 19.
Vernissage
8 Giugno 2018, ore 18
Curatore