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L’urlo di Furio Cavallini
Un’antologica cardine di Furio Cavallini, uno dei più grandi pittori del ‘900 italiano, in uno spaccato temporale relativamente recente che va dal 1975 al 2010, organizzata a cura di Mauro Pantani, e con la presentazione critica di Andrea Baldocchi
Comunicato stampa
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Interni scarni ed eleganti, nature morte tormentate, paesaggi toscani precipitanti, nudi dolorosi e sensuali insieme, ritratti dell’anima, giacche “indossate” da presenze fantasmatiche in bilico sul vuoto esistenziale.
Un’antologica cardine di Furio Cavallini, uno dei più grandi pittori del ‘900 italiano, in uno spaccato temporale relativamente recente che va dal 1975 al 2010, organizzata a cura di Mauro Pantani, e con la presentazione critica di Andrea Baldocchi,
sarà inaugurata sabato 30 novembre 2013, ore 17, ed in corso fino all’ 8 dicembre 2013 presso la Galleria La Ciotola, nel centro storico di Suvereto (LI).
E nella continuità inscindibile fra l’inquietudine dell’artista e la forza della sua creazione, “L'urlo di Furio Cavallini” ancora tuona nel contemporaneo.
Così nel testo di Andrea Baldocchi (aprile 2013):
“Nessun attaccamento alla tradizione. Furio Cavallini preferisce sembianze mai inamidate, vigorose, talvolta colleriche. La posa non esiste; e per comprendere a fondo i suoi stimoli artistici, ci dobbiamo immaginare oggetti, esseri viventi che vibrano inesausti, incapaci di sostare sommessamente in un mondo che Cavallini ordina secondo una partitura che coglie l'ultima essenza - quella misteriosa, oscura, remota, mossa. La tela si fa turbine, il colore vola e si sublima in sogno, in una visione che afferra la natura, risucchiata in un vortice che la assottiglia figurativamente, marcandone il carattere aggressivo, di luminosità radicale. Le forme corporee risentono di un calore evocato dal fulgore di una pennellata gigantesca, monumentale. Già Lucian Freud aveva incorniciato una sensibilità che descriveva i sentimenti isolati e spigolosi di un uomo malinconico, solo, rabbioso - Cavallini, similmente, scompone e ricompone linee ed estremità allusive di un mondo nuovo, immaginario, in cui il dubbio e l'inesplorato vogliono sostituire la tetra quotidianità. Furio Cavallini disegna frammenti che sciolgono la superficie delle cose per renderne plausibile la materia nascosta, per far riaffiorare l'inavvicinabile, che si eleva grandioso. Sino a sfiorare il cielo interiore, burrascoso e fragile.”.
Con il patrocinio di: Comune di Suvereto, Associazione Culturale Athena Spazio Arte, Ente Valorizzazione Suvereto.
Orari di apertura mostra: feriali 19-21, festivi 15-20.
Un’antologica cardine di Furio Cavallini, uno dei più grandi pittori del ‘900 italiano, in uno spaccato temporale relativamente recente che va dal 1975 al 2010, organizzata a cura di Mauro Pantani, e con la presentazione critica di Andrea Baldocchi,
sarà inaugurata sabato 30 novembre 2013, ore 17, ed in corso fino all’ 8 dicembre 2013 presso la Galleria La Ciotola, nel centro storico di Suvereto (LI).
E nella continuità inscindibile fra l’inquietudine dell’artista e la forza della sua creazione, “L'urlo di Furio Cavallini” ancora tuona nel contemporaneo.
Così nel testo di Andrea Baldocchi (aprile 2013):
“Nessun attaccamento alla tradizione. Furio Cavallini preferisce sembianze mai inamidate, vigorose, talvolta colleriche. La posa non esiste; e per comprendere a fondo i suoi stimoli artistici, ci dobbiamo immaginare oggetti, esseri viventi che vibrano inesausti, incapaci di sostare sommessamente in un mondo che Cavallini ordina secondo una partitura che coglie l'ultima essenza - quella misteriosa, oscura, remota, mossa. La tela si fa turbine, il colore vola e si sublima in sogno, in una visione che afferra la natura, risucchiata in un vortice che la assottiglia figurativamente, marcandone il carattere aggressivo, di luminosità radicale. Le forme corporee risentono di un calore evocato dal fulgore di una pennellata gigantesca, monumentale. Già Lucian Freud aveva incorniciato una sensibilità che descriveva i sentimenti isolati e spigolosi di un uomo malinconico, solo, rabbioso - Cavallini, similmente, scompone e ricompone linee ed estremità allusive di un mondo nuovo, immaginario, in cui il dubbio e l'inesplorato vogliono sostituire la tetra quotidianità. Furio Cavallini disegna frammenti che sciolgono la superficie delle cose per renderne plausibile la materia nascosta, per far riaffiorare l'inavvicinabile, che si eleva grandioso. Sino a sfiorare il cielo interiore, burrascoso e fragile.”.
Con il patrocinio di: Comune di Suvereto, Associazione Culturale Athena Spazio Arte, Ente Valorizzazione Suvereto.
Orari di apertura mostra: feriali 19-21, festivi 15-20.
30
novembre 2013
L’urlo di Furio Cavallini
Dal 30 novembre all'otto dicembre 2013
arte moderna e contemporanea
Location
GALLERIA LA CIOTOLA
Suvereto, Via Giacomo Matteotti, 14, (Livorno)
Suvereto, Via Giacomo Matteotti, 14, (Livorno)
Orario di apertura
feriali 19-21, festivi 15-20
Vernissage
30 Novembre 2013, h 17.00
Autore
Curatore