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Lyle Roblin – Metamorfosi
L’artista offre immagini inconsuete ed originali delle sedi, passate e presenti, di alcune delle maggiori manifatture laniere biellesi
Comunicato stampa
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“Metamorfosi”
Immagini dell’industria biellese tra innovazione, creatività e tradizione
Alla “Fabbrica della Ruota” una personale del fotografo canadese Lyle Roblin ripercorre la “Strada della Lana” con immagini inedite e suggestive.
Biella, 20 agosto 2008 – Si apre il 20 settembre alla “Fabbrica della Ruota”, nell’ex lanificio Zignone di Pray, a poca distanza da Biella, una personale del fotografo canadese Lyle Roblin intitolata “Metamorfosi” e dedicata alla rappresentazione del patrimonio industriale biellese tra innovazione, creatività e tradizione.
La mostra propone immagini inedite di fabbriche e stabilimenti situati lungo la “Strada della Lana”, un itinerario che si snoda per circa 50 Km fra Biella e Borgosesia, progettato dal DocBi-Centro Studi Biellesi in collaborazione con il Politecnico di Torino, con la finalità di far conoscere al pubblico il patrimonio industriale del Biellese dell’Otto-Novecento.
Nella mostra “Metamorfosi” Lyle Roblin – fotografo nato e cresciuto nella Colombia Britannica e approdato in Italia da qualche anno dopo varie peregrinazioni in diversi paesi europei – offre immagini inconsuete ed originali delle sedi, passate e presenti, di alcune delle maggiori manifatture laniere biellesi, da Barbera a Botto, da Cerruti a Reda, Vitale Barberis, Zegna e molti altri.
Artista di grande sensibilità, Roblin coglie negli stabilimenti che fotografa l’intensità del divenire che caratterizza la loro storia, combinando immagini documentarie di archeologia industriale con rappresentazioni più propriamente artistiche che trasmettono efficacemente una visione fresca e diversa, priva di quei condizionamenti, tanto iconografici quanto storici e socioculturali, che spesso si accompagnano alla familiarità con un determinato ambiente o paesaggio.
Le fotografie, per lo più a colori, sono esposte su pannelli di medie dimensioni, riservando il grande formato per un numero limitato di soggetti di particolare rilevanza artistica (esempio in allegato).
“Questa mostra entra a pieno titolo nel progetto di rivalutazione del patrimonio industriale biellese, uno degli obiettivi principali di DocBi, che ha già trovato espressione in numerosi eventi e manifestazioni, dalla mostra ‘Archeologia Industriale nelle vallate del Sessera e dello Strona’ (1984), a ‘Fabbriche formato cartolina’ (1995), fino alla recente “La Fabbrica e la sua voce: trame sonore dell’industria biellese (2007)”, afferma Giovanni Vachino, presidente del Centro Studi Biellesi. “La visione “esterna” di Lyle Roblin ci è parsa particolarmente adatta a cogliere aspetti nuovi ed inediti di un ambiente industriale che, pur essendo stato già documentato nel passato, non è ancora stato adeguatamente rappresentato nella sua dimensione di trasformazione ed evoluzione. Lo sguardo di un artista che si avvicina al territorio e alla cultura biellesi per la prima volta, con l’effetto di straniamento artistico-culturale che ciò comporta, rappresenta un’opportunità per apprezzare in maniera nuova e diversa un pezzo della nostra storia.”
“Sono sempre stato affascinato dall’Italia, sia nella sua dimensione storico-artistica che come emblema di eccellenza e di qualità”, commenta Lyle Roblin. “Quando mi sono avvicinato al territorio biellese sono rimasto affascinato dalla storia della sua industria manifatturiera, dalla sua versatilità e capacità di adattamento pur nel rispetto della tradizione. Mi ha colpito in particolar modo il culto del passato che si accompagna costantemente alla ricerca di innovazione. Visitando e fotografando gli stabilimenti mi sono reso conto che il filo conduttore della mia ricerca artistica era il concetto di metamorfosi – un processo attraverso il quale tutto cambia, senza però mutare nella sostanza. È un concetto particolarmente consono al mio modo di fotografare: nelle mie immagini voglio rappresentare la realtà così com’è, ma al tempo stesso darne una visione trasfigurata, capace di suscitare emozioni.”
La mostra, abbinata a quella che presenta opere del pittore Mario Baratelli intitolata “Turno di notte”, resterà aperta dal 20 settembre al 26 ottobre presso la “Fabbrica della Ruota” nell’ex Lanificio Zignone di Pray. L’esposizione è aperta al pubblico la domenica dalle 15 alle 18.30, e tutti i giorni su prenotazione per gruppi.
Collabora all’allestimento il fotogruppo Noveis di Guardabosone.
Contatti:
DocBi
tel.: 01531463
Giovanni Vachino
tel.: 0157388393
Lyle Roblin
e-mail: info@lyleroblin.com
Ufficio stampa: Paola Catenaccio
info@lyleroblin.com
mob.: 340 3511476
Il DocBi-Centro Studi Biellesi (www.docbi.it) è un’associazione senza fini di lucro avente come obiettivo primario la conservazione e divulgazione del territorio biellese ed in particolare del suo patrimonio industriale; obiettivo che persegue con attività di tipo documentaristico, didattico e museale. Sede dell’associazione è l’ex lanificio Zignone di Pray, oggi noto come La Fabbrica della Ruota, un vivace centro culturale inserito nel Sistema ecomuseale della Provincia di Biella che, nei suoi oltre vent’anni di attività, ha ospitato numerose mostre in collaborazione con il Politecnico di Torino e vari Istituti culturali.
Lyle Roblin (www.lyleroblin.com) è un fotografo di origine canadese da qualche anno residente in Italia. Attivo da tempo in Europa, ha esposto in collettanee (“The Art of Photography”, Londra, 1999; Sothesby’s “Art and Charity”, 2007) e privatamente. Nel 2008 si è tenuta a Milano, presso la Società Umanitaria per l’organizzazione del Piccolo Museo Sereno (www.piccolomuseosereno.com), una sua personale dedicata al tema dell’archeologia industriale e intitolata “La vita sospesa delle cose”.
Sostengono il progetto:
Regione Piemonte
Provincia di Biella
Fondazione CRB
Fondazione CRT
Immagini dell’industria biellese tra innovazione, creatività e tradizione
Alla “Fabbrica della Ruota” una personale del fotografo canadese Lyle Roblin ripercorre la “Strada della Lana” con immagini inedite e suggestive.
Biella, 20 agosto 2008 – Si apre il 20 settembre alla “Fabbrica della Ruota”, nell’ex lanificio Zignone di Pray, a poca distanza da Biella, una personale del fotografo canadese Lyle Roblin intitolata “Metamorfosi” e dedicata alla rappresentazione del patrimonio industriale biellese tra innovazione, creatività e tradizione.
La mostra propone immagini inedite di fabbriche e stabilimenti situati lungo la “Strada della Lana”, un itinerario che si snoda per circa 50 Km fra Biella e Borgosesia, progettato dal DocBi-Centro Studi Biellesi in collaborazione con il Politecnico di Torino, con la finalità di far conoscere al pubblico il patrimonio industriale del Biellese dell’Otto-Novecento.
Nella mostra “Metamorfosi” Lyle Roblin – fotografo nato e cresciuto nella Colombia Britannica e approdato in Italia da qualche anno dopo varie peregrinazioni in diversi paesi europei – offre immagini inconsuete ed originali delle sedi, passate e presenti, di alcune delle maggiori manifatture laniere biellesi, da Barbera a Botto, da Cerruti a Reda, Vitale Barberis, Zegna e molti altri.
Artista di grande sensibilità, Roblin coglie negli stabilimenti che fotografa l’intensità del divenire che caratterizza la loro storia, combinando immagini documentarie di archeologia industriale con rappresentazioni più propriamente artistiche che trasmettono efficacemente una visione fresca e diversa, priva di quei condizionamenti, tanto iconografici quanto storici e socioculturali, che spesso si accompagnano alla familiarità con un determinato ambiente o paesaggio.
Le fotografie, per lo più a colori, sono esposte su pannelli di medie dimensioni, riservando il grande formato per un numero limitato di soggetti di particolare rilevanza artistica (esempio in allegato).
“Questa mostra entra a pieno titolo nel progetto di rivalutazione del patrimonio industriale biellese, uno degli obiettivi principali di DocBi, che ha già trovato espressione in numerosi eventi e manifestazioni, dalla mostra ‘Archeologia Industriale nelle vallate del Sessera e dello Strona’ (1984), a ‘Fabbriche formato cartolina’ (1995), fino alla recente “La Fabbrica e la sua voce: trame sonore dell’industria biellese (2007)”, afferma Giovanni Vachino, presidente del Centro Studi Biellesi. “La visione “esterna” di Lyle Roblin ci è parsa particolarmente adatta a cogliere aspetti nuovi ed inediti di un ambiente industriale che, pur essendo stato già documentato nel passato, non è ancora stato adeguatamente rappresentato nella sua dimensione di trasformazione ed evoluzione. Lo sguardo di un artista che si avvicina al territorio e alla cultura biellesi per la prima volta, con l’effetto di straniamento artistico-culturale che ciò comporta, rappresenta un’opportunità per apprezzare in maniera nuova e diversa un pezzo della nostra storia.”
“Sono sempre stato affascinato dall’Italia, sia nella sua dimensione storico-artistica che come emblema di eccellenza e di qualità”, commenta Lyle Roblin. “Quando mi sono avvicinato al territorio biellese sono rimasto affascinato dalla storia della sua industria manifatturiera, dalla sua versatilità e capacità di adattamento pur nel rispetto della tradizione. Mi ha colpito in particolar modo il culto del passato che si accompagna costantemente alla ricerca di innovazione. Visitando e fotografando gli stabilimenti mi sono reso conto che il filo conduttore della mia ricerca artistica era il concetto di metamorfosi – un processo attraverso il quale tutto cambia, senza però mutare nella sostanza. È un concetto particolarmente consono al mio modo di fotografare: nelle mie immagini voglio rappresentare la realtà così com’è, ma al tempo stesso darne una visione trasfigurata, capace di suscitare emozioni.”
La mostra, abbinata a quella che presenta opere del pittore Mario Baratelli intitolata “Turno di notte”, resterà aperta dal 20 settembre al 26 ottobre presso la “Fabbrica della Ruota” nell’ex Lanificio Zignone di Pray. L’esposizione è aperta al pubblico la domenica dalle 15 alle 18.30, e tutti i giorni su prenotazione per gruppi.
Collabora all’allestimento il fotogruppo Noveis di Guardabosone.
Contatti:
DocBi
tel.: 01531463
Giovanni Vachino
tel.: 0157388393
Lyle Roblin
e-mail: info@lyleroblin.com
Ufficio stampa: Paola Catenaccio
info@lyleroblin.com
mob.: 340 3511476
Il DocBi-Centro Studi Biellesi (www.docbi.it) è un’associazione senza fini di lucro avente come obiettivo primario la conservazione e divulgazione del territorio biellese ed in particolare del suo patrimonio industriale; obiettivo che persegue con attività di tipo documentaristico, didattico e museale. Sede dell’associazione è l’ex lanificio Zignone di Pray, oggi noto come La Fabbrica della Ruota, un vivace centro culturale inserito nel Sistema ecomuseale della Provincia di Biella che, nei suoi oltre vent’anni di attività, ha ospitato numerose mostre in collaborazione con il Politecnico di Torino e vari Istituti culturali.
Lyle Roblin (www.lyleroblin.com) è un fotografo di origine canadese da qualche anno residente in Italia. Attivo da tempo in Europa, ha esposto in collettanee (“The Art of Photography”, Londra, 1999; Sothesby’s “Art and Charity”, 2007) e privatamente. Nel 2008 si è tenuta a Milano, presso la Società Umanitaria per l’organizzazione del Piccolo Museo Sereno (www.piccolomuseosereno.com), una sua personale dedicata al tema dell’archeologia industriale e intitolata “La vita sospesa delle cose”.
Sostengono il progetto:
Regione Piemonte
Provincia di Biella
Fondazione CRB
Fondazione CRT
20
settembre 2008
Lyle Roblin – Metamorfosi
Dal 20 settembre al 26 ottobre 2008
fotografia
Location
FABBRICA DELLA RUOTA – EX LANIFICIO ZIGNONE
Pray, Via Valle Fredda, 1, (Biella)
Pray, Via Valle Fredda, 1, (Biella)
Orario di apertura
domenica dalle 15 alle 18.30 e tutti i giorni su prenotazione per gruppi
Sito web
www.lyleroblin.com/exhibitions/metamorfosi
Autore