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Lyudmila Vasilieva / Igor Vareshkin / Sergei Paprotskiy – Astrazione Odessa
A Ferrara Palazzo della Racchetta, Astrazione Odessa fa parte delle prime quattro mostre che occuperanno le numerose e ampie sale di tutti e tre i piani del palazzo in occasione del Ferrara Art Festival 2014
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Tra Parigi e Odessa, a Ferrara: Astrazione Odessa.
Si inaugura sabato 24 maggio 2014 alle ore 17 con le prime quattro mostre a Palazzo della Racchetta, Ferrara, via Vaspergolo 4,6,6a, l’attesissimo Ferrara Art Festival, che vedrà succedersi nell'arco di più di quattro mesi 30 mostre d’arte contemporanea di artisti nazionali e internazionali e una ventina di eventi collaterali del Racket Festival (teatro, musica, letteratura).
L. Vasilieva, I. Vareshkin e S. Paprotskiy: Astrazione Odessa a cura di Virgilio Patarini, catalogo Editoriale Giorgio Mondadori, fa parte delle prime quattro mostre che occuperanno le numerose e ampie sale di tutti e tre i piani del palazzo cinquecentesco e che propongono un ampio ventaglio espressivo sia dal punto di vista artistico (dal figurativo classicheggiante all'astratto puro) che geografico (dai 20 artisti provenienti dal Grand Palais di Parigi ai 3 protagonisti di mostre nei musei di Odessa, dalla siciliana Parlagreco al milanese Cerchiari).
Astrazione Odessa
I tre artisti di Odessa declinano tre diverse ipotesi di astrazione, con diverse inclinazioni stilistiche, ma una analoga tensione verso un classico equilibrio che travalica gli impulsi quotidiani e personali, in una sorta di anelito ad un mondo assoluto ed ideale, di pace ed armonia. In questo senso un monito e un forte segnale che acquista ancora più pregnanza, in questi giorni in cui la loro terra è sull’orlo della guerra civile. E ci racconta di come l’arte possa ambire ad un ruolo anche politico, sia pure in forma indiretta, attraverso la veicolazione di ideali superiori.
Sergei Paprotskiy costruisce ampie campiture di colore grigiastro, delimita lo spazio mentale delle sue tele in quadrati e rettangoli irregolari che altro non sono che piani di senso sovrapposti su cui si staglia e si intaglia il segno primordiale: il graffio che si fa simbolo e radice profonda di significazione.
Igor Vareshkin parte da una analisi attenta e al tempo stesso immaginifica della natura e da una sorta di scomposizione di forme umane, vegetali, animali di cui coglie l’essenza: l’idea di movimento e di palpito vitale. E una certa armonia dinamica in rapporto col mondo circostante. Egli è un astrattista nel senso etimologico del termine: astrae dalla natura una sorta di idea di elan vital svincolata dai dati anedottici.
Lyudmila Vasilieva scompone piani di luce e colore alla ricerca anch’ella di una sorta di armonia, ma tutta giocata sul rapporto tra le due e le tre dimensioni, tra superficie e profondità, tra illusione prospettica e sintesi piana, sfaldando il colore in luce ed evocando l’essenza degli elementi: l’aria, l’acqua, il fuoco, la terra.
Tutti e tre cercano qualcosa di assoluto, una sorta di rivelazione capace di trascendere e forse al tempo stesso di spiegare la realtà, una rivelazione che si nasconde in segni arcani in Paproskiy, nel flusso vitale del movimento in Vareshkin e nella scomposizione degli elementi primordiali in campi di luce nella Vasilieva. Virgilio Patarini
Queste le altre tre mostre di questo primo ciclo, tutte curate da Virgilio Patarini, catalogo Editoriale Giorgio Mondadori:
Gruppo “Signes et Traces”, Omaggio a Riccardo Licata
Drago Cerchiari, Chairs and Trees
Graziella Paolini Parlagreco, Rosso Mediterraneo
Le mostre saranno visitabili tutti i giorni dalle 15 alle 19 fino al 12 giugno. Ingresso libero.
Per informazioni: zamenhof.art@gmail.com
Si inaugura sabato 24 maggio 2014 alle ore 17 con le prime quattro mostre a Palazzo della Racchetta, Ferrara, via Vaspergolo 4,6,6a, l’attesissimo Ferrara Art Festival, che vedrà succedersi nell'arco di più di quattro mesi 30 mostre d’arte contemporanea di artisti nazionali e internazionali e una ventina di eventi collaterali del Racket Festival (teatro, musica, letteratura).
L. Vasilieva, I. Vareshkin e S. Paprotskiy: Astrazione Odessa a cura di Virgilio Patarini, catalogo Editoriale Giorgio Mondadori, fa parte delle prime quattro mostre che occuperanno le numerose e ampie sale di tutti e tre i piani del palazzo cinquecentesco e che propongono un ampio ventaglio espressivo sia dal punto di vista artistico (dal figurativo classicheggiante all'astratto puro) che geografico (dai 20 artisti provenienti dal Grand Palais di Parigi ai 3 protagonisti di mostre nei musei di Odessa, dalla siciliana Parlagreco al milanese Cerchiari).
Astrazione Odessa
I tre artisti di Odessa declinano tre diverse ipotesi di astrazione, con diverse inclinazioni stilistiche, ma una analoga tensione verso un classico equilibrio che travalica gli impulsi quotidiani e personali, in una sorta di anelito ad un mondo assoluto ed ideale, di pace ed armonia. In questo senso un monito e un forte segnale che acquista ancora più pregnanza, in questi giorni in cui la loro terra è sull’orlo della guerra civile. E ci racconta di come l’arte possa ambire ad un ruolo anche politico, sia pure in forma indiretta, attraverso la veicolazione di ideali superiori.
Sergei Paprotskiy costruisce ampie campiture di colore grigiastro, delimita lo spazio mentale delle sue tele in quadrati e rettangoli irregolari che altro non sono che piani di senso sovrapposti su cui si staglia e si intaglia il segno primordiale: il graffio che si fa simbolo e radice profonda di significazione.
Igor Vareshkin parte da una analisi attenta e al tempo stesso immaginifica della natura e da una sorta di scomposizione di forme umane, vegetali, animali di cui coglie l’essenza: l’idea di movimento e di palpito vitale. E una certa armonia dinamica in rapporto col mondo circostante. Egli è un astrattista nel senso etimologico del termine: astrae dalla natura una sorta di idea di elan vital svincolata dai dati anedottici.
Lyudmila Vasilieva scompone piani di luce e colore alla ricerca anch’ella di una sorta di armonia, ma tutta giocata sul rapporto tra le due e le tre dimensioni, tra superficie e profondità, tra illusione prospettica e sintesi piana, sfaldando il colore in luce ed evocando l’essenza degli elementi: l’aria, l’acqua, il fuoco, la terra.
Tutti e tre cercano qualcosa di assoluto, una sorta di rivelazione capace di trascendere e forse al tempo stesso di spiegare la realtà, una rivelazione che si nasconde in segni arcani in Paproskiy, nel flusso vitale del movimento in Vareshkin e nella scomposizione degli elementi primordiali in campi di luce nella Vasilieva. Virgilio Patarini
Queste le altre tre mostre di questo primo ciclo, tutte curate da Virgilio Patarini, catalogo Editoriale Giorgio Mondadori:
Gruppo “Signes et Traces”, Omaggio a Riccardo Licata
Drago Cerchiari, Chairs and Trees
Graziella Paolini Parlagreco, Rosso Mediterraneo
Le mostre saranno visitabili tutti i giorni dalle 15 alle 19 fino al 12 giugno. Ingresso libero.
Per informazioni: zamenhof.art@gmail.com
24
maggio 2014
Lyudmila Vasilieva / Igor Vareshkin / Sergei Paprotskiy – Astrazione Odessa
Dal 24 maggio al 12 giugno 2014
arte contemporanea
Location
PALAZZO RACCHETTA
Ferrara, Via Vaspergolo, 3, (Ferrara)
Ferrara, Via Vaspergolo, 3, (Ferrara)
Orario di apertura
tutti i giorni ore 15-19
Vernissage
24 Maggio 2014, ore 17.00
Autore
Curatore