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M.Aicha Djennane – Lungo il Nilo
mostra personale
Comunicato stampa
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LA LUCENTE FELICITA' DEGLI IDEOGRAMMI DI AICHA DJENNANE
Gianpiero Donnini
In punta di pennello, con lucida determinatezza, Aicha affronta a modo suo la questione dibattuta e squisitamente attuale dell’autonomia significativa della pittura. E riprende dall’antico lontano - l’egizio - il valore di forme e di cromie pure e nette, mantenendone il significato di base pur traducendole in moderne metafore. La sua è una pittura che, senza bizantinismi intellettuali e risalendo a un primitivo che è senso pieno dell'immagine, lavora sulla propria stessa consapevolezza, e insieme sui sedimenti solidificati della sua cultura e sui riti millenari della sua terra antica.
Aïcha conosce i templi e le necropoli, lo sfarzo delle tombe e dei re, la magia del colore e dell’acqua, il potere assoluto del dio sulle cose e sugli uomini. Conosce il senso di quegli archetipici segni di scrittura e li propone al nostro occhio occidentale con l’umiltà e la ricchezza incantata di un’idea semplice e felice. Lo fa con una pittura magra sino all’asprezza, ma sempre imbevuta di una luce liquida, eterna, che bagna cielo terra e mare per dissolverli nelle proprie temperature.
Sequenza di attributi visivi, in una scansione di elementi umani e vegetali che sfida il mero montaggio iconografico. Moderna ideografia: l’anatra, il papiro, la lepre, aprono brani di una felicità vitale che s’incista in se stessa, eterna e fragile come l’amore: profumi e fiori, linfe e pietre.
Gianpiero Donnini
In punta di pennello, con lucida determinatezza, Aicha affronta a modo suo la questione dibattuta e squisitamente attuale dell’autonomia significativa della pittura. E riprende dall’antico lontano - l’egizio - il valore di forme e di cromie pure e nette, mantenendone il significato di base pur traducendole in moderne metafore. La sua è una pittura che, senza bizantinismi intellettuali e risalendo a un primitivo che è senso pieno dell'immagine, lavora sulla propria stessa consapevolezza, e insieme sui sedimenti solidificati della sua cultura e sui riti millenari della sua terra antica.
Aïcha conosce i templi e le necropoli, lo sfarzo delle tombe e dei re, la magia del colore e dell’acqua, il potere assoluto del dio sulle cose e sugli uomini. Conosce il senso di quegli archetipici segni di scrittura e li propone al nostro occhio occidentale con l’umiltà e la ricchezza incantata di un’idea semplice e felice. Lo fa con una pittura magra sino all’asprezza, ma sempre imbevuta di una luce liquida, eterna, che bagna cielo terra e mare per dissolverli nelle proprie temperature.
Sequenza di attributi visivi, in una scansione di elementi umani e vegetali che sfida il mero montaggio iconografico. Moderna ideografia: l’anatra, il papiro, la lepre, aprono brani di una felicità vitale che s’incista in se stessa, eterna e fragile come l’amore: profumi e fiori, linfe e pietre.
06
novembre 2010
M.Aicha Djennane – Lungo il Nilo
Dal 06 al 21 novembre 2010
arte contemporanea
Location
COMPLESSO DEL BUON GESU’ – PINACOTECA CIVICA B. MOLAJOLI
Fabriano, Via Del Poio, 18, (Ancona)
Fabriano, Via Del Poio, 18, (Ancona)
Orario di apertura
ore 10:00 – 13:00 / 16:00 – 19:00
Vernissage
6 Novembre 2010, ore 16 Presentazione di Gianpiero Donnini
Autore