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M-Multimedia 20
M-Multimedia è una “Serial Mostra” che si presenta con numerazione crescente. La Multimedialità è un “serial Killer” (M è per “Murder”) che uccide i linguaggi. Ma li uccide per ridefinirli.
Comunicato stampa
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Videoarte dall’America latina
Ringraziamo l’Istituto Italo-Latinoamericano IILA di Roma, la Banca Interamericana di Sviluppo Centro Culturale, il Centro Culturale IDB, la Divisione di Tecnologia dell’informazione e Comunicazione per lo sviluppo.
Citando una nota frase di John Baldessari del 1970: “Il video sarà la matita degli artisti nel prossimo futuro”, viene presentata dall’Istituto Latinoamericano (IILA) di Roma una rassegna di Videoarte frutto di un’iniziativa culturale che raccoglie esempi di video dai vari paesi dell’America latina.
Il livello di qualità è molto alto e uno dei lavori, “Vuelo terreno” di David Morey è poi stato collocato alla Biennale di Venezia. Altri premiati: “Aria” di Brooke Alfaro , “Sonetos” di Eduardo Baggio e Carlos Rocha , menzioni d’onore: “Mira la tele” Carlos Fernando Osuna, “Para llegar al cielo” di E.GMares e M. Mendiola Galvan, “0’00” di Humberto Polar.
Fra i premiati il bel lavoro di Eduardo Baggio e Carlos Rocha “Sonetos”, dove poesie concernenti politica e identità culturali si stagliano in forma di precisi e netti oggetti- simbolici, ma volutamente privati di contenuti drammatici, asciugati nella rappresentazione e proposti come segni grafici, ritmati sui tempi della poesia.
Ugualmente originale “Mira la tele” di Carlos Fernandez Osuna, fiction muta del rapporto fra individuo e televisore, dove la vita e i suoi problemi si risolvono sempre e comunque rivolgendosi alla tv e alla sua presenza invadente e consolatoria insieme. Ancora analizzato il problema politico attraverso la grafizzazione delle forme della bandiera nazionale peruviana, che dal segno passa al sangue, segno dei fondatori della patria, oggi rimessa in questione dalle crisi sociali e economiche.
“Vuelo Terreno” del venezuelano David Morey è forse il più forte di tutti i lavori presenti malgrado l’estrema semplicità della formula narrativa scelta. Una lunghissima panoramica a volo d’uccello ci scopre metro per metro l’enorme distesa di una baraccopoli di Caracas.
Enorme distesa di cubicoli costruiti di materiali di scarto, immensa discarica a cielo aperto ma abitata da migliaia di persone. Ogni tanto appaiono dei piccoli riquadri-finestre in cui si inseriscono brevi sequenze che mostrano la gente che vi abita.
Ma la tensione visiva del lavoro è tutta affidata alla lunga e impassibile ripresa della periferia senza storia, delle sue implicazioni, delle sue preoccupanti prospettive, con forti risultati
Il video è stato scelto anche per la Biennale di Venezia.
Complessivamente i lavori presentati e scelti da tutti i paesi latinoamericani hanno caratteristiche significative rispetto alla corrente produzione italiana o europea.
L’uso di formalismi legati alla presenza di un uso attento delle possibilità del video ( finestre visive, grafizzazioni, contrasto, inquadrature accurate, colori trattati) secondo il ventaglio delle possibilità dei software digitali si rifanno a una fase diversa e precedente del video: la scoperta e l’indagine delle possibilità espressive del video digitale.
Così ripercorrendo con inedita freschezza le possibilità del video e i suoi legami con la tradizione filmica i lavori della rassegna si collocano a distanza dalle scelte europee legate a processi di identificazione con i linguaggi televisivi e con un conseguente “sprofondamento” del linguaggio nei “tempi reali” della televisione e nell’ossessione della “relatività quotidiana”.
Questa “terza via” che si prefigura nella rassegna sembra densa di possibilità: una diffusione relativamente nuova e fresca del linguaggio video che porta con sé insieme forti istanze socio-culturali e una attenzione non consumata sulle possibilità di stilizzazione del mezzo.
Lorenzo Taiuti
War
“ War!” è un intervento di M-Multimedia”, “Serial Mostra” dedicata negli anni ai linguaggi multimediali.
Questa edizione è dedicata alla guerra, tematica fin troppo visibile di questi tempi.
Tredici giovani autori definiscono ciascuno un’immagine della guerra.
13 microsequenze realizzate in Flash si ripetono fino a acquisire lo status di “Videoinstallazione” che verrà proiettata su un vasto spazio architettonico.
Il flash usato come software preferito permette di esprimersi con una vasta gamma di segni, semianimazioni, immagini video che lo definiscono come perfetto “linguaggio ibrido”, pronto a essere poi collocato sulla rete.
La mostra “War” è un poster “appeso” negli spazi in cui viene proiettata che segnala i “Mostri della Guerra” di cui è avvelenata l’aria di questi giorni in uno stillicidio di morti di cui non si vede la fine.
A cura di Lorenzo Taiuti md3169@mclink.it
Autori
Felipe Aguila
Simone Catania
Paolo Cirio
Barbara Cucchiarati
Claudia Cutrì
Angelo Freda
Andrea Migliaccio
Gabriele Ottino
Giovanna Ricca
Diego Scroppo
Giuseppe Tassone
Ringraziamo l’Istituto Italo-Latinoamericano IILA di Roma, la Banca Interamericana di Sviluppo Centro Culturale, il Centro Culturale IDB, la Divisione di Tecnologia dell’informazione e Comunicazione per lo sviluppo.
Citando una nota frase di John Baldessari del 1970: “Il video sarà la matita degli artisti nel prossimo futuro”, viene presentata dall’Istituto Latinoamericano (IILA) di Roma una rassegna di Videoarte frutto di un’iniziativa culturale che raccoglie esempi di video dai vari paesi dell’America latina.
Il livello di qualità è molto alto e uno dei lavori, “Vuelo terreno” di David Morey è poi stato collocato alla Biennale di Venezia. Altri premiati: “Aria” di Brooke Alfaro , “Sonetos” di Eduardo Baggio e Carlos Rocha , menzioni d’onore: “Mira la tele” Carlos Fernando Osuna, “Para llegar al cielo” di E.GMares e M. Mendiola Galvan, “0’00” di Humberto Polar.
Fra i premiati il bel lavoro di Eduardo Baggio e Carlos Rocha “Sonetos”, dove poesie concernenti politica e identità culturali si stagliano in forma di precisi e netti oggetti- simbolici, ma volutamente privati di contenuti drammatici, asciugati nella rappresentazione e proposti come segni grafici, ritmati sui tempi della poesia.
Ugualmente originale “Mira la tele” di Carlos Fernandez Osuna, fiction muta del rapporto fra individuo e televisore, dove la vita e i suoi problemi si risolvono sempre e comunque rivolgendosi alla tv e alla sua presenza invadente e consolatoria insieme. Ancora analizzato il problema politico attraverso la grafizzazione delle forme della bandiera nazionale peruviana, che dal segno passa al sangue, segno dei fondatori della patria, oggi rimessa in questione dalle crisi sociali e economiche.
“Vuelo Terreno” del venezuelano David Morey è forse il più forte di tutti i lavori presenti malgrado l’estrema semplicità della formula narrativa scelta. Una lunghissima panoramica a volo d’uccello ci scopre metro per metro l’enorme distesa di una baraccopoli di Caracas.
Enorme distesa di cubicoli costruiti di materiali di scarto, immensa discarica a cielo aperto ma abitata da migliaia di persone. Ogni tanto appaiono dei piccoli riquadri-finestre in cui si inseriscono brevi sequenze che mostrano la gente che vi abita.
Ma la tensione visiva del lavoro è tutta affidata alla lunga e impassibile ripresa della periferia senza storia, delle sue implicazioni, delle sue preoccupanti prospettive, con forti risultati
Il video è stato scelto anche per la Biennale di Venezia.
Complessivamente i lavori presentati e scelti da tutti i paesi latinoamericani hanno caratteristiche significative rispetto alla corrente produzione italiana o europea.
L’uso di formalismi legati alla presenza di un uso attento delle possibilità del video ( finestre visive, grafizzazioni, contrasto, inquadrature accurate, colori trattati) secondo il ventaglio delle possibilità dei software digitali si rifanno a una fase diversa e precedente del video: la scoperta e l’indagine delle possibilità espressive del video digitale.
Così ripercorrendo con inedita freschezza le possibilità del video e i suoi legami con la tradizione filmica i lavori della rassegna si collocano a distanza dalle scelte europee legate a processi di identificazione con i linguaggi televisivi e con un conseguente “sprofondamento” del linguaggio nei “tempi reali” della televisione e nell’ossessione della “relatività quotidiana”.
Questa “terza via” che si prefigura nella rassegna sembra densa di possibilità: una diffusione relativamente nuova e fresca del linguaggio video che porta con sé insieme forti istanze socio-culturali e una attenzione non consumata sulle possibilità di stilizzazione del mezzo.
Lorenzo Taiuti
War
“ War!” è un intervento di M-Multimedia”, “Serial Mostra” dedicata negli anni ai linguaggi multimediali.
Questa edizione è dedicata alla guerra, tematica fin troppo visibile di questi tempi.
Tredici giovani autori definiscono ciascuno un’immagine della guerra.
13 microsequenze realizzate in Flash si ripetono fino a acquisire lo status di “Videoinstallazione” che verrà proiettata su un vasto spazio architettonico.
Il flash usato come software preferito permette di esprimersi con una vasta gamma di segni, semianimazioni, immagini video che lo definiscono come perfetto “linguaggio ibrido”, pronto a essere poi collocato sulla rete.
La mostra “War” è un poster “appeso” negli spazi in cui viene proiettata che segnala i “Mostri della Guerra” di cui è avvelenata l’aria di questi giorni in uno stillicidio di morti di cui non si vede la fine.
A cura di Lorenzo Taiuti md3169@mclink.it
Autori
Felipe Aguila
Simone Catania
Paolo Cirio
Barbara Cucchiarati
Claudia Cutrì
Angelo Freda
Andrea Migliaccio
Gabriele Ottino
Giovanna Ricca
Diego Scroppo
Giuseppe Tassone
27
settembre 2004
M-Multimedia 20
27 settembre 2004
serata - evento
Location
STUDIO ART ATTACK – GALAAAXY
Roma, Vicolo Della Frusta, 8, (Roma)
Roma, Vicolo Della Frusta, 8, (Roma)
Vernissage
27 Settembre 2004, Proiezioni dalle ore 19 alle ore 23
Curatore