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M.U.D.A.C. Metti un Disco a Cena | Natalia Guttuso – Amuleti
M.U.D.A.C.- Metti un Disco a Cena, format ideato da Giovanni La Gorga, organizzato con Arianna Paparelli e Martina Martucci, presenta “Amuleti”, personale di Natalia Giusto; artista che ha sviluppato una sua peculiare tecnica nell’uso dell’acquerello, con cui sono state realizzate le opere esposte.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Lo storico ristorante Bar del Fico, mercoledì 15 febbraio, torna ad ospitare M.U.D.A.C. - Metti un Disco a Cena, la serata ideata da Giovanni La Gorga, aka Dj Giovannino per coniugare arte, musica e ottimo cibo in una cornice d’eccezione.
Nel cuore del centro storico di Roma, sotto la suggestiva piramide in vetro, il ristorante Bar del Fico, arricchisce la sua vocazione eno-gastronomica con quella musicale e artistica.
Per tutto il corso della serata, dall’aperitivo al dopo cena, Dj Giovannino ed Angelica Di Majo, si alterneranno in consolle, per un dj set esclusivamente in vinile, facendo ballare il pubblico - anche tra una portata e l’altra - con una selezione musicale estremamente ricercata che passerà dal Rare Groove fino ai suoni sperimentali ed elettronici della Deep House.
E, dato che M.U.D.A.C. è una serata vocata alla contaminazione, la cena, oltre che dall’irresistibile menu del Ristorante il Fico, sarà caratterizzata da un’inedita creazione “gastroartistica” di Foodforguests. Arianna Paparelli offrirà agli ospiti più curiosi la possibilità di assaporare una proposta fuori menu ispirati al Futurismo, corrente artistica del primo Novecento, connotata dal massimo interesse per la sperimentazione e l’innovazione. Colori, contrasti, forme e sapori: una creazione culinaria destinata a diventare una vera e propria esperienza, per il suo appagare non solo il palato ma tutti e cinque i sensi.
La sezione di arte contemporanea vedrà come protagonista Natalia Giusto, artista siciliana, esperta nell’uso del colore che, dopo aver studiato all’Accademia di Belle Arti di Roma ed essersi specializzata all’Accademia di Valencia nella pittura ad olio, oggi ha focalizzato la sua ricerca sull’uso dell’acquerello. Sviluppando per questo medium, nel suo amato studio al Villaggio Globale di Roma, una sua tecnica del tutto peculiare.
Natalia Giusto, insegnante di yoga oltre che artista, ha traslato nella pratica pittorica alcuni concetti cardine di questa disciplina, come l’ascoltarsi, il “lasciar andare”, il “saper aspettare”, dando vita così ad opere che, oltre ad un impatto visivo, sono cariche di una forte valenza emotiva.
La parola che meglio contraddistingue i lavori qui esposti di Natalia Giusto è libertà, nella misura in cui, operando sulla carta – nella maggior parte carta di riso, caratterizzata da un’alta collosità, ma non solo – con diversi strumenti, più che stendere il colore nel senso canonico del termine, lascia che lo stesso si dipani sulla tela, senza influenzarne troppo l’andamento e la densità. Con il procedere del dipinto si sviluppa la visione dell’artista che ha sempre più chiaro ciò che, in principio inconsapevolmente, sta creando. I tempi di realizzazione sono diversi, dal momento che, se necessario, Natalia non esita a tornare su quanto eseguito, dando nuovi input ai colori fino all’emergere di quello che, nel suo sentire, è il tema che li rispecchia di più. Ed è in quel momento che l’artista giunge alla fase finale del processo creativo. L’identificazione del tema, infatti, corrisponde a quella del soggetto, ovvero, dell’animale totemico di riferimento, figura che connoterà tutto il lavoro.
Realizzata con un tratto delicato, fugace e preciso, derivante dal lungo periodo dedicato dall’artista alla pratica dell’incisione, l’immagine dell’animale si staglia sullo sfondo di un paesaggio, immaginario, astratto ed evanescente. Simbolo di cambiamento o protezione, rivelazione dell’essere, anticipazione di ciò che sarà.
I lavori di Natalia Giusto nascono da un concentrato di emozioni che continuano a vibrare sulla tela. Colori e forme sprigionano forti cariche emotive che, per questo, come amuleti, colpiscono in maniera molto diversa i visitatori più sensibili e attenti. Nulla è per caso e, in questa mostra, dal significativo titolo: Amuleti, ricca di energie, forse non saranno i visitatori a scegliere le opere ma verranno attirati dalle stesse.
M.U.D.A.C. nato da un’idea di Giovanni La Gorga ed organizzato in collaborazione con Arianna Paparelli e Martina Martucci, conferma ancora una volta la sua identità ibrida e sfaccettata, creando un ponte tra mondi diversi per la costruzione di un dialogo tra musica, arte e enogastronomia.
Nel cuore del centro storico di Roma, sotto la suggestiva piramide in vetro, il ristorante Bar del Fico, arricchisce la sua vocazione eno-gastronomica con quella musicale e artistica.
Per tutto il corso della serata, dall’aperitivo al dopo cena, Dj Giovannino ed Angelica Di Majo, si alterneranno in consolle, per un dj set esclusivamente in vinile, facendo ballare il pubblico - anche tra una portata e l’altra - con una selezione musicale estremamente ricercata che passerà dal Rare Groove fino ai suoni sperimentali ed elettronici della Deep House.
E, dato che M.U.D.A.C. è una serata vocata alla contaminazione, la cena, oltre che dall’irresistibile menu del Ristorante il Fico, sarà caratterizzata da un’inedita creazione “gastroartistica” di Foodforguests. Arianna Paparelli offrirà agli ospiti più curiosi la possibilità di assaporare una proposta fuori menu ispirati al Futurismo, corrente artistica del primo Novecento, connotata dal massimo interesse per la sperimentazione e l’innovazione. Colori, contrasti, forme e sapori: una creazione culinaria destinata a diventare una vera e propria esperienza, per il suo appagare non solo il palato ma tutti e cinque i sensi.
La sezione di arte contemporanea vedrà come protagonista Natalia Giusto, artista siciliana, esperta nell’uso del colore che, dopo aver studiato all’Accademia di Belle Arti di Roma ed essersi specializzata all’Accademia di Valencia nella pittura ad olio, oggi ha focalizzato la sua ricerca sull’uso dell’acquerello. Sviluppando per questo medium, nel suo amato studio al Villaggio Globale di Roma, una sua tecnica del tutto peculiare.
Natalia Giusto, insegnante di yoga oltre che artista, ha traslato nella pratica pittorica alcuni concetti cardine di questa disciplina, come l’ascoltarsi, il “lasciar andare”, il “saper aspettare”, dando vita così ad opere che, oltre ad un impatto visivo, sono cariche di una forte valenza emotiva.
La parola che meglio contraddistingue i lavori qui esposti di Natalia Giusto è libertà, nella misura in cui, operando sulla carta – nella maggior parte carta di riso, caratterizzata da un’alta collosità, ma non solo – con diversi strumenti, più che stendere il colore nel senso canonico del termine, lascia che lo stesso si dipani sulla tela, senza influenzarne troppo l’andamento e la densità. Con il procedere del dipinto si sviluppa la visione dell’artista che ha sempre più chiaro ciò che, in principio inconsapevolmente, sta creando. I tempi di realizzazione sono diversi, dal momento che, se necessario, Natalia non esita a tornare su quanto eseguito, dando nuovi input ai colori fino all’emergere di quello che, nel suo sentire, è il tema che li rispecchia di più. Ed è in quel momento che l’artista giunge alla fase finale del processo creativo. L’identificazione del tema, infatti, corrisponde a quella del soggetto, ovvero, dell’animale totemico di riferimento, figura che connoterà tutto il lavoro.
Realizzata con un tratto delicato, fugace e preciso, derivante dal lungo periodo dedicato dall’artista alla pratica dell’incisione, l’immagine dell’animale si staglia sullo sfondo di un paesaggio, immaginario, astratto ed evanescente. Simbolo di cambiamento o protezione, rivelazione dell’essere, anticipazione di ciò che sarà.
I lavori di Natalia Giusto nascono da un concentrato di emozioni che continuano a vibrare sulla tela. Colori e forme sprigionano forti cariche emotive che, per questo, come amuleti, colpiscono in maniera molto diversa i visitatori più sensibili e attenti. Nulla è per caso e, in questa mostra, dal significativo titolo: Amuleti, ricca di energie, forse non saranno i visitatori a scegliere le opere ma verranno attirati dalle stesse.
M.U.D.A.C. nato da un’idea di Giovanni La Gorga ed organizzato in collaborazione con Arianna Paparelli e Martina Martucci, conferma ancora una volta la sua identità ibrida e sfaccettata, creando un ponte tra mondi diversi per la costruzione di un dialogo tra musica, arte e enogastronomia.
15
febbraio 2023
M.U.D.A.C. Metti un Disco a Cena | Natalia Guttuso – Amuleti
Dal 15 al 28 febbraio 2023
arte contemporanea
Location
BAR DEL FICO
Roma, Piazza Del Fico, 26, (Roma)
Roma, Piazza Del Fico, 26, (Roma)
Orario di apertura
tutti i giorni 19 -24
Vernissage
15 Febbraio 2023, 19.00 - 24.00
Ufficio stampa
Ludovica Palmieri
Autore
Autore testo critico