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Ma l’arte è davvero cambiata?
L’arte contemporanea è davvero ferma a 50 anni fa? Massacrata dalla tecnologia? Sembra esista uno scollamento fortissimo tra l’arte ed l’amante dell’Arte che, a parte il riempire le sale sempre degli stessi pittori, fugge quasi completamente il resto. Che le installazioni e le performance abbiano qualche colpa? Forse, l’eccesso di comunicazione intellettuale ha messo troppo a dura prova il pubblico?
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il Comune di Este presenta la mostra "MA L'ARTE É DAVVERO CAMBIATA?", allestita presso la Pescheria Vecchia dal 11 al 26 Giugno 2011.
Organizzata in collaborazione con l'agenzia di eventi MV EVENTI e la Galleria d'Arte ARTE SGARRO di Lonigo (VI), da oltre dieci anni specializzate nell'organizzazione di eventi culturali in collaborazione con enti pubblici (con mostre dedicate a Max Ernst, Arman, Mario Schifano, Aligi Sassu, ecc), la mostra ha l'obiettivo di capire se l'arte oggi è in grado di oltrepassare i limiti che il Novecento ha imposto.
L'arte contemporanea è davvero ferma a 50 anni fa? Massacrata dalla tecnologia? Sembra esista uno scollamento fortissimo tra l'arte ed l'amante dell'Arte che, a parte il riempire le sale sempre degli stessi pittori, fugge quasi completamente il resto. Che le installazioni e le performance abbiano qualche colpa? Forse, l'eccesso di comunicazione intellettuale ha messo troppo a dura prova il pubblico?
La tecnologia ha aiutato l'Arte a crescere, oppure l'ha demolita, portandola a semplice ricerca dello stupore dello sguardo?
La mostra, che racchiude una domanda a cui il visitatore dovrà rispondere attraverso una performance individuale, rappresenta un modo per capire se l'arte è davvero cambiata.
Quali sono le visioni che avvolgono l'illuminazione di artisti che hanno già vinto Premi come il Premio Arte Mondadori e selezionati per la Biennale di Venezia e già presenti in Musei e Manifestazioni internazionali?
1 domanda.
11 artisti esposti: Gianluca Stumpo . Danilo Martinis . Alessandro Troso .Tina Sgrò . Francesco di Pasquantonio . Carlo Chechi . Manuela Luzi . Fabio Panichi . Tironi-Yoshida. Lorenzo e Fabrizio Carotti
1 risposta finale.
Ospiti della mostra saranno gli artisti Tina Sgrò e Fabrizio Carotti, recentemente invitati dal gruppo Arthemisia, organizzatore del Padiglione Italia, a partecipare alla 54a Biennale d'Arte di Venezia, dal 4 giugno al 27 novembre 2011.
Tina Sgrò, con il suo indubitabile talento, s’è prepotentemente inserita in quell’area espressiva che tenta di rinnovare l’iconografia del paesaggio metropolitano, portandovi il proprio contributo personale con l’elaborazione di una originale cifra stilistica e di un particolare modo di vedere e di rappresentare la scena urbana. E’ una pittura, la sua, che parla di architetture, di stazioni ferroviarie, di caselli e passaggi a livello, di ponti e d’autostrade, di piloni e viadotti, di segnali stradali e stazioni di servizio, di periferie e di centri cittadini. Quelle che l’artista ci presenta sono immagini intense ottenute per tramite di un impianto disegnativo e pittorico robusto, dove la pennellata viaggia sciolta, perentoria e aggressiva e si dispone in tutte le direzioni possibili con furore ed energia.
Fabrizio Carotti usa la fotografia con una ponderatezza che non diventa mai incapacità a non farsi coinvolgere dalle possibilità di un confronto con la temporalità rappresa. Parte dalla fotografia come genealogia impossibile per aprirsi ad una sperimentazione verso altre situazioni e verso la pittura stessa, che è consanguinea per la sua generazione. Il digitale fa sì che i tempi della ripresa e dell’elaborazione coincidano in un’ unità di tempo infinitamente variabile.
Organizzata in collaborazione con l'agenzia di eventi MV EVENTI e la Galleria d'Arte ARTE SGARRO di Lonigo (VI), da oltre dieci anni specializzate nell'organizzazione di eventi culturali in collaborazione con enti pubblici (con mostre dedicate a Max Ernst, Arman, Mario Schifano, Aligi Sassu, ecc), la mostra ha l'obiettivo di capire se l'arte oggi è in grado di oltrepassare i limiti che il Novecento ha imposto.
L'arte contemporanea è davvero ferma a 50 anni fa? Massacrata dalla tecnologia? Sembra esista uno scollamento fortissimo tra l'arte ed l'amante dell'Arte che, a parte il riempire le sale sempre degli stessi pittori, fugge quasi completamente il resto. Che le installazioni e le performance abbiano qualche colpa? Forse, l'eccesso di comunicazione intellettuale ha messo troppo a dura prova il pubblico?
La tecnologia ha aiutato l'Arte a crescere, oppure l'ha demolita, portandola a semplice ricerca dello stupore dello sguardo?
La mostra, che racchiude una domanda a cui il visitatore dovrà rispondere attraverso una performance individuale, rappresenta un modo per capire se l'arte è davvero cambiata.
Quali sono le visioni che avvolgono l'illuminazione di artisti che hanno già vinto Premi come il Premio Arte Mondadori e selezionati per la Biennale di Venezia e già presenti in Musei e Manifestazioni internazionali?
1 domanda.
11 artisti esposti: Gianluca Stumpo . Danilo Martinis . Alessandro Troso .Tina Sgrò . Francesco di Pasquantonio . Carlo Chechi . Manuela Luzi . Fabio Panichi . Tironi-Yoshida. Lorenzo e Fabrizio Carotti
1 risposta finale.
Ospiti della mostra saranno gli artisti Tina Sgrò e Fabrizio Carotti, recentemente invitati dal gruppo Arthemisia, organizzatore del Padiglione Italia, a partecipare alla 54a Biennale d'Arte di Venezia, dal 4 giugno al 27 novembre 2011.
Tina Sgrò, con il suo indubitabile talento, s’è prepotentemente inserita in quell’area espressiva che tenta di rinnovare l’iconografia del paesaggio metropolitano, portandovi il proprio contributo personale con l’elaborazione di una originale cifra stilistica e di un particolare modo di vedere e di rappresentare la scena urbana. E’ una pittura, la sua, che parla di architetture, di stazioni ferroviarie, di caselli e passaggi a livello, di ponti e d’autostrade, di piloni e viadotti, di segnali stradali e stazioni di servizio, di periferie e di centri cittadini. Quelle che l’artista ci presenta sono immagini intense ottenute per tramite di un impianto disegnativo e pittorico robusto, dove la pennellata viaggia sciolta, perentoria e aggressiva e si dispone in tutte le direzioni possibili con furore ed energia.
Fabrizio Carotti usa la fotografia con una ponderatezza che non diventa mai incapacità a non farsi coinvolgere dalle possibilità di un confronto con la temporalità rappresa. Parte dalla fotografia come genealogia impossibile per aprirsi ad una sperimentazione verso altre situazioni e verso la pittura stessa, che è consanguinea per la sua generazione. Il digitale fa sì che i tempi della ripresa e dell’elaborazione coincidano in un’ unità di tempo infinitamente variabile.
11
giugno 2011
Ma l’arte è davvero cambiata?
Dall'undici al 26 giugno 2011
arte contemporanea
Location
PESCHERIA VECCHIA
Este, Via Massimo D'azeglio, 11, (Padova)
Este, Via Massimo D'azeglio, 11, (Padova)
Orario di apertura
Venerdì Sabato Domenica dalle 18.00 alle 22.30
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